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mercoledì 20 dicembre 2017

"VIENE MI SIERVO" Mt 12,15- 18a


 
 

2 commenti:


  1. Antifona

    Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
    al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16,15)
    Colletta

    O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
    perché possano tornare sulla retta via,
    concedi a tutti coloro che si professano cristiani
    di respingere ciò che è contrario a questo nome
    e di seguire ciò che gli è conforme.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono.

    Dal libro del profeta Michèa
    Mic 2,1-5

    Guai a coloro che meditano l’iniquità
    e tramano il male sui loro giacigli;
    alla luce dell’alba lo compiono,
    perché in mano loro è il potere.
    Sono avidi di campi e li usurpano,
    di case e se le prendono.
    Così opprimono l’uomo e la sua casa,
    il proprietario e la sua eredità.
    Perciò così dice il Signore:
    «Ecco, io medito contro questa genìa
    una sciagura da cui non potranno sottrarre il collo
    e non andranno più a testa alta,
    perché sarà un tempo di calamità.
    In quel tempo
    si intonerà su di voi una canzone,
    si leverà un lamento e si dirà:
    “Siamo del tutto rovinati;
    ad altri egli passa l’eredità del mio popolo,
    non si avvicinerà più a me,
    per restituirmi i campi che sta spartendo!”.
    Perciò non ci sarà nessuno
    che tiri a sorte per te,
    quando si farà la distribuzione
    durante l’assemblea del Signore».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 9 (10)

    R. Non dimenticare i poveri, Signore!
    Oppure:
    R. Ascolta, Signore, le suppliche dei poveri.

    Perché, Signore, ti tieni lontano,
    nei momenti di pericolo ti nascondi?
    Con arroganza il malvagio perseguita il povero:
    cadano nelle insidie che hanno tramato! R.

    Il malvagio si vanta dei suoi desideri,
    l’avido benedice se stesso.
    Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore:
    «Dio non ne chiede conto, non esiste!»;
    questo è tutto il suo pensiero. R.

    Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca,
    sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza.
    Sta in agguato dietro le siepi,
    dai nascondigli uccide l’innocente. R.

    Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
    li guardi e li prendi nelle tue mani.
    A te si abbandona il misero,
    dell’orfano tu sei l’aiuto. R.


    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
    affidando a noi la parola della riconciliazione. (Cf. 2Cor 5,19)
    Alleluia.

    Vangelo
    Impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 12,14-21

    In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
    «Ecco il mio servo, che io ho scelto;
    il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
    Porrò il mio spirito sopra di lui
    e annuncerà alle nazioni la giustizia.
    Non contesterà né griderà
    né si udrà nelle piazze la sua voce.
    Non spezzerà una canna già incrinata,
    non spegnerà una fiamma smorta,
    finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
    nel suo nome spereranno le nazioni».

    Parola del Signore.


    PAROLE DEL SANTO PADRE
    come aveva profetizzato Isaia: «Non griderà, né alzerà il tono, [...] non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità» (42,2-3). Servo umile e mite. Ecco lo stile di Gesù, e anche lo stile missionario dei discepoli di Cristo: annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza gridare, senza sgridare qualcuno, ma con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione. ANGELUS Piazza San Pietro Domenica, 8 gennaio 2017

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  2. FAUSTI - Gesù è l Servo di Dio attraverso il quale si compie ogni giustizia (3,15). E' la giustizia superiore, quella del Padre, che fa piovere la Sua Misericordia su tutti (5,43-48) . è il giogo dolce e soave del Figlio, offerto a tutti i piccoli, affaticati e oppressi (11,25-30).
    La Chiesa è fatta da quanti hanno accolto il mistero del Servo di Dio.
    Gesù si ritira in solitudine, da “anacoreta” . Evita il conflitto, fin che può. Gesù non lotta contro nessuno. Ha altra occupazione : fare il bene, sia di sabato che in ogni altro giorno.
    Il Suo potere non entra in competizione con alcuno : è servizio. Si tratta di un non-potere che trova il suo spazio difronte a qualunque potere. E quando non ne trova più, si realizza pienamente, mettendo la propria vita a servizio. Attraverso la figura del “Servo “descritta da Isaia, Matteo ci aiuta a capire ciò che sta accadendo. La medesima realtà può avere molte interpretazioni, che alla fine si riducono a due : quella dell'uomo e quella di Dio. La Scrittura ci presenta quella di Dio.
    “Lo seguirono molte folle” Sono le pecore senza pastore, stanche e sfinite, (9,36) che trovano in Lui il Pastore della vita. Sono gli affaticati e gli oppressi che cercano in Lui il riposo (11,28).
    Al Suo ritiro corrisponde un accorrere da tutte le parti ; preludio di quando, elevato da terra, attirerà tutti a Sé (Gv 12,32). Ora la Sua cura si rivolge a “tutti”.
    “Ecco il Mio Servo” Colui che nel battesimo fu chiamato il Figlio ora è chiamato Servo :
    infatti è Figlio in quanto è Servo dei fratelli. Questi è l'Eletto, l'Amato, in cui il Padre si compiace :
    ciò che il mondo scarta, odia e disprezza, Dio sceglie, ama e ammira.

    Continua "MI ESPÍRITU SOBRE ÉL" Mt 12, 18b

    "ESPERANZA EN SU NOMBRE" Mt 12, 19-21

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