FAUSTI – La Pietra scartata diventa scandalo per tutti, proprio mentre compie l'opera del Signore. Il dono è per tutti : per chi tradisce, per chi rinnega e per chi fugge. Ogni nostro male è pieno della Sua Grazia. La morte del Giusto, smarrimento per tutti, sarà principio di salvezza. Dopo di essa, il Signoe dirà . “Questo è il mio popolo” ed esso dirà : “Il Signore è mio Dio” (Zc 13,9). La sorgente d'acqua zampillante , che lava ogni peccato e impurità, scaturisce da una grande desolazione , che disperde tutti. (Zc 13,...) , ma guardando a Colui che è stato trafitto, riceveranno uno Spirito di Grazia e di Consolazione (Zc 12,10). “Vi precederò in Galilea” La Sua fedeltà va oltre la nostra infedeltà, che Gli procura la morte. Dopo la Risurrezione Lo ritroveranno in Galilea, per essere sempre con Lui, noi che L'abbiamo consegnato, rinnegato e abbandonato.Il nostro peccato è la nostra parte di Vangelo, ci fa accogliere la Grazia del perdono. Pietro si ritiene sicuro del suo amore per Gesù: Non ha ancora capito che la sua salvezza è l'Amore di Gesù per lui, che vive ancora di presunzione, confronto e rivalità. Pietro vuol dare la vita con Gesù. Non sa ancora che è Gesù a dare la Vita per lui. Solo allora potrà rispondere all'Amore con l'amore. I discepoli amano il Signore. L'epilogo dei buoni propositi sarà l'abbandono e la fuga. . Solo dopo la Passione saranno riuniti in Galilea. Non dal loro amore infedele, ma dal Suo Amore Eterno, che perdona. Solo con la Sua Morte è possibile conoscere e credere all'Amore che Dio ha per noi.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Matteo Mt 25,31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
PAROLE DEL SANTO PADRE Gesù verrà alla fine dei tempi per giudicare tutte le nazioni, ma viene a noi ogni giorno, in tanti modi, e ci chiede di accoglierlo. La Vergine Maria ci aiuti a incontrarlo e riceverlo nella sua Parola e nell’Eucaristia, e nello stesso tempo nei fratelli e nelle sorelle che soffrono la fame, la malattia, l’oppressione, l’ingiustizia. Possano i nostri cuori accoglierlo nell’oggi della nostra vita, perché siamo da Lui accolti nell’eternità del suo Regno di luce e di pace. (Angelus, 26 novembre 2017)
LETTURA DEL GIORNO Dal libro del Levìtico Lv 19,1-2.11-18
Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo. Non ruberete né userete inganno o menzogna a danno del prossimo. Non giurerete il falso servendovi del mio nome: profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore. Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; non tratterrai il salario del bracciante al tuo servizio fino al mattino dopo. Non maledirai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore. Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore. Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore"».
FAUSTI – La Pietra scartata diventa scandalo per tutti, proprio mentre compie l'opera del Signore.
RispondiEliminaIl dono è per tutti : per chi tradisce, per chi rinnega e per chi fugge. Ogni nostro male è pieno della Sua Grazia. La morte del Giusto, smarrimento per tutti, sarà principio di salvezza. Dopo di essa, il Signoe dirà . “Questo è il mio popolo” ed esso dirà : “Il Signore è mio Dio” (Zc 13,9).
La sorgente d'acqua zampillante , che lava ogni peccato e impurità, scaturisce da una grande desolazione , che disperde tutti. (Zc 13,...) , ma guardando a Colui che è stato trafitto, riceveranno uno Spirito di Grazia e di Consolazione (Zc 12,10).
“Vi precederò in Galilea” La Sua fedeltà va oltre la nostra infedeltà, che Gli procura la morte.
Dopo la Risurrezione Lo ritroveranno in Galilea, per essere sempre con Lui, noi che L'abbiamo consegnato, rinnegato e abbandonato.Il nostro peccato è la nostra parte di Vangelo, ci fa accogliere la Grazia del perdono.
Pietro si ritiene sicuro del suo amore per Gesù: Non ha ancora capito che la sua salvezza è l'Amore di Gesù per lui, che vive ancora di presunzione, confronto e rivalità.
Pietro vuol dare la vita con Gesù. Non sa ancora che è Gesù a dare la Vita per lui. Solo allora potrà rispondere all'Amore con l'amore.
I discepoli amano il Signore. L'epilogo dei buoni propositi sarà l'abbandono e la fuga. . Solo dopo la Passione saranno riuniti in Galilea. Non dal loro amore infedele, ma dal Suo Amore Eterno, che perdona. Solo con la Sua Morte è possibile conoscere e credere all'Amore che Dio ha per noi.
VANGELO DEL GIORNO
RispondiEliminaDal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
PAROLE DEL SANTO PADRE
Gesù verrà alla fine dei tempi per giudicare tutte le nazioni, ma viene a noi ogni giorno, in tanti modi, e ci chiede di accoglierlo. La Vergine Maria ci aiuti a incontrarlo e riceverlo nella sua Parola e nell’Eucaristia, e nello stesso tempo nei fratelli e nelle sorelle che soffrono la fame, la malattia, l’oppressione, l’ingiustizia. Possano i nostri cuori accoglierlo nell’oggi della nostra vita, perché siamo da Lui accolti nell’eternità del suo Regno di luce e di pace. (Angelus, 26 novembre 2017)
LETTURA DEL GIORNO
RispondiEliminaDal libro del Levìtico
Lv 19,1-2.11-18
Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non ruberete né userete inganno o menzogna a danno del prossimo.
Non giurerete il falso servendovi del mio nome: profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; non tratterrai il salario del bracciante al tuo servizio fino al mattino dopo.
Non maledirai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.
Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore"».