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sabato 7 ottobre 2017

"POR SUS FRUTOS" Mt 7, 16-20




4 commenti:

  1. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Profeti o profezie o proposte: ‘Io ho voglia di far questo!’. Ma questo non ti porta al Signore, ti allontana da Lui. Per questo è necessaria la vigilanza. Il cristiano è un uomo o una donna che sa vigilare il suo cuore. E tante volte il nostro cuore, con tante cose che vanno e vengono, sembra un mercato rionale: di tutto, tu trovi di tutto lì... E no! Dobbiamo saggiare – questo è del Signore e questo non è – per rimanere nel Signore. (Santa Marta, 7 gennaio 2014)

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  2. FAUSTI “Attenti ai falsi profeti” nel contesto non sono quelli che dicono cose sbagliate, ma quelli che non fanno ciò che dicono. E' tipico di Matteo insistere sulla coerenza : il fare rivela il cuore.
    Parlano di Cristo, ma non fanno come Lui.
    Gesù dice di loro : fate ciò che dicono , ma non ciò che fanno. Sono sepolcri imbiancati : l'interno non è come l'esterno. Ma non per semplice incoerenza, ma per ipocrisia.
    Hanno la bocca, ma non il cuore del Figlio. Sono pronti ad accettare il Suo messaggio, ma non amano e non seguono Lui, il Signore.
    Quindi non entrano attraverso di Lui, che è la porta dell'amore per il Padre e i fratelli.
    I lupi rapaci uccidono l'Agnello.
    - “Si raccoglie forse uva dalle spine o fichi dai rovi?” I frutti sono la “giustizia eccessiva” di cui si è parlato nel discorso sul monte . Le azioni di una vita filiale e fraterna.
    L'uva richiama Israele, vigna di Dio, il cui frutto è l'osservanza della Parola (Is 5,1-7).
    Il fico, gustoso e dolce, che porta i frutti in ogni stagione, è segno della perennità dell'amore, compimento della legge. Sono i frutti che germogliano dal cuore nuovo, in qualunque stagione, propizia o avversa. L'albero che si innalza dsalla terra al cielo e conosce le varie stagioni, è figura dell'uomo. Per sé è sempre molto bello e buono (gen 1,319 : è immagine di Dio. Ma può essere malato, guasto e imputridito, senza linfa vitale, senza amore. Allora fa frutti cattivi.
    L'albero buono per eccellenza è la croce, da cui pende il frutto maturo e dolce dell'amore di Dio e dell'uomo. Inseriti in Lui, albero della vita, anche noi diamo il Suo frutto. L'albero secco germoglia perchè l'Albero verde è seccato al posto suo.
    La bontà o meno del frutto non dipende dalla buona volontà, ma dalla qualità dell'albero.
    Spini e rovi devono essere tagliati e bruciati nel fuoco d'amore del Crocifisso, legno verde che subisce la sorte di quello secco!
    Il “fare” la Parola rivela se il cuore è quello del Figlio oppure no. Io di che legno sono?
    Che frutto faccio?

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    Risposte

    1. Antifona

      Il Signore è la forza del suo popolo,
      rifugio di salvezza per il suo consacrato.
      Salva il tuo popolo, o Signore,
      e benedici la tua eredità,
      sii loro pastore e sostegno per sempre. (Cf. Sal 27,8-9)
      Colletta

      Donaci, o Signore,
      di vivere sempre nel timore e nell’amore per il tuo santo nome,
      poiché tu non privi mai della tua guida
      coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.
      Prima Lettura
      Il re lesse alla presenza del popolo tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio del Signore e concluse l'alleanza davanti al Signore.

      Dal secondo libro dei Re
      2Re 22,8-13; 23,1-3

      In quei giorni, il sommo sacerdote Chelkìa disse allo scriba Safan: «Ho trovato nel tempio del Signore il libro della legge». Chelkìa diede il libro a Safan, che lo lesse. Lo scriba Safan quindi andò dal re e lo informò dicendo: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato in mano agli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore». Poi lo scriba Safan annunciò al re: «Il sacerdote Chelkìa mi ha dato un libro». Safan lo lesse davanti al re.
      Udite le parole del libro della legge, il re si stracciò le vesti. Il re comandò al sacerdote Chelkìa, ad Achikàm figlio di Safan, ad Acbor, figlio di Michèa, allo scriba Safan e ad Asaià, ministro del re: «Andate, consultate il Signore per me, per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro ora trovato; grande infatti è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro, mettendo in pratica quanto è stato scritto per noi». Il re mandò a radunare presso di sé tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio del Signore; erano con lui tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Lesse alla loro presenza tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio del Signore. Il re, in piedi presso la colonna, concluse l'alleanza davanti al Signore, per seguire il Signore e osservare i suoi comandi, le istruzioni e le leggi con tutto il cuore e con tutta l'anima, per attuare le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale

      Dal Sal 118 (119)

      R. Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti.

      Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
      e la custodirò sino alla fine.
      Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
      e la osservi con tutto il cuore. R.

      Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
      perché in essi è la mia felicità.
      Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
      e non verso il guadagno. R.

      Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,
      fammi vivere nella tua via.
      Ecco, desidero i tuoi precetti,
      fammi vivere nella tua giustizia. R.

      Acclamazione al Vangelo

      Alleluia, alleluia.

      Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
      chi rimane in me porta molto frutto. (Gv 15,4a.5b)

      Alleluia.

      Vangelo
      Dai loro frutti li riconoscerete.

      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 7,15-20

      In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
      «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
      Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
      Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

      Parola del Signore.

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  3. ”Guardatevi dai falsi profeti ”Se il corpo ha bisogno di cibo, a maggior ragione il cuore dell'uomo, la sua anima! Il vivere con chi parla bene ma non nutre il cuore, non ha fondamento su cui costruire solida amicizia e fraternità.
    Gesù ha dato in cibo la Sua vita, Sacrificata per i nostri peccati, e noi accogliamo il Suo Dono per vivere in Comunione con Lui, da figli
    di Dio e fratelli tra di noi. I buoni frutti sono quelli del Suo Spirito, che vive in noi: “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé..”(Gal 5,22) e si realizza così quella forma di vita comune in cui tutti abbiamo un cuore solo e un'anima sola...Anticipo, caparra della vita futura
    Ciò è possibile solamente vivendo nella carità, diventando anche noi “pane” per i fratelli.

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