FAUSTI – Gesù torna la terza volta dal Padre ai fratelli. Se prima diceva . “Vegliate” , ora dice : “Dormite”. Chi ha intravisto il Figlio in “questa notte” può dormire in pace. Anche nel sonno ultimo della morte nonn trova più il male che teme , ma “il riposo” che desidera: il Signore stesso, che è lì con Lui. Questa è l'ora della salvezza , in cui ogni Adamo torna ad essere con il Figlio. Il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori “Svegliatevi, andiamo!” Non è in contraddizione con “Dormite e riposate!”. Il nostro diormire , ossia morire, è ormai un risveglio alla vita nuova e il nostro “riposo” un camminare alla luce del settimo giorno. Il Figlio, che fa la Volontà del Padre, si consegna nelle nostre mani. E' l'ora della salvezza : il Figlio è nelle mani di tutti i fratelli, per quanto lontani e peccatori. Il Regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. E' infatti il Regno del Padre, nel quale il Figlio si fa carico di ogni nostra violenza. Noi, i violenti, ce ne impadroniamo. Era forte la tentazione di rimuovere il ricordo di Giuda, uno dei dodici. Invece resta sempre uno di loro : come loro amato, chiamato, inviato... e traditore. Chi non lo riconosce come fratello, anzi, come se stesso, è ancora fuori della grazia. Fa come lui, ma senza saperlo. Il mezzo normale per impadronirsi è il denaro, mediatore universale, con cui si ottiene ogni cosa. Dove non basta il denaro, accumulo di violenza “pulita”, si ricorre a spade e bastoni, violenza “pura”, potenziamento mortale della mano. Denaro, spade e bastoni dominano il mondo, perso in quella lotta che gli uomini si fanno per impadronirsi gli uni degli altri. Basta leggere ciò che capita, dai miti delle origini all'ultima pagina di cronaca.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Luca Lc 6,36-38
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
PAROLE DEL SANTO PADRE Mi domando: le parole di Gesù sono realistiche? È davvero possibile amare come ama Dio ed essere misericordiosi come Lui? Ci domandiamo: Che cosa significa per i discepoli essere misericordiosi? Questo viene spiegato da Gesù con due verbi: «perdonare» e «donare». È’ il perdono infatti il pilastro che regge la vita della comunità cristiana, perché in esso si mostra la gratuità dell’amore con cui Dio ci ha amati per primo. Il cristiano deve perdonare! Ma perché? Perché è stato perdonato. Perdonare è il primo pilastro; donare è il secondo pilastro. «Date e vi sarà dato […] con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».L’amore misericordioso è perciò l’unica via da percorrere. Quanto bisogno abbiamo tutti di essere un po’ più misericordiosi, di non sparlare degli altri, di non giudicare, di non “spiumare” gli altri con le critiche, con le invidie, con le gelosie. Dobbiamo perdonare, essere misericordiosi, vivere la nostra vita nell’amore e donare. (Udienza Generale, 21 settembre 2016)
LETTURA DEL GIORNO Dal libro del profeta Daniele Dn 9,4b-10
Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all'alleanza e benevolo verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali nel tuo nome hanno parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i delitti che hanno commesso contro di te. Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, né seguito quelle leggi che egli ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti.
FAUSTI – Gesù torna la terza volta dal Padre ai fratelli. Se prima diceva . “Vegliate” , ora dice : “Dormite”. Chi ha intravisto il Figlio in “questa notte” può dormire in pace.
RispondiEliminaAnche nel sonno ultimo della morte nonn trova più il male che teme , ma “il riposo” che desidera:
il Signore stesso, che è lì con Lui. Questa è l'ora della salvezza , in cui ogni Adamo torna ad essere con il Figlio. Il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori
“Svegliatevi, andiamo!” Non è in contraddizione con “Dormite e riposate!”. Il nostro diormire , ossia morire, è ormai un risveglio alla vita nuova e il nostro “riposo” un camminare alla luce del settimo giorno.
Il Figlio, che fa la Volontà del Padre, si consegna nelle nostre mani.
E' l'ora della salvezza : il Figlio è nelle mani di tutti i fratelli, per quanto lontani e peccatori.
Il Regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. E' infatti il Regno del Padre, nel quale il Figlio si fa carico di ogni nostra violenza. Noi, i violenti, ce ne impadroniamo.
Era forte la tentazione di rimuovere il ricordo di Giuda, uno dei dodici. Invece resta sempre uno di loro : come loro amato, chiamato, inviato... e traditore.
Chi non lo riconosce come fratello, anzi, come se stesso, è ancora fuori della grazia.
Fa come lui, ma senza saperlo.
Il mezzo normale per impadronirsi è il denaro, mediatore universale, con cui si ottiene ogni cosa.
Dove non basta il denaro, accumulo di violenza “pulita”, si ricorre a spade e bastoni, violenza “pura”, potenziamento mortale della mano.
Denaro, spade e bastoni dominano il mondo, perso in quella lotta che gli uomini si fanno per impadronirsi gli uni degli altri.
Basta leggere ciò che capita, dai miti delle origini all'ultima pagina di cronaca.
VANGELO DEL GIORNO
RispondiEliminaDal Vangelo secondo Luca
Lc 6,36-38
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
PAROLE DEL SANTO PADRE
Mi domando: le parole di Gesù sono realistiche? È davvero possibile amare come ama Dio ed essere misericordiosi come Lui? Ci domandiamo: Che cosa significa per i discepoli essere misericordiosi? Questo viene spiegato da Gesù con due verbi: «perdonare» e «donare». È’ il perdono infatti il pilastro che regge la vita della comunità cristiana, perché in esso si mostra la gratuità dell’amore con cui Dio ci ha amati per primo. Il cristiano deve perdonare! Ma perché? Perché è stato perdonato. Perdonare è il primo pilastro; donare è il secondo pilastro. «Date e vi sarà dato […] con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».L’amore misericordioso è perciò l’unica via da percorrere. Quanto bisogno abbiamo tutti di essere un po’ più misericordiosi, di non sparlare degli altri, di non giudicare, di non “spiumare” gli altri con le critiche, con le invidie, con le gelosie. Dobbiamo perdonare, essere misericordiosi, vivere la nostra vita nell’amore e donare. (Udienza Generale, 21 settembre 2016)
LETTURA DEL GIORNO
Dal libro del profeta Daniele
Dn 9,4b-10
Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all'alleanza e benevolo verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali nel tuo nome hanno parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i delitti che hanno commesso contro di te. Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, né seguito quelle leggi che egli ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti.