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mercoledì 25 ottobre 2017

"GLORIFICABA A DIOS" Mt 9, 3 - 8


3 commenti:


  1. Antifona

    Popoli tutti, battete le mani!
    Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)

    Colletta

    O Dio, che ci hai reso figli della luce
    con il tuo Spirito di adozione,
    fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
    ma restiamo sempre luminosi
    nello splendore della verità.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Va', profetizza al mio popolo.

    Dal libro del profeta Amos
    Am 7,10-17

    In quei giorni, Amasìa, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re d'Israele: «Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare le sue parole, poiché così dice Amos: "Di spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla sua terra"». Amasìa disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».
    Amos rispose ad Amasìa e disse:
    «Non ero profeta né figlio di profeta;
    ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
    Il Signore mi prese,
    mi chiamò mentre seguivo il gregge.
    Il Signore mi disse:
    Va', profetizza al mio popolo Israele.
    Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: "Non profetizzare contro Israele, non parlare contro la casa d'Isacco". Ebbene, dice il Signore: "Tua moglie diventerà una prostituta nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà divisa con la corda in più proprietà; tu morirai in terra impura e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra"».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 18 (19)

    R. I giudizi del Signore sono fedeli e giusti.

    La legge del Signore è perfetta,
    rinfranca l'anima;
    la testimonianza del Signore è stabile,
    rende saggio il semplice. R.

    I precetti del Signore sono retti,
    fanno gioire il cuore;
    il comando del Signore è limpido,
    illumina gli occhi. R.

    Il timore del Signore è puro,
    rimane per sempre;
    i giudizi del Signore sono fedeli,
    sono tutti giusti. R.

    Sono più preziosi dell'oro,
    di molto oro fino,
    più dolci del miele
    e di un favo stillante. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
    affidando a noi la parola della riconciliazione. (Cf. 2Cor 5,19)

    Alleluia.

    Vangelo
    Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 9,1-8

    In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
    Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire: "Àlzati e cammina"? Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
    Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Chiediamo oggi al Signore nella Messa per noi, per ognuno di noi e per tutta la Chiesa, una conversione verso Gesù, una conversione a Gesù, una conversione alla misericordia di Gesù. E così la Legge sarà pienamente compiuta, perché la Legge è amare Dio e il prossimo, come noi stessi. (Santa Marta, 17 marzo 2015)
    Che meraviglioso esempio di guarigione! L’azione di Cristo è una diretta risposta alla fede di quelle persone, alla speranza che ripongono in Lui, all’amore che dimostrano di avere gli uni per gli altri. E quindi Gesù guarisce, ma non guarisce semplicemente la paralisi, guarisce tutto, perdona i peccati, rinnova la vita del paralitico e dei suoi amici. Fa nascere di nuovo, diciamo così. Una guarigione fisica e spirituale, tutto insieme, frutto di un incontro personale e sociale. Immaginiamo come questa amicizia, e la fede di tutti i presenti in quella casa, siano cresciute grazie al gesto di Gesù. L’incontro guaritore con Gesù! E allora ci chiediamo: in che modo possiamo aiutare a guarire il nostro mondo, oggi? Come discepoli del Signore Gesù, che è medico delle anime e dei corpi, siamo chiamati a continuare «la sua opera di guarigione e di salvezza» (CCC, 1421) in senso fisico, sociale e spirituale. (Udienza Generale, 5 agosto 2020)

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  3. GESUITI -E il perdono ha questo di interessante: che chi lo capisce,
    diventa un uomo nuovo, comincia cioè a intendere che lui è amato
    infinitamente da Dio così com'è, il suo male non è la parola
    definitiva, ma il suo male stesso è il luogo dove fa l'esperienza più
    profonda di questo amore. Amerà di più perché si sente perdonato
    di più.
    E il problema è chi ama di più. Colui al quale è stato
    perdonato di più. Quindi avrà la vera conoscenza di Dio, una
    conoscenza più profonda: là dove lui si deprecava, si bloccava, non
    camminava, diventerà invece il luogo di crescita più grande, di
    illuminazione. Addirittura conosce Dio nel proprio peccato. Tra
    l'altro non c'è altra conoscenza di Dio al di fuori di lui. Tutte le altre
    sono menzogne, perché la mia verità è che sono uomo e per di più
    peccatore. Se qualcuno non lo è beato lui, ma non mi risulta che
    oltre all'Immacolata concezione ce ne siano altre venute dopo.
    E questo potere è sulla terra. Con Gesù questo che è il potere
    di Dio che sta in Cielo e che nessuno conosceva, ora è sulla terra. È
    venuto, con tutto quel che ha fatto e ha detto, a mostrare questo
    che è il potere di Dio. E questo potere è stato dato a noi. E il potere
    che fa vivere il mondo è questo potere di perdono, di un amore più
    grande del male.
    Sottolineo una cosa : invece che alzati, semplicemente, qui
    sembra quello fisico e basta! Io sottolineo quello sveglia! Dove c'è un
    risveglio alla consapevolezza, qualcosa di più profondo, un risorgere.
    7Ed egli si alzò e andò a casa sua. A quella vista le folle furono
    prese da timore e glorificavano Dio che aveva dato un tale potere
    agli uomini.
    Gesù lo manda a casa sua. È interessante. Sembra una
    raccomandazione inutile: dove vuoi che vada, all'osteria? No va a
    casa sua. Vuol dire una cosa: l'uomo non perdonato è fuori casa. E la
    casa è dove puoi vivere, avere relazioni, dove ti realizzi. Solo l'uomo
    perdonato ha casa, dove sta di casa, dove può abitare, dove può
    vivere. Altrove non può abitare, non può vivere, non ha casa.
    Altrove è in prigione. Quindi l'uomo è rimandato dalla prigione alla
    sua casa. Finalmente ha una sua casa.
    Subito dopo si parlerà della casa di Levi il peccatore che era lì
    imprigionato alla gabella, chiamato andò a casa sua e accolse Gesù.
    Qui viene mandato a casa. Finalmente possiamo andare dove
    stiamo di casa. E tutta la nostra vita è un ritorno a casa. Provate a
    star fuori questa notte se piove, o a passar fuori l'inverno e poi
    capite cosa vuol dire ritornare a casa. È il perdono che ci riconduce a
    casa.
    .... E va a casa. Vede come è importante camminare, camminare
    verso casa. Se no, sei bloccato fuori casa. E il perdono è ciò che ci
    permette, finalmente, di camminare verso casa.
    E tutta la gente resta meravigliata, presa da timore, e rende
    gloria e dice: ha dato questo potere agli uomini. Prima: al figlio
    dell'uomo, a Gesù; ora si dice: agli uomini. Cioè questo potere,
    attraverso Gesù ormai è passato agli uomini. Gli uomini stessi
    vivono del perdono che si accordano.
    Ed è nel perdono che si esercita tra gli uomini che si rende
    presente la casa dell'uomo, la liberazione della persona, la
    possibilità del cammino, la presenza stessa di Dio è nel perdono
    fraterno. Tant'è vero che se tuo fratello ha qualcosa contro di te, va
    e riconciliati. Cioè la riconciliazione nel perdono tra di noi viene a
    essere proprio ormai il miracolo definitivo, la presenza del Cristo
    risorto. Tanto è vero che al capitolo 18, dove si descrive la comunità
    come il luogo primo dell'esperienza del risorto in Matteo, la--
    comunità è la comunità del perdono.


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