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venerdì 10 novembre 2017

" A LO LARGO DEL CAMINO PROCLAMEN: ¡EL REINO DE LOS CIELOS" Mt 10, 7-10




5 commenti:

  1. FAUSTI – La missione è dinamica : un cammino per raggiungere i fratelli. La casa dell'Apostolo è la via. “proclamate!”
    Proclamano un messaggio di gioia : il Signore viene a salvare.
    Il Regno è presente in loro. L'annuncio ne fa prendere coscienza.
    “Curate gli infermi, risuscitate i morti...mondate i lebbrosi, scacciate i demoni” la cura del debole è il grande miracolo di chi, come Gesù, si fa servo dei fratelli. Farsi fratello è risuscitare il Figlio in sé e nell'altro. Sappiamo che siam passati dalla vita alla morte perchè amiamo i fratelli. L'amore è una vita nuova, libera dalla lebbra della morte e del peccato.
    Lo Spirito di verità scaccia quello di menzogna che ci divide dal Padre e tra di noi.
    “In dono prendeste, in dono date”.”Prendere” e “dare in dono” è la vita trinitaria.
    Il Padre e il Figlio tutto si danno e si ricevono reciprocamente, e il loro dono reciproco d'Amore è lo Spirito Santo.
    L'Apostolo, dando ciò che ha ricevuto, entra in seno alla Trinità.
    Gesù è il primo Apostolo.
    La Chiesa ha in lui le sue radici attraverso i primi Apostoli, e fruttifica nell'apostolato di figli inviati ai fratelli. L'itineranza e la mobilità, l'annuncio della Parola e il servizio ai poveri, la gratuità e la povertà sono le sue caratteristiche, così ben incarnate da Paolo l'Apostolo.

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    Risposte

    1. Antifona

      Beato questo santo,
      uomo virtuoso, pieno di Spirito Santo e di fede:
      meritò di essere annoverato tra gli apostoli. (Cf. At 11,24)

      Colletta

      O Dio,
      che hai voluto riservare san Barnaba,
      pieno di fede e di Spirito Santo,
      per la conversione dei popoli pagani,
      fa’ che sia annunciato fedelmente con la parola e con le opere
      il Vangelo di Cristo che egli predicò con indomito coraggio.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede.

      Dagli Atti degli Apostoli
      At 11,21b-26; 13,1-3

      In quei giorni, [in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
      Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
      Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
      C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale

      Dal Sal 97 (98)

      R. Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.

      Cantate al Signore un canto nuovo,
      perché ha compiuto meraviglie.
      Gli ha dato vittoria la sua destra
      e il suo braccio santo. R.

      Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
      agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
      Egli si è ricordato del suo amore,
      della sua fedeltà alla casa di Israele. R.

      Tutti i confini della terra hanno veduto
      la vittoria del nostro Dio.
      Acclami il Signore tutta la terra,
      gridate, esultate, cantate inni! R.

      Cantate inni al Signore con la cetra,
      con la cetra e al suono di strumenti a corde;
      con le trombe e al suono del corno
      acclamate davanti al re, il Signore. R.

      Acclamazione al Vangelo

      Alleluia, alleluia.

      Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
      Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
      fino alla fine del mondo. (Mt 28,19a.20b)

      Alleluia.

      Vangelo
      Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 10,7-13

      In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
      «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
      Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
      In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
      Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

      Parola del Signore.

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    2. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Annunciare che Dio è vicino. Ma come farlo? Nel Vangelo Gesù raccomanda di non dire tante parole, ma di compiere tanti gesti di amore e di speranza nel nome del Signore; non dire tante parole, ma compiere gesti: «Guarite gli infermi – dice – risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). Ecco il cuore dell’annuncio: la testimonianza gratuita, il servizio. (Angelus, 18 giugno 2023)
      Il percorso del discepolo di Gesù è andare oltre per portare questa buona notizia. Ma c’è un altro percorso del discepolo di Gesù: il percorso interiore, il percorso dentro di sé, il percorso del discepolo che cerca il Signore tutti i giorni, nella preghiera, nella meditazione. Anche quel percorso il discepolo deve farlo perché se non cerca sempre Dio, il Vangelo che porta agli altri sarà un Vangelo debole, annacquato, senza forza”. Se un discepolo non cammina per servire non serve per camminare. Se la sua vita non è per il servizio, non serve per vivere, come cristiano. Ma il servizio! Agli altri: il servizio a Gesù nell’ammalato, nel carcerato, nell’affamato, nel nudo. Quello che Gesù ci ha detto che dobbiamo fare perché Lui è lì! Il servizio a Cristo negli altri. Omelia di Santa Marta – 11 giugno 2015

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    3. 10 -7-2024
      Antifona

      O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
      Come il tuo nome, o Dio,
      così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
      è piena di giustizia la tua destra. (Cf. Sal 47,10-11)

      Colletta

      O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
      hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
      dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
      perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
      godano della felicità eterna.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.
      Prima Lettura
      È tempo di cercare il Signore.

      Dal libro del profeta Osèa
      Os 10,1-3.7-8.12

      Vite rigogliosa era Israele,
      che dava sempre il suo frutto;
      ma più abbondante era il suo frutto,
      più moltiplicava gli altari;
      più ricca era la terra,
      più belle faceva le sue stele.
      Il loro cuore è falso;
      orbene, sconteranno la pena!
      Egli stesso demolirà i loro altari,
      distruggerà le loro stele.
      Allora diranno: «Non abbiamo più re,
      perché non rispettiamo il Signore.
      Ma anche il re, che cosa potrebbe fare per noi?».
      Perirà Samarìa con il suo re,
      come un fuscello sull'acqua.
      Le alture dell'iniquità, peccato d'Israele,
      saranno distrutte,
      spine e cardi cresceranno sui loro altari;
      diranno ai monti: «Copriteci»
      e ai colli: «Cadete su di noi».
      Seminate per voi secondo giustizia
      e mieterete secondo bontà;
      dissodatevi un campo nuovo,
      perché è tempo di cercare il Signore,
      finché egli venga
      e diffonda su di voi la giustizia.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale

      Dal Sal 104 (105)

      R. Ricercate sempre il volto del Signore.

      Cantate al Signore, a lui inneggiate,
      meditate tutte le sue meraviglie.
      Gloriatevi del suo santo nome:
      gioisca il cuore di chi cerca il Signore. R.

      Cercate il Signore e la sua potenza,
      ricercate sempre il suo volto.
      Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
      i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca. R.

      Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
      figli di Giacobbe, suo eletto.
      È lui il Signore, nostro Dio:
      su tutta la terra i suoi giudizi. R.

      Acclamazione al Vangelo

      Alleluia, alleluia.

      Il regno di Dio è vicino;
      convertitevi e credete nel Vangelo. (Mc 1,15)

      Alleluia.

      Vangelo
      Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele.

      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 10,1-7

      In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
      I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
      Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

      Parola del Signore.

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  2. Santa Maria, donna del primo passo, ministra dolcissima della grazia preveniente di Dio, "àlzati" ancora una volta in tutta fretta, e vieni ad aiutarci prima che sia troppo tardi. Abbiamo bisogno di te. Non attendere la nostra implorazione. Anticipa ogni nostro gemito di pietà. Prenditi il diritto di precedenza su tutte le nostre iniziative.

    Quando il peccato ci travolge, e ci paralizza la vita, non aspettare il nostro pentimento. Previeni il nostro grido d'aiuto. Corri subito accanto a noi e organizza la speranza attorno alle nostre disfatte. Se non ci brucerai sul tempo, saremo incapaci perfino di rimorso. Se non sarai tu a muoverti per prima, noi rimarremo nel fango. E se non sarai tu a scavarci nel cuore cisterne di nostalgia, non sentiremo più neppure il bisogno di Dio.

    Santa Maria, donna del primo passo, chi sa quante volte nella tua vita terrena avrai stupito la gente per aver sempre anticipato tutti gli altri agli appuntamenti del perdono. Chi sa con quale sollecitudine, dopo aver ricevuto un torto dall'inquilina di fronte, ti sei "alzata" per prima e hai bussato alla sua porta, e l'hai liberata dal disagio, e non hai disdegnato il suo abbraccio. Chi sa con quale tenerezza, nella notte del tradimento, ti sei" alzata" per raccogliere nel tuo mantello il pianto amaro di Pietro. Chi sa con quale batticuore sei uscita di casa per distogliere Giuda dalla strada del suicidio: peccato che non l'abbia trovato. Ma c'è da scommettere che, dopo la deposizione di Gesù, sei andata a deporre dall'albero anche lui, e gli avrai composte le membra nella pace della morte.

    Donaci, ti preghiamo, la forza di partire per primi ogni volta che c'è da dare il perdono. Rendici, come te, esperti del primo passo. Non farci rimandare a domani un incontro di pace che possiamo concludere oggi. Brucia le nostre indecisioni. Distoglici dalle nostre calcolate perplessità. Liberaci dalla tristezza del nostro estenuante attendismo. E aiutaci perché nessuno di noi faccia stare il fratello sulla brace, ripetendo con disprezzo: tocca a lui muoversi per primo!

    Santa Maria, donna del primo passo, esperta come nessun altro del metodo preventivo, abile nel precedere tutti sulla battuta, rapidissima a giocare d'anticipo nelle partite della salvezza, gioca d'anticipo anche sul cuore di Dio. Sicché, quando busseremo alla porta del Cielo, e compariremo davanti all'Eterno, previeni la sua sentenza. "Àlzati" per l'ultima volta dal tuo trono di gloria, e vieni incontro a noi. Prendici per mano, e coprici col tuo manto. Con un lampo di misericordia negli occhi, anticipa il suo verdetto di grazia. E saremo sicuri del perdono.

    Perché la felicità più grande di Dio è quella di ratificare ciò che hai deciso tu.

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