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martedì 10 ottobre 2017

"ESTAS PALABRAS" Mt 7, 24-27




6 commenti:

  1. Prima Lettura
    Entri una nazione giusta che si mantiene fedele.
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 26,1-6

    In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda:
    «Abbiamo una città forte;
    mura e bastioni egli ha posto a salvezza.
    Aprite le porte:
    entri una nazione giusta,
    che si mantiene fedele.
    La sua volontà è salda;
    tu le assicurerai la pace,
    pace perché in te confida.
    Confidate nel Signore sempre,
    perché il Signore è una roccia eterna,
    perché egli ha abbattuto
    coloro che abitavano in alto,
    ha rovesciato la città eccelsa,
    l'ha rovesciata fino a terra,
    l'ha rasa al suolo.
    I piedi la calpestano:
    sono i piedi degli oppressi,
    i passi dei poveri».

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 117 (118)
    R. Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
    Rendete grazie al Signore perché è buono,
    perché il suo amore è per sempre.
    È meglio rifugiarsi nel Signore
    che confidare nell'uomo.
    È meglio rifugiarsi nel Signore
    che confidare nei potenti. R.

    Apritemi le porte della giustizia:
    vi entrerò per ringraziare il Signore.
    È questa la porta del Signore:
    per essa entrano i giusti.
    Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
    perché sei stato la mia salvezza. R.

    Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
    Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!
    Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
    Vi benediciamo dalla casa del Signore.
    Il Signore è Dio, egli ci illumina. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Cercate il Signore, mentre si fa trovare;
    invocatelo, mentre è vicino. (Is 55,6)

    Alleluia.

    Vangelo
    Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 7,21.24-27

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
    Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
    Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

    Parola del Signore.

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    Risposte

    1. Antifona

      Il Signore è la forza del suo popolo,
      rifugio di salvezza per il suo consacrato.
      Salva il tuo popolo, o Signore,
      e benedici la tua eredità,
      sii loro pastore e sostegno per sempre. (Cf. Sal 27,8-9)
      Colletta

      Donaci, o Signore,
      di vivere sempre nel timore e nell’amore per il tuo santo nome,
      poiché tu non privi mai della tua guida
      coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.
      Prima Lettura
      Il re di Babilonia deportò Ioiachìn e tutti gli uomini di valore a Babilonia.

      Dal secondo libro dei Re
      2Re 24,8-17

      Quando divenne re, Ioiachìn aveva diciotto anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Necustà, figlia di Elnatàn. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto suo padre.
      In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor, re di Babilonia, salirono a Gerusalemme e la città fu assediata. Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse presso la città mentre i suoi ufficiali l’assediavano. Ioiachìn, re di Giuda, uscì incontro al re di Babilonia, con sua madre, i suoi ministri, i suoi comandanti e i suoi cortigiani; il re di Babilonia lo fece prigioniero nell’anno ottavo del suo regno.
      Asportò di là tutti i tesori del tempio del Signore e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d’oro che Salomone, re d’Israele, aveva fatto nel tempio del Signore, come aveva detto il Signore. Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i comandanti, tutti i combattenti, in numero di diecimila esuli, tutti i falegnami e i fabbri; non rimase che la gente povera della terra.
      Deportò a Babilonia Ioiachìn; inoltre portò in esilio da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi cortigiani e i nobili del paese. Inoltre tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti gli uomini validi alla guerra, il re di Babilonia li condusse in esilio a Babilonia.
      Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattanìa suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa.

      Parola di Dio.


      Salmo Responsoriale

      Dal Sal 78 (79)

      R. Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

      O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti:
      hanno profanato il tuo santo tempio,
      hanno ridotto Gerusalemme in macerie.
      Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
      in pasto agli uccelli del cielo,
      la carne dei tuoi fedeli agli animali selvatici. R.

      Hanno versato il loro sangue come acqua
      intorno a Gerusalemme
      e nessuno seppelliva.
      Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini,
      lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
      Fino a quando sarai adirato, Signore: per sempre?
      Arderà come fuoco la tua gelosia? R.

      Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
      presto ci venga incontro la tua misericordia,
      perché siamo così poveri!
      Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
      per la gloria del tuo nome;
      liberaci e perdona i nostri peccati
      a motivo del tuo nome. R.


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    2. Acclamazione al Vangelo

      Alleluia, alleluia.

      Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
      e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. (Gv 14,23)

      Alleluia.

      Vangelo
      La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.

      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 7,21-29

      In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
      «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
      Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
      Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

      Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    E’ una parola forte, non c’è dubbio, che ha lo scopo di scuoterci e chiamarci alla conversione. Vi assicuro che se sarete capaci di camminare sempre più decisamente sulla via delle Beatitudini, imparando e insegnando a perdonarvi reciprocamente, in tutta la grande famiglia della Chiesa crescerà la capacità di rendere testimonianza alla forza rinnovatrice del perdono di Dio. Diversamente, faremo prediche anche bellissime, e magari scacceremo anche qualche diavolo, ma alla fine il Signore non ci riconoscerà come i suoi discepoli, perché non abbiamo avuto la capacità di perdonare e di farci perdonare dagli altri!” (Ud. Generale 4 novembre 2015)
    E anche la vita nostra può essere così, quando le mie fondamenta non sono forti. Viene la tempesta – e tutti noi abbiamo tempeste nella vita, tutti, dal Papa all’ultimo, tutti – e non siamo capaci di resistere. E tanti dicono: “No, io cambierò vita” e pensano che cambiare vita sia truccarsi. Cambiare vita è andare a cambiare i fondamenti della vita, cioè mettere la roccia che è Gesù. (S. Marta, 5 dicembre 2019)Cari fidanzati, voi vi state preparando a crescere insieme, a costruire questa casa, per vivere insieme per sempre. Non volete fondarla sulla sabbia dei sentimenti che vanno e vengono, ma sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio. La famiglia nasce da questo progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno. Come l’amore di Dio è stabile e per sempre, così anche l’amore che fonda la famiglia vogliamo che sia stabile e per sempre. Per favore, non dobbiamo lasciarci vincere dalla “cultura del provvisorio”! Questa cultura che oggi ci invade tutti, questa cultura del provvisorio. Questo non va! (Discorso ai fidanzati che si preparano al matrimonio, 14 febbraio 2014)

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  3. S. FAUSTI - “Chiunque ascolta queste mie Parole e le fa” dice Gesù, compie la Volontà del Padre mio : edifica qui in terra la sua dimora eterna, costruita su quella stabile roccia che è Dio stesso.
    Chi invece le ascolta e non le fa – Matteo si rivolge ai credenti che ascoltano e non sempre fanno – per quanto facciano cose buone non fa la volontà di Dio . Costruisce sulla sabbia del proprio io la rovina di se stesso. Si conclude il discorso sul monte dichiarando la sua importanza per il destino dell'uomo. Il “giudizio” sulla nostra vita di credenti è lasciato non all'arbitrio di Dio, ma alla nostra libertà di fare o meno la Sua Parola .
    Matteo si trova davanti una comunità carismatica , ricca di fede e di entusiasmo: adora il Signore, nel Suo Nome fa profezie, miracoli ed esorcismi. Ma questo non basta. Infatti, senza l'amore, tutto è nulla (1 Cor 13)E l'amore è, innanzitutto, fare ciò che piace all'amato.
    La comunità di Matteo, piena di doni, anche straordinari, rischia di trascinare il quotidiano “fare la
    Volontà del Padre” amandone servendo i fratelli nelle piccole cose di ogni giorno.
    Nel primo quadro Gesù dice che si possono compiere opere religiose – celebrare la liturgia, fare profezie, esorcismi e miracoli – senza il cuore del Figlio.
    Si può agire nel nome del Signore , ma ancora per amore del proprio io, senza l'Amore del Padre e dei fratelli. In “quel giorno” ciascuno mieterà ciò che ha seminato (Gal 6,7) .
    Se avrà seminato amore, sarà riconosciuto, altrimenti sarà bollato come “operatore di iniquità”, che non ha agito secondo la legge dell'amore.
    - “Chiunque dunque ascolta queste Parole e le fa” Il “dunque” è ascoltare queste Parole di Gesù e farle . L'ascolto è il presupposto per il fare. Uno infatti agisce secondo la Parola che ha dentro. Saggio è chi edifica sulle Parole di Gesù, sapienza del Padre.
    “Edificò la sua casa sulla pietra ”La “casa” non è semplicemente la tana dove l'uomo si ripara . è il luogo di relazioni, intimità, familiarità e amore, dove ci si realizza a immagine di Dio. La pietra è
    Dio, stabile come una roccia. La differenza tra sapienza e stoltezza sta nel fare le Parole del Signore o le proprie, nello scegliere come fondamento del proprio agire quella roccia che è Dio, o la sabbia dei propri idoli.
    “Scese la pioggia e vennero i fiumi...” le difficoltà, le acque travolgenti e le bufere della vita, fino alla strettoia finale della morte, non possono spegnere l'amore.. Questo è la dimora eterna di Dio, del Padre nel Figlio e del Figlio nel Padre, aperta da Gesù a tutti i fratelli. Questo è il tesoro nel cielo che puoi accumulare sulla terra, che nulla può consumare e nessuno rapire.
    “Chiunque ascolta queste mie Parole e non le fa” La contrapposizione non è sull'ascoltare, ma sul fare! La differenza tra i credenti sta non nella fede , ma nell'amore, non nell'ortodossia, ma nell'ortoprassi.
    Chi non fa le Parole di Gesù fa altre parole. Invece di costruire su Dio, costruisce sugli idoli, i suoi piccoli dei del momento. La sua esistenza è inaffidabile, costruita sulla sabbia
    “E scese la pioggia e vennero i fiumi” Se uno non ha edificato su Dio, crolla davanti alle difficoltà.
    Chi non costruisce sull'amore, viene sepolto proprio da ciò che ha costruito per vivere.

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