S. FAUSTI - “Andate e annunciate a Giovanni le cose che udite e vedete” Alla domanda “Sei Tu?” il Signore, come con Giobbe, risponde ricordandogli le Sue opere. Ciò che si vede di Lui è la risposta alla domanda. “I ciechi vedono” Venire alla luce è il primo dei miracoli. Noi siamo ciechi perchè vediamo le nostre attese, non la realtà. Gesù è venuto ad aprirci gli occhi. “Zoppi che camminano” L'uomo è viator, in cammino verso casa. Gesù è venuto a guarirci dalle paralisi. “Lebbrosi mondati” La lebbra è l fallimento e la morte che devastano la nostra vita. Gesù ce ne guarisce. “Sordi odono” L'uomo, da Adamo in poi, è sordo alla Parola, abitato dalla menzogna. Gesù ci riapre l'udito. Gesù è la Parola che ci fa passare dalla morte alla vita. Tutte le situazioni di povertà ricevono la Buona Notizia : ogni nostra fame incontra la sazietà nel Regno. “Beato” Gesù si congratula con chi L'accoglie. Questa decima Beatitudine, sintesi delle altre, è accogliere Lui, povero, afflitto, mite, puro di cuore, misericordioso, operatore di pace, Figlio di Dio, piena realizzazione del Regno. Gesù è pietra d'inciampo : lo scandalo di un Dio che viene così diverso da come Lo attendiamo!
Io, Daniele, guardavo nella mia visione notturna ed ecco, i quattro venti del cielo si abbattevano impetuosamente sul Mare Grande e quattro grandi bestie, differenti l’una dall’altra, salivano dal mare. La prima era simile a un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando, le furono strappate le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d’uomo. Poi ecco una seconda bestia, simile a un orso, la quale stava alzata da un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: «Su, divora molta carne». Dopo di questa, mentre stavo guardando, eccone un’altra simile a un leopardo, la quale aveva quattro ali d’uccello sul dorso; quella bestia aveva quattro teste e le fu dato il potere. Dopo di questa, stavo ancora guardando nelle visioni notturne ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d’una forza straordinaria, con grandi denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna. Stavo osservando queste corna, quand’ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che proferiva parole arroganti. Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Continuai a guardare a causa delle parole arroganti che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare nel fuoco. Alle altre bestie fu tolto il potere e la durata della loro vita fu fissata fino a un termine stabilito. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.
Parola di Dio
> Salmo responsoriale
Dn 3
A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore. Benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore. Benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore. Benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Canto al Vangelo (Lc 21,28) Alleluia, alleluia. Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Alleluia.
> Vangelo
Lc 21,29-33 Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
S. FAUSTI - “Andate e annunciate a Giovanni le cose che udite e vedete” Alla domanda “Sei Tu?” il Signore, come con Giobbe, risponde ricordandogli le Sue opere. Ciò che si vede di Lui è la risposta alla domanda.
RispondiElimina“I ciechi vedono” Venire alla luce è il primo dei miracoli. Noi siamo ciechi perchè vediamo le nostre attese, non la realtà.
Gesù è venuto ad aprirci gli occhi.
“Zoppi che camminano” L'uomo è viator, in cammino verso casa.
Gesù è venuto a guarirci dalle paralisi.
“Lebbrosi mondati” La lebbra è l fallimento e la morte che devastano la nostra vita.
Gesù ce ne guarisce.
“Sordi odono” L'uomo, da Adamo in poi, è sordo alla Parola, abitato dalla menzogna.
Gesù ci riapre l'udito. Gesù è la Parola che ci fa passare dalla morte alla vita.
Tutte le situazioni di povertà ricevono la Buona Notizia : ogni nostra fame incontra la sazietà nel Regno.
“Beato” Gesù si congratula con chi L'accoglie.
Questa decima Beatitudine, sintesi delle altre, è accogliere Lui, povero, afflitto, mite, puro di cuore, misericordioso, operatore di pace, Figlio di Dio, piena realizzazione del Regno.
Gesù è pietra d'inciampo : lo scandalo di un Dio che viene così diverso da come Lo attendiamo!
Dal libro del profeta Daniele
Io, Daniele, guardavo nella mia visione notturna ed ecco, i quattro venti del cielo si abbattevano impetuosamente sul Mare Grande e quattro grandi bestie, differenti l’una dall’altra, salivano dal mare. La prima era simile a un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando, le furono strappate le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d’uomo.
Poi ecco una seconda bestia, simile a un orso, la quale stava alzata da un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: «Su, divora molta carne».
Dopo di questa, mentre stavo guardando, eccone un’altra simile a un leopardo, la quale aveva quattro ali d’uccello sul dorso; quella bestia aveva quattro teste e le fu dato il potere.
Dopo di questa, stavo ancora guardando nelle visioni notturne ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d’una forza straordinaria, con grandi denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna.
Stavo osservando queste corna, quand’ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che proferiva parole arroganti.
Io continuavo a guardare,
quand’ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Continuai a guardare a causa delle parole arroganti che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare nel fuoco. Alle altre bestie fu tolto il potere e la durata della loro vita fu fissata fino a un termine stabilito.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.
Parola di Dio
>
Salmo responsoriale
Dn 3
A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore.
Benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore.
Benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore.
Benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Canto al Vangelo (Lc 21,28)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
>
Vangelo
Lc 21,29-33
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Parola del Signore