PAROLE DEL SANTO PADRE Il Vangelo di oggi presenta due modi di agire e di abitare la storia: da una parte, lo sguardo del padrone, che vede lontano; dall’altra, lo sguardo dei servi, che vedono il problema. Ai servi sta a cuore un campo senza erbacce, al padrone sta a cuore il buon grano. Il Signore ci invita ad assumere il suo stesso sguardo, quello che si fissa sul buon grano, che sa custodirlo anche tra le erbacce. Non collabora bene con Dio chi si mette a caccia dei limiti e dei difetti degli altri, ma piuttosto chi sa riconoscere il bene che cresce silenziosamente nel campo della Chiesa e della storia, coltivandolo fino alla maturazione. (Papa Francesco, Angelus del 19 luglio 2020)
Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore sostiene la mia vita. A te con gioia offrirò sacrifici e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono. (Cf. Sal 53,6.8) Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore, e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome?
Dal libro del profeta Geremìa Ger 7,1-11
Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremìa: «Férmati alla porta del tempio del Signore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farò abitare in questo luogo. Non confidate in parole menzognere ripetendo: “Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!”. Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, se non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri, io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre. Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 83 (84)
R. Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. R.
Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. R.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio, cresce lungo il cammino il suo vigore. R.
Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri che mille nella mia casa; stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende dei malvagi. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. (Gc 1,21bc)
Alleluia.
Vangelo Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 13,24-30
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».
FAUSTI - “Lasciate che crescano ambedue, insieme”, dice il Signore a chi gli propone di sradicare le zizzanie. La zizzania è un'erba infestante e velenosa. All'inizio non si distingue da una pianticella di frumento , poi si radica così bene che, strappandola, si sradica lo stesso grano. Vorremmo che la comunità cristiana fosse perfetta, pura e senza difetti , ci angustiamo e ci diamo da fare per sradicare le zizzanie, in noi e intorno a noi. I maggiori disastri derivano proprio dal tentativo di eliminare il male. La violenza sacra è la peggiore . “a fin di bene” viola ogni libertà. Il trionfo del bene sarà solo alla fine , e per opera di Dio. Prima è il tempo della pazienza, nostra e Sua che vede il male nostro e altrui come luogo di misericordia., rispettivamente ricevuta e accordata. La chiesa non è una setta di puri ; in essa c'è posto per tutti. E noi saremo giudicati dal nostro stesso giudizio , misurati col nostro metro . la misericordia che avremo usata sarà la nostra misura di verità. Il giudizio di Dio è già dato sulla croce , dove il Figlio porta su di Sé il male del mondo : a Lui la nostra perdizione, a noi la Sua bellezza.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaIl Vangelo di oggi presenta due modi di agire e di abitare la storia: da una parte, lo sguardo del padrone, che vede lontano; dall’altra, lo sguardo dei servi, che vedono il problema. Ai servi sta a cuore un campo senza erbacce, al padrone sta a cuore il buon grano. Il Signore ci invita ad assumere il suo stesso sguardo, quello che si fissa sul buon grano, che sa custodirlo anche tra le erbacce. Non collabora bene con Dio chi si mette a caccia dei limiti e dei difetti degli altri, ma piuttosto chi sa riconoscere il bene che cresce silenziosamente nel campo della Chiesa e della storia, coltivandolo fino alla maturazione. (Papa Francesco, Angelus del 19 luglio 2020)
EliminaAntifona
Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono. (Cf. Sal 53,6.8)
Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome?
Dal libro del profeta Geremìa
Ger 7,1-11
Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremìa:
«Férmati alla porta del tempio del Signore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farò abitare in questo luogo. Non confidate in parole menzognere ripetendo: “Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!”.
Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, se non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri, io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre.
Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 83 (84)
R. Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. R.
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio. R.
Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio,
cresce lungo il cammino il suo vigore. R.
Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
che mille nella mia casa;
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende dei malvagi. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Accogliete con docilità la Parola
che è stata piantata in voi
e può portarvi alla salvezza. (Gc 1,21bc)
Alleluia.
Vangelo
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,24-30
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».
Parola del Signore.
FAUSTI - “Lasciate che crescano ambedue, insieme”, dice il Signore a chi gli propone di sradicare le zizzanie. La zizzania è un'erba infestante e velenosa. All'inizio non si distingue da una pianticella di frumento , poi si radica così bene che, strappandola, si sradica lo stesso grano.
RispondiEliminaVorremmo che la comunità cristiana fosse perfetta, pura e senza difetti , ci angustiamo e ci diamo da fare per sradicare le zizzanie, in noi e intorno a noi. I maggiori disastri derivano proprio dal tentativo di eliminare il male.
La violenza sacra è la peggiore . “a fin di bene” viola ogni libertà.
Il trionfo del bene sarà solo alla fine , e per opera di Dio. Prima è il tempo della pazienza, nostra e Sua che vede il male nostro e altrui come luogo di misericordia., rispettivamente ricevuta e accordata. La chiesa non è una setta di puri ; in essa c'è posto per tutti.
E noi saremo giudicati dal nostro stesso giudizio , misurati col nostro metro . la misericordia che avremo usata sarà la nostra misura di verità.
Il giudizio di Dio è già dato sulla croce , dove il Figlio porta su di Sé il male del mondo : a Lui la nostra perdizione, a noi la Sua bellezza.