FAUSTI – Nel racconto Gesù si rivolge di continuo alternativamente al Padre e ai discepoli, sperimentando il silenzio di tutti. La Sua unica angoscia viene dal Suo essere tra noi e il Padre, vivendo insieme il Suo Amore per Lui e il nostro abbandono di Lui. E' importnte che Gesù torni presso di noi, anche se ci scopre nel sonno. “Si allontanò a pregare per la terza volta” La Sua è una Preghiera che non si stanca, e resiste a ogni prova. Prega come prima, per alimentare la Sua decisione. Sa che, se lo Spirito è pronto, la carne resta debole.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,20-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: Pazzo, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!»
PAROLE DEL SANTO PADRE “Non parlare con il Padre senza essere in pace con il fratello. Tre criteri: un criterio di realismo, un criterio di coerenza, cioè non ammazzare ma nemmeno insultare, perché chi insulta ammazza, uccide; e un criterio di filiazione: non si può parlare con il Padre se non posso parlare con il mio fratello. E questo è superare la giustizia, quella degli scribi e dei farisei. Questo programma non è facile, no? Ma è la via che Gesù ci indica per andare avanti. Chiediamo a Lui la grazia di poter andare avanti in pace fra noi, sia con gli accordi ma sempre con coerenza e con spirito di filiazione”. (Santa Marta, 12 giugno 2014) LETTURA DEL GIORNO Dal libro del profeta Ezechièle Ez 18,21-28
Così dice il Signore Dio: «Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio - oracolo del Signore - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».
FAUSTI – Nel racconto Gesù si rivolge di continuo alternativamente al Padre e ai discepoli, sperimentando il silenzio di tutti. La Sua unica angoscia viene dal Suo essere tra noi e il Padre, vivendo insieme il Suo Amore per Lui e il nostro abbandono di Lui.
RispondiEliminaE' importnte che Gesù torni presso di noi, anche se ci scopre nel sonno.
“Si allontanò a pregare per la terza volta” La Sua è una Preghiera che non si stanca, e resiste a ogni prova. Prega come prima, per alimentare la Sua decisione.
Sa che, se lo Spirito è pronto, la carne resta debole.
VANGELO DEL GIORNO
RispondiEliminaDal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,20-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: Pazzo, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!»
PAROLE DEL SANTO PADRE
“Non parlare con il Padre senza essere in pace con il fratello. Tre criteri: un criterio di realismo, un criterio di coerenza, cioè non ammazzare ma nemmeno insultare, perché chi insulta ammazza, uccide; e un criterio di filiazione: non si può parlare con il Padre se non posso parlare con il mio fratello. E questo è superare la giustizia, quella degli scribi e dei farisei. Questo programma non è facile, no? Ma è la via che Gesù ci indica per andare avanti. Chiediamo a Lui la grazia di poter andare avanti in pace fra noi, sia con gli accordi ma sempre con coerenza e con spirito di filiazione”. (Santa Marta, 12 giugno 2014)
LETTURA DEL GIORNO
Dal libro del profeta Ezechièle
Ez 18,21-28
Così dice il Signore Dio: «Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio - oracolo del Signore - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».