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martedì 5 marzo 2019

" PREPARARON LA PASCUA" Mt 26,19




5 commenti:

  1. FAUSTI – Il brano si articola in quattro parti : la preparazione della Pasqua (17-19), l'annuncio del tradimento (20-25), la Cena pasquale (26-30) e l'annuncio dello scandalo dei discepoli con il rinnegamento di Pietro (31-35).
    Al centro c'è la Cena pasquale , in cui Gesù anticipa il dono del Suo Corpo e del Suo Sangue, che si compirà sulla croce. In essa si esprime il senso pieno della Sua Vita data per noi, che celebriamo nell'Eucaristia.
    Chi mangia, assimila il cibo. Qui invece è il Suo Corpo e il Suo Sangue che ci “mangiano” e ci assimilano a Lui, divorando ogni nostra infedeltà e ci fanno vivere del Suo Essere Figlio, che tutto riceve e tutto dà.
    Gesù è il Figlio perchè tutto riceve con gioia dal Padre, che tutto dà.
    Ed è uguale a Lui, perché a Sua volta, dà tutto, come Lui.
    “Prendere” “benedire “ spezzare “e “dare” è la Vita del Figlio, perfetto come il Padre.
    Gesù la offre ad ogni fratello.

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  2. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
    nei cieli, sulla terra e sotto terra,
    perché Gesù umiliò se stesso
    facendosi obbediente fino alla morte
    e a una morte di croce.
    Per questo Gesù Cristo è Signore a gloria di Dio Padre. (Cf. Fil 2,10.8.11)

    Colletta
    Padre misericordioso,
    tu hai voluto che il Cristo tuo Figlio
    subisse per noi il supplizio della croce
    per liberarci dal potere del nemico:
    donaci di giungere alla gloria della risurrezione.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. (Terzo canto del Servo del Signore)
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 50,4-9a

    Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
    perché io sappia indirizzare
    una parola allo sfiduciato.
    Ogni mattina fa attento il mio orecchio
    perché io ascolti come i discepoli.
    Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
    e io non ho opposto resistenza,
    non mi sono tirato indietro.
    Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
    le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
    non ho sottratto la faccia
    agli insulti e agli sputi.
    Il Signore Dio mi assiste,
    per questo non resto svergognato,
    per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
    sapendo di non restare confuso.
    È vicino chi mi rende giustizia:
    chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
    Chi mi accusa? Si avvicini a me.
    Ecco, il Signore Dio mi assiste:
    chi mi dichiarerà colpevole?

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 68 (69)
    R. O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi.
    Oppure:
    R. Nella tua fedeltà soccorrimi, Signore.
    Per te io sopporto l'insulto
    e la vergogna mi copre la faccia;
    sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
    uno straniero per i figli di mia madre.
    Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
    gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me. R.

    Mi sento venir meno.
    Mi aspettavo compassione, ma invano,
    consolatori, ma non ne ho trovati.
    Mi hanno messo veleno nel cibo
    e quando avevo sete mi hanno dato aceto. R.

    Loderò il nome di Dio con un canto,
    lo magnificherò con un ringraziamento.
    Vedano i poveri e si rallegrino;
    voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
    perché il Signore ascolta i miseri
    e non disprezza i suoi che sono prigionieri. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Lode e onore a te, Signore Gesù!

    Salve, nostro Re, obbediente al Padre:
    sei stato condotto alla croce,
    come agnello mansueto al macello.

    Lode e onore a te, Signore Gesù!

    Vangelo
    Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 26,14-25

    In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù.
    Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
    Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

    Parola del Signore.

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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Mercoledì Santo è chiamato anche “mercoledì del tradimento”, il giorno nel quale si sottolinea nella Chiesa il tradimento di Giuda. Giuda vende il Maestro. Anche oggi si vende gente. Tutti i giorni. Ci sono dei Giuda che vendono i fratelli e le sorelle: sfruttandoli nel lavoro, non pagando il giusto, non riconoscendo i doveri … Oggi il commercio umano è come ai primi tempi: si fa. E questo perché? Perché: Gesù lo ha detto. Lui ha dato al denaro una signorìa. Gesù ha detto: “Non si può servire Dio e il denaro” (cf. Lc.16,13), due signori. È l’unica cosa che Gesù pone all’altezza e ognuno di noi deve scegliere: o servi Dio, e sarai libero nell’adorazione e nel servizio; o servi il denaro, e sarai schiavo del denaro. Questa è l’opzione; e tanta gente vuole servire Dio e il denaro. E questo non si può fare. (Omelia da Santa Marta, 8 aprile 2020)

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  4. GESUITI - I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. in questi tre versetti (17-18-19) si parla tre volte di Pasqua, una volta di azzimi, si vuole indicare con questa Parola la Pasqua, il significato profondo di ciò che celebriamo nell'Eucarestia, dell'avvenimento della morte del Signore e la Pasqua è la festa che fonda Israele, la festa della liberazione dalla schiavitù dell'Egitto, che è prefigurazione della liberazione dall'idolatria che avverrà lentamente, vuol dire cambiamo immagine di Dio. Difatti proprio sulla croce cambieremo immagine di Dio e usciremo definitivamente nella libertà di figli ed è prefigurazione quindi del superamento della morte collegata alla falsa immagine di Dio. Nella Pasqua celebriamo tutto questo e il significato della morte di Gesù, dell'Eucarestia, è carico di tutta questa valenza dell'Antico Testamento che se la dimentichiamo è come perdere le radici, non viene il frutto. .
    Gesù dice ai discepoli andate in città da un tale e ditegli il maestro ti dice il mio tempo è vicino, voglio mangiare la pasqua presso di te. Chi è questo tale?, ci incuriosisce; ecco, questo tale sono io che leggo. Il Maestro mi manda a dire attraverso i suoi discepoli che il suo tempo è vicino e vuole mangiare la Pasqua con me, mi invita alla sua cena, il Vangelo è scritto per chi legge, non per gli altri, mica per quel tale. Ecco, teniamo questo spunto: il Signore desidera mangiare con me, vivere con me il suo mistero d'Amore.

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  5. VIVALDI - GLORIA - CENA DEL SIGNORE https://www.youtube.com/watch?v=2YzdCSyl8Vw

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