Archivio blog

mercoledì 3 gennaio 2018

"UN SEMBRADOR" Mt 13,3-9






2 commenti:

  1. Ecco, Dio è il mio aiuto,
    il Signore sostiene la mia vita.
    A te con gioia offrirò sacrifici
    e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono. (Cf. Sal 53,6.8)

    Colletta
    Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
    e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
    perché, ardenti di speranza, fede e carità,
    restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Ti ho stabilito profeta delle nazioni.
    Dal libro del profeta Geremìa
    Ger 1,1.4-10

    Parole di Geremìa, figlio di Chelkìa, uno dei sacerdoti che risiedevano ad Anatòt, nel territorio di Beniamino.
    Mi fu rivolta questa parola del Signore:
    «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
    prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
    ti ho stabilito profeta delle nazioni».
    Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
    Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».
    Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”.
    Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
    e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
    Non aver paura di fronte a loro,
    perché io sono con te per proteggerti».
    Oracolo del Signore.
    Il Signore stese la mano
    e mi toccò la bocca,
    e il Signore mi disse:
    «Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
    Vedi, oggi ti do autorità
    sopra le nazioni e sopra i regni
    per sradicare e demolire,
    per distruggere e abbattere,
    per edificare e piantare».

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 70 (71)
    R. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia.In te, Signore, mi sono rifugiato,
    mai sarò deluso.
    Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
    tendi a me il tuo orecchio e salvami. R.
    Sii tu la mia roccia,
    una dimora sempre accessibile;
    hai deciso di darmi salvezza:
    davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
    Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.

    Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
    la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
    Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
    dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.

    La mia bocca racconterà la tua giustizia,
    ogni giorno la tua salvezza.
    Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
    e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.





    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Il seme è la parola di Dio,
    il seminatore è Cristo:
    chiunque trova lui, ha la vita eterna.

    Alleluia.

    Vangelo
    Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 13,1-9

    Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
    Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

    Parola del Signore.

    RispondiElimina
  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Gesù ci invita oggi a guardarci dentro: a ringraziare per il nostro terreno buono e a lavorare sui terreni non ancora buoni. Chiediamoci se il nostro cuore è aperto ad accogliere con fede il seme della Parola di Dio. Chiediamoci se i nostri sassi della pigrizia sono ancora numerosi e grandi; individuiamo e chiamiamo per nome i rovi dei vizi. Troviamo il coraggio di fare una bella bonifica del terreno, una bella bonifica del nostro cuore, portando al Signore nella Confessione e nella preghiera i nostri sassi e i nostri rovi. (Angelus 16 luglio 2017)


    FAUSTI - “Il seminatore uscì a seminare” : Gesù spiega il mistero della Sua vita : è lo stesso del Regno, lo stesso della Sua Parola in noi. Egli getta il “seme della Parola del regno” con la certezza del contadino, che ne conosce la forza vitale . Sa che la morte non lo distrugge, ma anzi ne attiva la potenzialità. Che il seme non attecchisca , che se attecchisce non cresca, che se cresce sia soffocato, è la condizione normale di ogni semina, che poi sarà fruttuosa. Il seme, ora sacrificato, garantisce la vita per il futuro.
    Gesù, il Figlio di Dio, è il seminatore uscito dal Padre a seminare la fraternità tra gli uomini.
    Ed è pure il seme, il Verbo eterno ed incorruttibile che fa figlio chi lo ascolta.
    Ed è anche la terra, il Figlio dell'uomo in tutto simile a noi, che finirà nel sepolcro.
    Ed è il raccolto : in Lui la terra ha dato il suo frutto (Sl 67,7).
    Il frutto è dono di Dio, è Dio stesso che si dona.
    E sarà sempre seminatore, seme e terra fino a quando Dio sarà tutto in tutti (1 Cor15,28).
    Non è un seminatore stolto che butta il suo seme su strade, sassi e rovi, ma un seminatore saggio, che con generosità semina tutto il campo, sapendo per esperienza antica che questo ha garantito la vita ai suoi padri e la assicurerà anche ai suoi figli. Se dovesse controllare dove cade ogni seme, non mieterebbe che le proprie ansie.
    Così Gesù semina ovunque.
    Non sceglie terreni, non scarta persone, tutti siamo campo di Dio(1Cor 3,9). Il Figlio dell'uomo è gettato nel cuore della terra, di ogni uomo, segno e seme di vita per tutti.
    Un seme, anche dopo migliaia di anni, come quello ritrovato nelle piramidi d'Egitto, non perde la sua forza : è sempre in grado di germinare.
    Anche l'uomo non perde mai la sua identità di figlio ; al di là dei sentieri che lo attraversano, delle pietre che nasconde e dei rovi che lo dominano, è sempre terra bella, madre che accoglie il seme.


    Stupenda profezia del seme gettato dal Seminatore, questa manna che Dio manda dal cielo al Suo popolo! Nutrimento per il corpo e dono per la fiducia nel Dio che li riporta nella Terra Promessa, attraverso Mosè.
    E il seme che Gesù Seminatore sparge su ogni terreno, senza badare a sprechi, è il Seme della Parola che nutre l'uomo, " non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla Bocca di Dio!" (Mt 4,4) il quale ne ha bisogno per vivere la Vera Vita, che è quella che Gesù dona offrendosi per noi.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.