Antifona Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore sostiene la mia vita. A te con gioia offrirò sacrifici e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono. (Sal 53,6.8)
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore, e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone. Dal libro dell'Èsodo Es 14,5-18
In quei giorni, quando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si sottraesse al nostro servizio?». Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati. Prese seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi. Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d'Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare; tutti i cavalli e i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito erano presso Pi-Achiròt, davanti a Baal-Sefòn. Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. E dissero a Mosè: «È forse perché non c'erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto? Non ti dicevamo in Egitto: "Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l'Egitto che morire nel deserto"?». Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli». Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Es 15,1-6 Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria. Voglio cantare al Signore, perché ha mirabilmente trionfato: cavallo e cavaliere ha gettato nel mare. R.
Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. È il mio Dio: lo voglio lodare, il Dio di mio padre: lo voglio esaltare! R.
I carri del faraone e il suo esercito li ha scagliati nel mare; i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mar Rosso. R.
La tua destra, Signore, è gloriosa per la potenza, la tua destra, Signore, annienta il nemico. R.
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Sal 94 (95)
Alleluia.
Vangelo La regina del Sud si alzerà contro questa generazione. Dal Vangelo secondo Matteo Mt 12,38-42
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
PAROLE DEL SANTO PADRE Il segno di Giona, il vero, è quello che ci dà la fiducia di essere salvati per il sangue di Cristo. Quanti cristiani, quanti ce ne sono, pensano che saranno salvati soltanto per quello che loro fanno, per le loro opere. Le opere sono necessarie, ma sono una conseguenza, una risposta a quell’amore misericordioso che ci salva. Ma le opere sole, senza questo amore misericordioso non servono. (S. Marta 14 ottobre 2013)
FAUSTI - Chi non crede a Lui, chi non apre la mano per accogliere il dono, chi non vuol riconoscerlo contro ogni evidenza, Lo toglie di mezzo e commette il peccato contro lo Spirito. Ma proprio per lui, che non accetta nessuno dei Suoi segni, Gesù dà il segno di Giona : la propria Vita. Chi sceglie contro di Lui, conoscendolo, ha scelto per satana, contro Dio. Ma questo, che è “il” male, pro-voca il Figlio dell'uomo a entrare per tre giorni nel cuore della terra, in solidarietà assoluta con l'uomo che Lo rifiuta. Segno più grande neppure Dio può dare. In esso si rivela la Sua identità : misericordioso e clemente, longanime, di grande amore, che davanti al male si lascia impietosire (Gn 4,2) ; e, davanti al male estremo, si fa pietà estrema, fino a portarlo su di Sé. Altro segno non sarà dato, perchè questo è il segno dell'Altro, rivelazione della Sua alterità unica. Gesù nel Suo segno, è ben più di Giona profeta : ci fa vedere Dio nella Sua realtà più intima , la Misericordia. La Chiesa, composta da Giudei e pagani, riconosce il segno del Figlio dell'uomo : vede nel Crocifisso la Potenza e la Sapienza di Dio.
Ai farisei che chiedono segni per credere, Gesù risponde con la promessa del più grande segno del mondo, la Sua Resurrezione che vince il male del mondo, almeno in questo crederanno! Ed è definitivamente promessa di partecipazione ai credenti nella stessa destinazione di gloria. Ma per chi Lo accoglie e crede in Lui, i doni che Egli porta sono la profezia di questa resurrezione. Egli “è venuto a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l'anno di misericordia del Signore...”(Is 61,1-2) e saranno consolati gli afflitti, lieti e felici i tristi, canteranno lodi a Dio i guariti... Essi stessi saranno segno :”Si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore, per manifestare la Sua Gloria” (Is 61,3) , saranno i testimoni del Suo Amore!.
Antifona
RispondiEliminaEcco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono. (Sal 53,6.8)
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone.
Dal libro dell'Èsodo
Es 14,5-18
In quei giorni, quando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si sottraesse al nostro servizio?». Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati. Prese seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi.
Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d'Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare; tutti i cavalli e i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito erano presso Pi-Achiròt, davanti a Baal-Sefòn.
Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. E dissero a Mosè: «È forse perché non c'erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto? Non ti dicevamo in Egitto: "Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l'Egitto che morire nel deserto"?». Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli».
Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Es 15,1-6
Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria.
Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare. R.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare! R.
I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso. R.
La tua destra, Signore,
è gloriosa per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico. R.
Acclamazione al Vangelo
RispondiEliminaAlleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore. Sal 94 (95)
Alleluia.
Vangelo
La regina del Sud si alzerà contro questa generazione.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12,38-42
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaIl segno di Giona, il vero, è quello che ci dà la fiducia di essere salvati per il sangue di Cristo. Quanti cristiani, quanti ce ne sono, pensano che saranno salvati soltanto per quello che loro fanno, per le loro opere. Le opere sono necessarie, ma sono una conseguenza, una risposta a quell’amore misericordioso che ci salva. Ma le opere sole, senza questo amore misericordioso non servono. (S. Marta 14 ottobre 2013)
FAUSTI - Chi non crede a Lui, chi non apre la mano per accogliere il dono, chi non vuol riconoscerlo contro ogni evidenza,
Lo toglie di mezzo e commette il peccato contro lo Spirito.
Ma proprio per lui, che non accetta nessuno dei Suoi segni, Gesù dà il segno di Giona : la propria Vita. Chi sceglie contro di Lui, conoscendolo, ha scelto per satana, contro Dio. Ma questo, che è “il” male, pro-voca il Figlio dell'uomo a entrare per tre giorni nel cuore della terra, in solidarietà assoluta con l'uomo che Lo rifiuta.
Segno più grande neppure Dio può dare.
In esso si rivela la Sua identità : misericordioso e clemente, longanime, di grande amore, che davanti al male si lascia impietosire (Gn 4,2) ; e, davanti al male estremo, si fa pietà estrema, fino a portarlo su di Sé.
Altro segno non sarà dato, perchè questo è il segno dell'Altro, rivelazione della Sua alterità unica.
Gesù nel Suo segno, è ben più di Giona profeta : ci fa vedere Dio nella Sua realtà più intima , la Misericordia.
La Chiesa, composta da Giudei e pagani, riconosce il segno del Figlio dell'uomo : vede nel Crocifisso la Potenza e la Sapienza di Dio.
Ai farisei che chiedono segni per credere, Gesù risponde con la promessa del più grande segno del mondo, la Sua Resurrezione che vince il male del mondo, almeno in questo crederanno! Ed è definitivamente promessa di partecipazione ai credenti nella stessa destinazione di gloria. Ma per chi Lo accoglie e crede in Lui, i doni che Egli porta sono la profezia di questa resurrezione.
Egli “è venuto a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l'anno di misericordia del Signore...”(Is 61,1-2) e saranno consolati gli afflitti, lieti e felici i tristi, canteranno lodi a Dio i guariti... Essi stessi saranno segno :”Si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore, per manifestare la Sua Gloria” (Is 61,3) , saranno i testimoni del Suo Amore!.
-->..MT 12,42 : "ESTA GENERACIÓN" Mt 12, 42- 45
RispondiElimina