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martedì 26 febbraio 2019

“LA PASCUA CAE ENTRO DE DOS DÍAS” Mt 26,1-2


3 commenti:

  1. FAUSTI – La stessa cornice oscura del racconto non fa che esaltare , per contrasto, la bellezza della scena. Ciò che avviene in questo brano è la Pasqua anticipata, il passaggio dalla morte alla vita.
    Tutte le parole che Gesù ha detto fin qui le ha anche compiute.
    Il racconto che segue mostra come si compiono anche per noi.
    La Pasqua è strettamente associata alla croce, quando Cristo, nostra Pasqua sarà offerto.
    In essa si compie la liberazione dalla schiavitù, dall'idolatria e dalla morte.
    Tra due giorni, sulla Croce, sarà vinta la violenza che ci tiene schiavi, sarà restituito a Dio il Suo Volto, che la menzogna gli aveva tolto, e sarà restituita all'uomo la vita che gli era stata sottratta.

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  2. VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Marco
    Mc 9,30-37

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
    Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
    E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Nella strada che Gesù ci indica per andare avanti il servizio è la regola. Il più grande è quello che più serve, quello che più è al servizio degli altri, non quello che si vanta, che cerca il potere, i soldi, la vanità, l’orgoglio. (Santa Marta, 17 maggio 2016)

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  3. LETTURA DEL GIORNO
    Dal libro del Siracide
    Sir 2,1-13 NV [gr.2,1-11]

    Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
    resta saldo nella giustizia e nel timore,
    prepàrati alla tentazione.
    Abbi un cuore retto e sii costante,
    tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
    non ti smarrire nel tempo della prova.
    Stai unito a lui senza separartene,
    perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
    Accetta quanto ti capita
    e sii paziente nelle vicende dolorose,
    perché l’oro si prova con il fuoco
    e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
    Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
    raddrizza le tue vie e spera in lui,
    persisti nel suo timore e invecchia in esso.
    Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
    e non deviate, per non cadere.
    Voi che temete il Signore, confidate in lui,
    e la vostra ricompensa non verrà meno.
    Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
    nella felicità eterna e nella misericordia.
    Voi che temete il Signore, amatelo,
    e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
    Considerate le generazioni passate e riflettete:
    chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
    O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
    O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
    Perché il Signore è clemente e misericordioso,
    perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
    protegge coloro che lo ricercano sinceramente.

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