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mercoledì 9 agosto 2017

"LES ENSEÑABA" Mt 5,1-2

5 commenti:


  1. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Le Beatitudini contengono la “carta d’identità” del cristiano - questa è la nostra carta d’identità -, perché delineano il volto di Gesù stesso, il suo stile di vita. Ma cosa vuol dire la parola “beato”? Il termine originale non indica uno che ha la pancia piena o se la passa bene, ma è una persona che è in una condizione di grazia, che progredisce nella grazia di Dio e che progredisce sulla strada di Dio: la pazienza, la povertà, il servizio agli altri, la consolazione … Coloro che progrediscono in queste cose sono felici e saranno beati. Dio, per donarsi a noi, sceglie spesso delle strade impensabili, magari quelle dei nostri limiti, delle nostre lacrime, delle nostre sconfitte. È la gioia pasquale, quella che ha le stimmate ma è viva, ha attraversato la morte e ha fatto esperienza della potenza di Dio. (Udienza generale, 29 gennaio 2020)

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    1. Antifona
      Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
      Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
      Gli avversari e i nemici, sono essi a cadere. (Cf. Sal 26,1-2)

      Colletta
      O Dio, sorgente di ogni bene,
      ispiraci propositi giusti e santi
      e donaci il tuo aiuto,
      perché possiamo attuarli nella nostra vita.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      Elia stava alla presenza del Signore, Dio d'Israele.
      Dal primo libro dei Re
      1 Re 17,1-6

      In quei giorni, Elìa, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Gàlaad, disse ad Acab: «Per la vita del Signore, Dio d’Israele, alla cui presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo comanderò io».
      A lui fu rivolta questa parola del Signore: «Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. Berrai dal torrente e i corvi per mio comando ti porteranno da mangiare».
      Egli partì e fece secondo la parola del Signore; andò a stabilirsi accanto al torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 120 (121)

      R. Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.

      Alzo gli occhi verso i monti:
      da dove mi verrà l’aiuto?
      Il mio aiuto viene dal Signore:
      egli ha fatto cielo e terra. R.

      Non lascerà vacillare il tuo piede,
      non si addormenterà il tuo custode.
      Non si addormenterà, non prenderà sonno
      il custode d’Israele. R.

      Il Signore è il tuo custode,
      il Signore è la tua ombra
      e sta alla tua destra.
      Di giorno non ti colpirà il sole,
      né la luna di notte. R.

      Il Signore ti custodirà da ogni male:
      egli custodirà la tua vita.
      Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
      da ora e per sempre. R.

      Acclamazione al Vangelo
      Alleluia, alleluia.

      Rallegratevi ed esultate,
      perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. (Mt 5,12a)

      Alleluia.

      Vangelo
      Beati i poveri in spirito.
      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 5,1-12a

      In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
      «Beati i poveri in spirito,
      perché di essi è il regno dei cieli.
      Beati quelli che sono nel pianto,
      perché saranno consolati.
      Beati i miti,
      perché avranno in eredità la terra.
      Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
      perché saranno saziati.
      Beati i misericordiosi,
      perché troveranno misericordia.
      Beati i puri di cuore,
      perché vedranno Dio.
      Beati gli operatori di pace,
      perché saranno chiamati figli di Dio.
      Beati i perseguitati per la giustizia,
      perché di essi è il regno dei cieli.
      Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

      Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Le Beatitudini contengono la “carta d’identità” del cristiano - questa è la nostra carta d’identità -, perché delineano il volto di Gesù stesso, il suo stile di vita. Ma cosa vuol dire la parola “beato”? Il termine originale non indica uno che ha la pancia piena o se la passa bene, ma è una persona che è in una condizione di grazia, che progredisce nella grazia di Dio e che progredisce sulla strada di Dio: la pazienza, la povertà, il servizio agli altri, la consolazione … Coloro che progrediscono in queste cose sono felici e saranno beati. Dio, per donarsi a noi, sceglie spesso delle strade impensabili, magari quelle dei nostri limiti, delle nostre lacrime, delle nostre sconfitte. È la gioia pasquale, quella che ha le stimmate ma è viva, ha attraversato la morte e ha fatto esperienza della potenza di Dio. (Udienza generale, 29 gennaio 2020)

    La liturgia […] ci fa meditare sulle Beatitudini (cfr. Mt 5,1-12a), che aprono il grande discorso detto “della montagna”, la “magna charta” del Nuovo Testamento. Gesù manifesta la volontà di Dio di condurre gli uomini alla felicità. Questo messaggio era già presente nella predicazione dei profeti: Dio è vicino ai poveri e agli oppressi e li libera da quanti li maltrattano. Ma in questa sua predicazione Gesù segue una strada particolare: comincia con il termine «beati», cioè felici; prosegue con l’indicazione della condizione per essere tali; e conclude facendo una promessa. Il motivo della beatitudine, cioè della felicità, non sta nella condizione richiesta – per esempio, «poveri in spirito», «afflitti», «affamati di giustizia», «perseguitati» ... – ma nella successiva promessa, da accogliere con fede come dono di Dio. Si parte dalla condizione di disagio per aprirsi al dono di Dio e accedere al mondo nuovo, il «regno» annunciato da Gesù. Non è un meccanismo automatico, questo, ma un cammino di vita al seguito del Signore, per cui la realtà di disagio e di afflizione viene vista in una prospettiva nuova e sperimentata secondo la conversione che si attua. Non si è beati se non si è convertiti, in grado di apprezzare e vivere i doni di Dio. (Angelus, 29 gennaio 2017)

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  3. FAUSTI – Il discorso è destinato alle “folle”, all'umanità oppressa dal male che accorre a Lui dai quattro punti cardinali (4,23). Le Parole che seguono sono la terapia che li rende uomini nuovi, con la stessa sapienza del Figlio. Dio sul Sinai rivelò la Parola.
    Qui si manifesta il Figlio, prototipo di ogni fratello, parola perfettamente compiuta.
    Sullo sfondo c'è la folla anonima.
    Discepolo è colui che “impara” gli si fa vicino per ascoltarlo e seguirlo.
    Egli apre la bocca per rivelarci Se stesso, Verbo Eterno del Padre. Gesù è Colui che dice e che è detto, Colui che parla, è la Parola stessa.
    Il discorso sul monte è una catechesi battesimale, un breviario di vita cristiana, la regola di vita del Figlio. E' il cuore nuovo, promesso dai profeti.
    Infatti quanto Gesù afferma è quanto Lui vive, e con la Sua Carne comunica ad ogni carne.
    Le Sue Parole non sono legge, ma Vangelo , non sono esigenze nobili e difficili, ma il dono sublime e bello che ci offre, facendosi nostro fratello.
    Senza il dono del Suo Spirito , le beatitudini sono un'ideologia sublime,
    tanto più disperante quanto più sublime.

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  4. - continua con --->FELICES " Mt 5,3-4
    "SACIADOS" Mt 5,5-6
    "MISERICORDIA" Mt 5,7
    FELICES " Mt 5,8
    " POR LA PAZ" Mt 5,9
    "FELICES" Mt 5, 10
    "FELICES USTEDES CUANDO..." Mt 5,11-12
    QUI TUTTO IL VANGELO, QUI TUTTO GESU,' NEL MISTERO DELLA SUA RIVELAZIONE, UMILTA' E BELLEZZA DI DIO!

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