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venerdì 1 settembre 2017

"EN SU CORAZÓN" Mt 5, 27-32




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  1. Antifona

    Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
    Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
    Gli avversari e i nemici, sono essi a cadere. (Cf. Sal 26,1-2)

    Colletta

    O Dio, sorgente di ogni bene,
    ispiraci propositi giusti e santi
    e donaci il tuo aiuto,
    perché possiamo attuarli nella nostra vita.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Fermati sul monte alla presenza del Signore!

    Dal primo libro dei Re
    1Re 19,9a.11-16

    In quei giorni, [Elìa, giunto al monte di Dio, l’Oreb,] entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore: «Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore».
    Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elìa si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
    Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elìa?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
    Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram. Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Elisèo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 26 (27)

    R. Io ti cerco, Signore: mostrami il tuo volto.

    Ascolta, Signore, la mia voce.
    Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
    Il mio cuore ripete il tuo invito:
    «Cercate il mio volto!». R.

    Il tuo volto, Signore, io cerco.
    Non nascondermi il tuo volto,
    non respingere con ira il tuo servo.
    Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
    non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. R.

    Sono certo di contemplare la bontà del Signore
    nella terra dei viventi.
    Spera nel Signore, sii forte,
    si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Risplendete come astri nel mondo,
    tenendo salda la parola di vita. (Fil 2,15d.16a)

    Alleluia.

    Vangelo
    Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 5,27-32

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
    Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
    Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

    Parola del Signore.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      State attenti a non scandalizzare. Lo scandalo è brutto, perché lo scandalo ferisce; ferisce la vulnerabilità del popolo di Dio e ferisce la debolezza del popolo di Dio e tante volte queste ferite si portano per tutta la vita. E anche non solo ferisce, lo scandalo è capace di uccidere: uccidere speranze, uccidere illusioni, uccidere famiglie, uccidere tanti cuori…” Quanti cristiani col loro esempio allontanano la gente, con la loro incoerenza, con la propria incoerenza: l’incoerenza dei cristiani è una delle armi più facili che ha il diavolo per indebolire il popolo di Dio e per allontanare il popolo di Dio dal Signore. Dire una cosa e farne un’altra. (Omelia Santa Marta, 13 novembre 2017)
      La fedeltà è un modo di essere, uno stile di vita. Si lavora con lealtà, si parla con sincerità, si resta fedeli alla verità nei propri pensieri, nelle proprie azioni. Una vita intessuta di fedeltà si esprime in tutte le dimensioni e porta ad essere uomini e donne fedeli e affidabili in ogni circostanza. Ma per arrivare ad una vita così bella non basta la nostra natura umana, occorre che la fedeltà di Dio entri nella nostra esistenza, ci contagi. In Lui, e solo in Lui, c’è l’amore senza riserve e ripensamenti, la donazione completa senza parentesi e la tenacia dell’accoglienza fino in fondo. (Udienza generale, 24 ottobre 2018)

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  2. S. FAUSTI - “Non fare adulterio” Il comando è rivolto al maschio, dei cui beni la donna fa parte.
    L'adulterio è un furto nei confronti del padre, se la donna è nubile, del marito se sposata( siamo in una cultura maschilista! Giustamente vale anche il reciproco).
    Ma il matrimonio, anche nell'A. T. , è ben più di questo . È appartenenza mutua tra femmina e maschio, che fa dei due una carne sola, a immagine di Dio.
    Gli sposi sono l'uno dell'altra e viceversa, nel dono reciproco di amore.
    Rompere quest'unione significa dimezzare la persona, infrangere l'immagine di Dio che è Comunione d'Amore.
    L'occhio che desidera per possedere è già adulterio. Gesù sposta l'attenzione dall'occhio al cuore.
    Una fedeltà che non sia dell'occhio e del cuore è un sepolcro imbiancato.
    L'occhio per desiderare e la mano per prendere sono all'origine di ogni bene e ogni male, non solo dell'adulterio.
    Perché l'occhio e la mano non siano per la morte, bisogna de-cidere ( tagliare) ciò che non porta alla vita.
    “Chi ripudia” Si tratta del divorzio, fallimento di un'unione. La legge suppone il male e pone rimedio al peggio.Gesù invece propone il “vangelo”, la buona Notizia della vittoria sul male e della possibilità del meglio.
    L'indissolubilità che Gesù propone è comprensibile, come il resto del discorso, non come legge, ma come dono del cuore nuovo : in quanto amati con fedeltà e senza condizioni, possiamo amare con lo stesso amore con cui siamo amati.
    Come educare all'amore, come mantenerlo e farlo crescere- se non cresce , cala! - è il grande problema pastorale. Di fatto molti matrimoni falliscono. Ma erano veri matrimoni “nel Signore?”.
    La formazione, l'accompagnamento, la comprensione e il discernimento possono fare oggi ciò che
    nessuna legge è in grado di fare, restituendo il matrimonio alla sua purezza originaria di libero dono d'amore.
    Il ripudio non è adulterio. Adulterio è cambiare partner. Ma la separazione, se non è per breve tempo e per motivi precisi, è occasione di adulterio : “espone ad adulterio”.
    Non si può imporre la verginità a chi non è stata concessa in dono.

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