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lunedì 15 gennaio 2018

"EXPLÍCANOS" MT 13, 36 - 43


3 commenti:

  1. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Io ricordo che da bambino, quando andavo al catechismo ci insegnavano quattro cose: morte, giudizio, inferno o gloria. Dopo il giudizio c’è questa possibilità. ‘Ma, Padre, questo è per spaventarci…’. – ‘No, è la verità! Perché se tu non curi il cuore, perché il Signore sia con te e tu vivi allontanato dal Signore sempre, forse c’è il pericolo, il pericolo di continuare così allontanato per l’eternità dal Signore’. E’ bruttissimo questo! (Santa Marta, 22 novembre 2016)

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    1. Messa del Giorno
      SAN PIETRO CRISOLOGO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA

      Antifona

      I saggi risplenderanno come il firmamento;
      hanno indotto molti alla giustizia,
      risplenderanno come le stelle per sempre. (Cf. Dn 12,3)

      Oppure:

      I popoli parlino della sapienza dei santi,
      e l’assemblea ne celebri la lode;
      il loro nome vivrà per sempre. (Cf. Sir 44,15.14)

      Colletta

      O Dio, che hai fatto del santo vescovo Pietro Crisologo
      un insigne predicatore del tuo Verbo fatto uomo,
      concedi a noi, per sua intercessione,
      di meditare sempre nel cuore
      e di esprimere fedelmente con le opere
      i misteri della tua salvezza.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.
      Prima Lettura
      Ricordati, Signore! Non rompere la tua alleanza con noi.

      Dal libro del profeta Geremìa
      Ger 14,17b-22

      Il Signore ha detto:
      «I miei occhi grondano lacrime
      notte e giorno, senza cessare,
      perché da grande calamità
      è stata colpita la vergine,
      figlia del mio popolo,
      da una ferita mortale.
      Se esco in aperta campagna,
      ecco le vittime della spada;
      se entro nella città,
      ecco chi muore di fame.
      Anche il profeta e il sacerdote
      si aggirano per la regione senza comprendere».
      Hai forse rigettato completamente Giuda,
      oppure ti sei disgustato di Sion?
      Perché ci hai colpiti, senza più rimedio per noi?
      Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene,
      il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!
      Riconosciamo, Signore, la nostra infedeltà,
      la colpa dei nostri padri:
      abbiamo peccato contro di te.
      Ma per il tuo nome non respingerci,
      non disonorare il trono della tua gloria.
      Ricòrdati! Non rompere la tua alleanza con noi.
      Fra gli idoli vani delle nazioni c’è qualcuno che può far piovere?
      Forse che i cieli da sé mandano rovesci?
      Non sei piuttosto tu, Signore, nostro Dio?
      In te noi speriamo,
      perché tu hai fatto tutto questo.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale

      Dal Sal 78 (79)

      R. Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

      Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
      presto ci venga incontro la tua misericordia,
      perché siamo così poveri! R.

      Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
      per la gloria del tuo nome;
      liberaci e perdona i nostri peccati
      a motivo del tuo nome. R.

      Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
      con la grandezza del tuo braccio
      salva i condannati a morte. R.

      E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
      ti renderemo grazie per sempre;
      di generazione in generazione narreremo la tua lode. R.

      Acclamazione al Vangelo

      Alleluia, alleluia.

      Il seme è la parola di Dio,
      il seminatore è Cristo:
      chiunque trova lui, ha la vita eterna.

      Alleluia.
      Vangelo
      Come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 13,36-43

      In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
      Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

      Parola del Signore.

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  2. FAUSTI - “Così sarà al compimento del mondo” , dice Gesù .
    Brilleranno due fuochi : quello delle zizzanie che bruciano come immondizie , e quello dei giusti che splenderanno come il sole.
    Il compimento del mondo è paragonato alla mietitura , il tempo in cui il seme diventa pane e gioia.
    Sarà quando Dio avrà compiuto nel mondo l'opera Sua, il Suo Capolavoro : il Volto del Figlio.
    Solo allora, non prima, ci sarà il giudizio.
    Già ora ha mandato gli Apostoli a seminare la Parola , in base al cui ascolto siamo giudicati.
    Il tempo, vita che abbiamo a nostra disposizione , è finito : ha un inizio, uno svolgimento e un termine. Alla fine resterà solo l'Amore, che mai ha fine. Il fuoco di Dio renderà allora manifesta l'opera di ciascuno . La paglia del nostro egoismo sarà bruciata e ciò che è prezioso resisterà.
    Il sole è simbolo di Dio.
    Chi ascolta la Parola diventa come il Padre (5,48) riluce della Sua Gloria , come il Figlio trasfigurato. Ciò che in noi non sarà filiale e fraterno scomparirà.
    Allora ci copriremo di rossore bruciante per tutto ciò di cui ora spesso ci vantiamo.
    A chi ascolta sarà dato conoscere i misteri del Regno ; e chi più ha, più gli sarà dato

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