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martedì 5 dicembre 2017

"EL MÁS PEQUEÑO" Mt 11, 10-11




4 commenti:

  1. S FAUSTI - Giovanni è paragonato all'angelo che guidò Mosè dall Egitto (Es23,20), condusse il ritorno da Babilonia ( Is 40, 3), e precederà, come Elia redivivo, la venuta del Signore nel Suo tempio (Ml 3,1). L 'angelo, come liberò dall'Egitto e dall'esilio, libererà pure il tempio da ogni ingiustizia, perchè accolga la venuta del Signore.I primi due esodi sono immagini del terzo, quello dalla Giudea al Giordano, purificazione necessaria per incontrare il Signore.
    Il Battista è l'angelo di questo terzo e definitivo esodo : è l'uomo davanti al Signore che viene.
    Giovanni è il più grande tra i mortali, più di Abramo, di Mosè e di Elia.
    In lui la storia precedente confluisce per sfociare nel suo compimento. I suoi occhi hanno visto, le sue orecchie hanno udito e le sue mani hanno toccato Colui che gli altri, solo da lontano, hanno desiderato, sognato e annunciato.
    “!Il più piccolo nel Regno dei cieli è più grande di lui” Chi sta sulla cima del monte è più in alto del monte stesso. Il Battista rappresenta il termine del cammino dell'uomo; ma il più piccolo nel Regno sta già in casa come figlio di Dio.
    Lui battezza con acqua , ma il più piccolo ha già ricevuto lo Spirito che gli fa gridare . Abbà”.
    Questa è la dignità dell'uomo nuovo, rinato dall'acqua e dallo Spirito (Gv 3,5) ; non solo è chiamato, ma è in realtà figlio di Dio (1Gv 3,1), partecipe della Sua natura (2 Pt 1,4).

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    1. Antifona
      Non ci sia per me altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo,
      per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. (Cf. Gal 6,14)

      Colletta
      O Dio,
      che hai reso il santo presbitero Giovanni [della Croce]
      maestro della rinuncia perfetta di sé
      e appassionato discepolo della croce,
      concedi a noi di restare sempre saldi nella sua imitazione
      per giungere alla contemplazione eterna della tua gloria.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      Io sono il tuo redentore, il Santo d'Israele.
      Io sono il Signore, tuo Dio,
      che ti tengo per la destra
      e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».
      Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
      larva d'Israele;
      io vengo in tuo aiuto - oràcolo del Signore -,
      tuo redentore è il Santo d'Israele.
      Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,
      munita di molte punte;
      tu trebbierai i monti e li stritolerai,
      ridurrai i colli in pula.
      Li vaglierai e il vento li porterà via,
      il turbine li disperderà.
      Tu, invece, gioirai nel Signore,
      ti vanterai del Santo d'Israele.
      I miseri e i poveri cercano acqua ma non c'è;
      la loro lingua è riarsa per la sete.
      Io, il Signore, risponderò loro,
      io, Dio d'Israele, non li abbandonerò.
      Farò scaturire fiumi su brulle colline,
      fontane in mezzo alle valli;
      cambierò il deserto in un lago d'acqua,
      la terra arida in zona di sorgenti.
      Nel deserto pianterò cedri,
      acacie, mirti e ulivi;
      nella steppa porrò cipressi,
      olmi e abeti;
      perché vedano e sappiano,
      considerino e comprendano a un tempo
      che questo ha fatto la mano del Signore,
      lo ha creato il Santo d'Israele.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 144 (145)

      R. Il Signore è misericordioso e grande nell'amore.

      O Dio, mio re, voglio esaltarti
      e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
      Buono è il Signore verso tutti,
      la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.

      Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
      e ti benedicano i tuoi fedeli.
      Dicano la gloria del tuo regno
      e parlino della tua potenza. R.

      Facciano conoscere agli uomini le tue imprese
      e la splendida gloria del tuo regno.
      Il tuo regno è un regno eterno,
      il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. R.

      Acclamazione al Vangelo
      Alleluia, alleluia.

      Stillate, cieli, dall’alto
      e le nubi facciano piovere il Giusto;
      si apra la terra
      e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45,8)

      Alleluia.

      Vangelo
      Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.
      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 11,11-15

      In quel tempo, Gesù disse alle folle:
      «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
      Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
      Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

      Parola del Signore.

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    2. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Questa è la grandezza di Giovanni, un grande, l’ultimo di quella schiera di credenti che è incominciata con Abramo, quello che predica la conversione, quello che non usa mezze parole per condannare i superbi, quello che alla fine della vita si permette di dubitare. E questo è un bel programma di vita cristiana. Predicava forte, diceva delle cose brutte ai farisei, ai dottori della legge, ai sacerdoti, non diceva loro: ‘Ma cari, comportatevi bene’. No. Semplicemente diceva loro: ‘Razza di vipere’, così semplicemente. Non andava con sfumature. Perché si avvicinavano per controllare e per vedere ma mai col cuore aperto: ‘Razza di vipere’. Rischiava la vita, sì, ma lui era fedele. (…) Chiediamo a Giovanni la grazia del coraggio apostolico di dire sempre le cose con verità, dell’amore pastorale, di ricevere la gente col poco che può dare, il primo passo. Dio farà l’altro. Che il grande Giovanni, che è il più piccolo nel regno dei Cieli, per questo è grande, ci aiuti su questa strada sulle tracce del Signore”. (Omelia da Santa Marta, 15 dicembre 2016)

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  2. PAROLE DEI PAPI
    Questa è la grandezza di Giovanni, un grande, l’ultimo di quella schiera di credenti che è incominciata con Abramo, quello che predica la conversione, quello che non usa mezze parole per condannare i superbi, quello che alla fine della vita si permette di dubitare. E questo è un bel programma di vita cristiana. (…) Chiediamo a Giovanni la grazia del coraggio apostolico di dire sempre le cose con verità, dell’amore pastorale, di ricevere la gente col poco che può dare, il primo passo. Dio farà l’altro. Che il grande Giovanni, che è il più piccolo nel regno dei Cieli, per questo è grande, ci aiuti su questa strada sulle tracce del Signore”. (Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 15 dicembre 2016)

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