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mercoledì 23 agosto 2017

"SOBRE EL CANDERERO" Mt 5, 15-16




3 commenti:

  1. Antifona
    Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
    Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
    Gli avversari e i nemici, sono essi a cadere. (Cf. Sal 26,1-2)

    Colletta
    O Dio, sorgente di ogni bene,
    ispiraci propositi giusti e santi
    e donaci il tuo aiuto,
    perché possiamo attuarli nella nostra vita.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Gesù Cristo non fu “sì” e “no”, ma in lui vi fu il “sì”.
    Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    2Cor 1,18-22

    Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
    Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
    È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 118 (119)

    R. Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.

    Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
    per questo li custodisco.
    La rivelazione delle tue parole illumina,
    dona intelligenza ai semplici. R.

    Apro anelante la mia bocca,
    perché ho sete dei tuoi comandi.
    Volgiti a me e abbi pietà,
    con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome. R.

    Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa
    e non permettere che mi domini alcun male.
    Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
    e insegnami i tuoi decreti. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
    perché vedano le vostre opere buone
    e rendano gloria al Padre vostro. (Mt 5,16)

    Alleluia.

    Vangelo
    Voi siete la luce del mondo.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 5,13-16

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

    Parola del Signore.




    Le Parole dei Papi
    Il Signore Gesù dice ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo” (Mt 5,13.14). Mediante queste immagini ricche di significato, Egli vuole trasmettere ad essi il senso della loro missione e della loro testimonianza. Il sale, nella cultura mediorientale, evoca diversi valori quali l’alleanza, la solidarietà, la vita e la sapienza. La luce è la prima opera di Dio Creatore ed è fonte della vita; la stessa Parola di Dio è paragonata alla luce, come proclama il salmista: “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino” (Sal 119,105). […] Il profeta Isaia dice: “Se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio” (58,10). La sapienza riassume in sé gli effetti benefici del sale e della luce: infatti, i discepoli del Signore sono chiamati a donare nuovo “sapore” al mondo, e a preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio, che risplende pienamente sul volto del Figlio, perché Egli è la “luce vera che illumina ogni uomo” (Gv 1,9). Uniti a Lui, i cristiani possono diffondere in mezzo alle tenebre dell’indifferenza e dell’egoismo la luce dell’amore di Dio, vera sapienza che dona significato all’esistenza e all’agire degli uomini. (Benedetto XVI – Angelus, 6 febbraio 2011)

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    1. Nel Vangelo di questa domenica, che viene subito dopo le Beatitudini, Gesù dice ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo» (Mt 5,13.14). Questo ci stupisce un po’, se pensiamo a chi aveva davanti Gesù quando diceva queste parole. Chi erano quei discepoli? Erano pescatori, gente semplice… Ma Gesù li guarda con gli occhi di Dio, e la sua affermazione si capisce proprio come conseguenza delle Beatitudini. Egli vuole dire: se sarete poveri in spirito, se sarete miti, se sarete puri di cuore, se sarete misericordiosi… voi sarete il sale della terra e la luce del mondo! Il cristiano dovrebbe essere una persona luminosa, che porta luce, che sempre dà luce! Una luce che non è sua, ma è il regalo di Dio, è il regalo di Gesù. (Papa Francesco Angelus, 9 febbraio 2014)

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  2. S. FAUSTI - “Né si accende una lucerna” In realtà noi non siamo luce, ma lucerna. La lucerna è un semplice vaso di terracotta, con uno stoppino fuligginoso che emerge dall'olio. Solo se è accesa, fa luce. Così anche noi facciamo luce solo se siamo accesi di Cristo, dal fuoco del Suo Amore.
    Si mette la lampada sotto il moggio per spegnerla. Quante volte spegniamo la luce sotto il moggio dei nostri opportunismi . La lampada invece va messa sul lucerniere.
    Per Gesù il lucerniere fu la Croce : il massimo del Suo nascondimento fu la Sua piena rivelazione.
    I fratelli si accorgono del fuoco che c'è in me, se c'è, e ne sono aiutati a vivere la loro fede.
    “Davanti agli uomini” Gesù dirà subito dopo di non agire davanti agli uomini, per avere gloria da loro (6,1). Qui dice che le nostre opere buone edificano i fratelli, che nella nostra vita fraterna avvertono il profumo di Cristo e glorificano Dio (2Cor 2,14).

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