Archivio blog

martedì 29 agosto 2017

"YO OS DIGO" Mt 5, 21-22


 



2 commenti:

  1. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Gesù propone a chi lo segue la perfezione dell’amore: un amore la cui unica misura è di non avere misura, di andare oltre ogni calcolo. L’amore al prossimo è un atteggiamento talmente fondamentale che Gesù arriva ad affermare che il nostro rapporto con Dio non può essere sincero se non vogliamo fare pace con il prossimo. […] Perciò siamo chiamati a riconciliarci con i nostri fratelli prima di manifestare la nostra devozione al Signore nella preghiera. Da tutto questo si capisce che Gesù non dà importanza semplicemente all’osservanza disciplinare e alla condotta esteriore. Egli va alla radice della Legge, puntando soprattutto sull’intenzione e quindi sul cuore dell’uomo, da dove prendono origine le nostre azioni buone o malvagie. Per ottenere comportamenti buoni e onesti non bastano le norme giuridiche, ma occorrono delle motivazioni profonde, espressione di una sapienza nascosta, la Sapienza di Dio, che può essere accolta grazie allo Spirito Santo. E noi, attraverso la fede in Cristo, possiamo aprirci all’azione dello Spirito, che ci rende capaci di vivere l’amore divino. (Angelus, 16 febbraio 2014)

    FAUSTI - “ Fu detto” il passivo è usato per non dire il nome : YHWH parla . L'uomo ascolta, e diventa la parola a cui risponde.
    Israele è la religione dell'ascolto e del dialogo tra Dioe l'uomo.
    “Non uccidere” E' la quinta delle Dieci Parole (Es 20,13 – Dt 5,17). Fondamento minimo di ogni relazione è il lasciar vivere l'altro.
    “Io però vi dico” Non è un'antitesi,ma un completamento . L'uccisione fisica viene da un'uccisione interna dell'altro . Dall'ira, dal disprezzo, dal rompere con lui la fraternità.
    L'ira è omicidio del cuore, moto interiore “contro” l'altro, che reputo “contro di me”.
    L'altro è l'estraneo, il nemico, il rivale nei confronti del quale mi difendo e attacco : può togliermi ciò che ho e negarmi ciò che ha.
    Negando la fraternità, uccido la mia identità di figlio.
    Per questo l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio. Il disprezzo è l'uccisione interiore , che permette quella esteriore.
    La stima che devo aggiudicare all'altro è la stessa di Dio, che non ha esitato a dare la Sua vita per lui.
    Il nemico, oltre che disprezzato, va anche demonizzato, come fosse il male. Così diventa “bene”
    eliminarlo!
    Gesù per 4 volte parla dell'altro come “fratello” . Negargli la fraternità è perdere la propria filialità.
    Chi non considera l'altro come fratello, ha sacrificato la propria vita di figlio e la butta nell'immondizia.

    RispondiElimina

  2. Antifona

    In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca,
    il Signore lo ha colmato dello spirito
    di sapienza e d’intelligenza;
    gli ha fatto indossare una veste di gloria. (Cf. Sir 15,5)

    Oppure:

    La bocca del giusto medita sapienza
    e la sua lingua esprime verità;
    la legge del suo Dio è nel suo cuore. (Cf. Sal 36,30-31)

    Colletta

    Dio onnipotente ed eterno,
    che in sant’Antonio [di Padova]
    hai dato al tuo popolo un insigne predicatore
    e un patrono dei poveri e dei sofferenti,
    fa’ che per sua intercessione
    seguiamo gli insegnamenti del Vangelo
    e sperimentiamo nella prova
    il soccorso della tua misericordia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Elia pregò e il cielo diede la pioggia.

    Dal primo libro dei Re
    1Re 18,41-46

    In quei giorni, Elìa disse [al re] Acab: «Va’ a mangiare e a bere, perché c’è già il rumore della pioggia torrenziale». Acab andò a mangiare e a bere.
    Elìa salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia. Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elìa disse: «Tornaci ancora per sette volte». La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d’uomo, sale dal mare». Elìa gli disse: «Va’ a dire ad Acab: “Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!”».
    D’un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. La mano del Signore fu sopra Elìa, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 64 (65)

    R. A te la lode, o Dio, in Sion.

    Tu visiti la terra e la disseti,
    la ricolmi di ricchezze.
    Il fiume di Dio è gonfio di acque;
    tu prepari il frumento per gli uomini. R.

    Così prepari la terra:
    ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
    la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. R.

    Coroni l’anno con i tuoi benefici,
    i tuoi solchi stillano abbondanza.
    Stillano i pascoli del deserto
    e le colline si cingono di esultanza. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Allelluia, alleluia.

    Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
    come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. (Gv 13,34)

    Alleluia.

    Vangelo
    Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 5,20-26

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
    Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

    Parola del Signore.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.