Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Prima Lettura Va', profetizza al mio popolo.
Dal libro del profeta Amos Am 7,10-17
In quei giorni, Amasìa, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re d'Israele: «Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare le sue parole, poiché così dice Amos: "Di spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla sua terra"». Amasìa disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno». Amos rispose ad Amasìa e disse: «Non ero profeta né figlio di profeta; ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro. Il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il Signore mi disse: Va', profetizza al mio popolo Israele. Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: "Non profetizzare contro Israele, non parlare contro la casa d'Isacco". Ebbene, dice il Signore: "Tua moglie diventerà una prostituta nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà divisa con la corda in più proprietà; tu morirai in terra impura e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra"».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. I giudizi del Signore sono fedeli e giusti.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. R.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. R.
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. R.
Sono più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. (Cf. 2Cor 5,19)
Alleluia.
Vangelo Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9,1-8
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire: "Àlzati e cammina"? Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
PAROLE DEL SANTO PADRE Chiediamo oggi al Signore nella Messa per noi, per ognuno di noi e per tutta la Chiesa, una conversione verso Gesù, una conversione a Gesù, una conversione alla misericordia di Gesù. E così la Legge sarà pienamente compiuta, perché la Legge è amare Dio e il prossimo, come noi stessi. (Santa Marta, 17 marzo 2015) Che meraviglioso esempio di guarigione! L’azione di Cristo è una diretta risposta alla fede di quelle persone, alla speranza che ripongono in Lui, all’amore che dimostrano di avere gli uni per gli altri. E quindi Gesù guarisce, ma non guarisce semplicemente la paralisi, guarisce tutto, perdona i peccati, rinnova la vita del paralitico e dei suoi amici. Fa nascere di nuovo, diciamo così. Una guarigione fisica e spirituale, tutto insieme, frutto di un incontro personale e sociale. Immaginiamo come questa amicizia, e la fede di tutti i presenti in quella casa, siano cresciute grazie al gesto di Gesù. L’incontro guaritore con Gesù! E allora ci chiediamo: in che modo possiamo aiutare a guarire il nostro mondo, oggi? Come discepoli del Signore Gesù, che è medico delle anime e dei corpi, siamo chiamati a continuare «la sua opera di guarigione e di salvezza» (CCC, 1421) in senso fisico, sociale e spirituale. (Udienza Generale, 5 agosto 2020)
GESUITI -E il perdono ha questo di interessante: che chi lo capisce, diventa un uomo nuovo, comincia cioè a intendere che lui è amato infinitamente da Dio così com'è, il suo male non è la parola definitiva, ma il suo male stesso è il luogo dove fa l'esperienza più profonda di questo amore. Amerà di più perché si sente perdonato di più. E il problema è chi ama di più. Colui al quale è stato perdonato di più. Quindi avrà la vera conoscenza di Dio, una conoscenza più profonda: là dove lui si deprecava, si bloccava, non camminava, diventerà invece il luogo di crescita più grande, di illuminazione. Addirittura conosce Dio nel proprio peccato. Tra l'altro non c'è altra conoscenza di Dio al di fuori di lui. Tutte le altre sono menzogne, perché la mia verità è che sono uomo e per di più peccatore. Se qualcuno non lo è beato lui, ma non mi risulta che oltre all'Immacolata concezione ce ne siano altre venute dopo. E questo potere è sulla terra. Con Gesù questo che è il potere di Dio che sta in Cielo e che nessuno conosceva, ora è sulla terra. È venuto, con tutto quel che ha fatto e ha detto, a mostrare questo che è il potere di Dio. E questo potere è stato dato a noi. E il potere che fa vivere il mondo è questo potere di perdono, di un amore più grande del male. Sottolineo una cosa : invece che alzati, semplicemente, qui sembra quello fisico e basta! Io sottolineo quello sveglia! Dove c'è un risveglio alla consapevolezza, qualcosa di più profondo, un risorgere. 7Ed egli si alzò e andò a casa sua. A quella vista le folle furono prese da timore e glorificavano Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. Gesù lo manda a casa sua. È interessante. Sembra una raccomandazione inutile: dove vuoi che vada, all'osteria? No va a casa sua. Vuol dire una cosa: l'uomo non perdonato è fuori casa. E la casa è dove puoi vivere, avere relazioni, dove ti realizzi. Solo l'uomo perdonato ha casa, dove sta di casa, dove può abitare, dove può vivere. Altrove non può abitare, non può vivere, non ha casa. Altrove è in prigione. Quindi l'uomo è rimandato dalla prigione alla sua casa. Finalmente ha una sua casa. Subito dopo si parlerà della casa di Levi il peccatore che era lì imprigionato alla gabella, chiamato andò a casa sua e accolse Gesù. Qui viene mandato a casa. Finalmente possiamo andare dove stiamo di casa. E tutta la nostra vita è un ritorno a casa. Provate a star fuori questa notte se piove, o a passar fuori l'inverno e poi capite cosa vuol dire ritornare a casa. È il perdono che ci riconduce a casa. .... E va a casa. Vede come è importante camminare, camminare verso casa. Se no, sei bloccato fuori casa. E il perdono è ciò che ci permette, finalmente, di camminare verso casa. E tutta la gente resta meravigliata, presa da timore, e rende gloria e dice: ha dato questo potere agli uomini. Prima: al figlio dell'uomo, a Gesù; ora si dice: agli uomini. Cioè questo potere, attraverso Gesù ormai è passato agli uomini. Gli uomini stessi vivono del perdono che si accordano. Ed è nel perdono che si esercita tra gli uomini che si rende presente la casa dell'uomo, la liberazione della persona, la possibilità del cammino, la presenza stessa di Dio è nel perdono fraterno. Tant'è vero che se tuo fratello ha qualcosa contro di te, va e riconciliati. Cioè la riconciliazione nel perdono tra di noi viene a essere proprio ormai il miracolo definitivo, la presenza del Cristo risorto. Tanto è vero che al capitolo 18, dove si descrive la comunità come il luogo primo dell'esperienza del risorto in Matteo, la-- comunità è la comunità del perdono.
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Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Va', profetizza al mio popolo.
Dal libro del profeta Amos
Am 7,10-17
In quei giorni, Amasìa, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re d'Israele: «Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare le sue parole, poiché così dice Amos: "Di spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla sua terra"». Amasìa disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».
Amos rispose ad Amasìa e disse:
«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va', profetizza al mio popolo Israele.
Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: "Non profetizzare contro Israele, non parlare contro la casa d'Isacco". Ebbene, dice il Signore: "Tua moglie diventerà una prostituta nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà divisa con la corda in più proprietà; tu morirai in terra impura e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra"».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. I giudizi del Signore sono fedeli e giusti.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. R.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. R.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.
Sono più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione. (Cf. 2Cor 5,19)
Alleluia.
Vangelo
Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,1-8
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire: "Àlzati e cammina"? Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaChiediamo oggi al Signore nella Messa per noi, per ognuno di noi e per tutta la Chiesa, una conversione verso Gesù, una conversione a Gesù, una conversione alla misericordia di Gesù. E così la Legge sarà pienamente compiuta, perché la Legge è amare Dio e il prossimo, come noi stessi. (Santa Marta, 17 marzo 2015)
Che meraviglioso esempio di guarigione! L’azione di Cristo è una diretta risposta alla fede di quelle persone, alla speranza che ripongono in Lui, all’amore che dimostrano di avere gli uni per gli altri. E quindi Gesù guarisce, ma non guarisce semplicemente la paralisi, guarisce tutto, perdona i peccati, rinnova la vita del paralitico e dei suoi amici. Fa nascere di nuovo, diciamo così. Una guarigione fisica e spirituale, tutto insieme, frutto di un incontro personale e sociale. Immaginiamo come questa amicizia, e la fede di tutti i presenti in quella casa, siano cresciute grazie al gesto di Gesù. L’incontro guaritore con Gesù! E allora ci chiediamo: in che modo possiamo aiutare a guarire il nostro mondo, oggi? Come discepoli del Signore Gesù, che è medico delle anime e dei corpi, siamo chiamati a continuare «la sua opera di guarigione e di salvezza» (CCC, 1421) in senso fisico, sociale e spirituale. (Udienza Generale, 5 agosto 2020)
GESUITI -E il perdono ha questo di interessante: che chi lo capisce,
RispondiEliminadiventa un uomo nuovo, comincia cioè a intendere che lui è amato
infinitamente da Dio così com'è, il suo male non è la parola
definitiva, ma il suo male stesso è il luogo dove fa l'esperienza più
profonda di questo amore. Amerà di più perché si sente perdonato
di più.
E il problema è chi ama di più. Colui al quale è stato
perdonato di più. Quindi avrà la vera conoscenza di Dio, una
conoscenza più profonda: là dove lui si deprecava, si bloccava, non
camminava, diventerà invece il luogo di crescita più grande, di
illuminazione. Addirittura conosce Dio nel proprio peccato. Tra
l'altro non c'è altra conoscenza di Dio al di fuori di lui. Tutte le altre
sono menzogne, perché la mia verità è che sono uomo e per di più
peccatore. Se qualcuno non lo è beato lui, ma non mi risulta che
oltre all'Immacolata concezione ce ne siano altre venute dopo.
E questo potere è sulla terra. Con Gesù questo che è il potere
di Dio che sta in Cielo e che nessuno conosceva, ora è sulla terra. È
venuto, con tutto quel che ha fatto e ha detto, a mostrare questo
che è il potere di Dio. E questo potere è stato dato a noi. E il potere
che fa vivere il mondo è questo potere di perdono, di un amore più
grande del male.
Sottolineo una cosa : invece che alzati, semplicemente, qui
sembra quello fisico e basta! Io sottolineo quello sveglia! Dove c'è un
risveglio alla consapevolezza, qualcosa di più profondo, un risorgere.
7Ed egli si alzò e andò a casa sua. A quella vista le folle furono
prese da timore e glorificavano Dio che aveva dato un tale potere
agli uomini.
Gesù lo manda a casa sua. È interessante. Sembra una
raccomandazione inutile: dove vuoi che vada, all'osteria? No va a
casa sua. Vuol dire una cosa: l'uomo non perdonato è fuori casa. E la
casa è dove puoi vivere, avere relazioni, dove ti realizzi. Solo l'uomo
perdonato ha casa, dove sta di casa, dove può abitare, dove può
vivere. Altrove non può abitare, non può vivere, non ha casa.
Altrove è in prigione. Quindi l'uomo è rimandato dalla prigione alla
sua casa. Finalmente ha una sua casa.
Subito dopo si parlerà della casa di Levi il peccatore che era lì
imprigionato alla gabella, chiamato andò a casa sua e accolse Gesù.
Qui viene mandato a casa. Finalmente possiamo andare dove
stiamo di casa. E tutta la nostra vita è un ritorno a casa. Provate a
star fuori questa notte se piove, o a passar fuori l'inverno e poi
capite cosa vuol dire ritornare a casa. È il perdono che ci riconduce a
casa.
.... E va a casa. Vede come è importante camminare, camminare
verso casa. Se no, sei bloccato fuori casa. E il perdono è ciò che ci
permette, finalmente, di camminare verso casa.
E tutta la gente resta meravigliata, presa da timore, e rende
gloria e dice: ha dato questo potere agli uomini. Prima: al figlio
dell'uomo, a Gesù; ora si dice: agli uomini. Cioè questo potere,
attraverso Gesù ormai è passato agli uomini. Gli uomini stessi
vivono del perdono che si accordano.
Ed è nel perdono che si esercita tra gli uomini che si rende
presente la casa dell'uomo, la liberazione della persona, la
possibilità del cammino, la presenza stessa di Dio è nel perdono
fraterno. Tant'è vero che se tuo fratello ha qualcosa contro di te, va
e riconciliati. Cioè la riconciliazione nel perdono tra di noi viene a
essere proprio ormai il miracolo definitivo, la presenza del Cristo
risorto. Tanto è vero che al capitolo 18, dove si descrive la comunità
come il luogo primo dell'esperienza del risorto in Matteo, la--
comunità è la comunità del perdono.