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lunedì 11 febbraio 2019

"SALIERON " Mt 25, 1




2 commenti:

  1. FAUSTI - “Allora sarà simile il regno dei cieli” Si parla del Regno dei cieli nella sua prospettiva finale. Qui sulla terra il Regno è un cammino nel quale si trovano insieme grano e zizzania, pesci buoni e cattivi, spose sagge e stolte, chi incontra lo Sposo e chi no!
    Il numero delle dieci vergini rappresenta la totalità, la Comunità, la Chiesa, Sposa del Signore.
    . Colui che è Amore ci ha fatti per amare come siamo amati. Lui è lo Sposo, la nostra altra parte, che si dona a noi se L'accogliamo.
    La fiaccola è il credente stesso. Acceso alla luce di Cristro si fa lui stesso luce del mondo ; risplende per le opere buone, testimoniando ai fratelli l'Amore del Padre.
    Noi siamo figli della luce, uniti a Cristo, Luce del mondo.
    Le vergini “uscirono” : la vita è tutta un'uscita, , un accadimento , un esodo, un cadere da una realtà “a” un'altra, un uscire da una condizione a un'altra.
    Cadere e uscire è traumatico e lacerante . è una rottura con il passato , necessaria per realizzare qualcosa di nuovo.
    Il fine della nostra vita è incontrare Colui agli occhi del quale siamo preziosi e degni di stima, perché ci ama di Amore Eterno (Ger 31,3).
    La Bibbia, dall'inizio alla fine, non parla che della “passione folle “ di Dio per l'uomo.
    Lui è lo Sposo, ogni uomo in lui trova la sua completezza.

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  2. Antifona

    Signore, tendi l’orecchio, rispondimi.
    Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida.
    Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

    Colletta

    O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
    concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
    e desiderare ciò che prometti,
    perché tra le vicende del mondo
    là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Noi annunciamo Cristo crocifisso: scandalo e stoltezza per gli uomini; ma per coloro che sono chiamati, potenza e sapienza di Dio.

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    1Cor 1,17-25

    Fratelli, Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo.
    La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti:
    «Distruggerò la sapienza dei sapienti
    e annullerò l’intelligenza degli intelligenti».
    Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dov’è il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo? Poiché infatti, nel disegno sapiente di Dio, il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione.
    Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 32 (33)

    R. Dell’amore del Signore è piena la terra.

    Esultate, o giusti, nel Signore;
    per gli uomini retti è bella la lode.
    Lodate il Signore con la cetra,
    con l’arpa a dieci corde a lui cantate. R.

    Retta è la parola del Signore
    e fedele ogni sua opera.
    Egli ama la giustizia e il diritto;
    dell’amore del Signore è piena la terra. R.

    Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
    rende vani i progetti dei popoli.
    Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
    i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Vegliate in ogni momento pregando,
    perché abbiate la forza di comparire davanti
    al Figlio dell’uomo. (Lc 21,36)

    Alleluia.

    Vangelo
    Ecco lo sposo! Andategli incontro!

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 25,1-13

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
    «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
    A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
    Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
    Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

    Parola del Signore.


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