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giovedì 16 novembre 2017

"BASTA SER COMO SU MAESTRO" Mt 10, 24-27


 



2 commenti:


  1. Antifona

    O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
    Come il tuo nome, o Dio,
    così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
    è piena di giustizia la tua destra. (Sal 47,10-11)



    O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
    hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
    dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
    perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
    godano della felicità eterna.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Uomo dalle labbra impure io sono; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti.

    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 6,1-8

    Nell'anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro, dicendo:
    «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
    Tutta la terra è piena della sua gloria».
    Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce,
    mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
    «Ohimè! Io sono perduto,
    perché un uomo dalle labbra impure io sono
    e in mezzo a un popolo
    dalle labbra impure io abito;
    eppure i miei occhi hanno visto
    il re, il Signore degli eserciti».
    Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e disse:
    «Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
    perciò è scomparsa la tua colpa
    e il tuo peccato è espiato».
    Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 92 (93)

    R. Il Signore regna, si riveste di maestà.


    R. Santo è il Signore, Dio dell'universo.

    Il Signore regna, si riveste di maestà:
    si riveste il Signore, si cinge di forza. R.

    È stabile il mondo, non potrà vacillare.
    Stabile è il tuo trono da sempre,
    dall'eternità tu sei. R.

    Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
    La santità si addice alla tua casa
    per la durata dei giorni, Signore. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo,
    perché lo Spirito di Dio riposa su di voi. (1Pt 4,14)

    Alleluia.

    Vangelo
    Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 10,24-33

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
    «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
    Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo.
    Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
    Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

    Parola del Signore.

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  2. FAUSTI – La persecuzione rende il discepolo uguale al suo Maestro e Signore! Non si può desiderare di più. Gesù fu chiamato collaboratore di belzebul, l'avversario. Il bene è avversario del male, suo nemico mortale, combattuto e denigrato come male.
    La situazione di chi annuncia è quella di pecora tra lupi. Il bene non è solo insignificante , risulta perdente e sconfitto.
    L'angoscia peggiore è sapere di essere sulla strada giusta e vedere gli altri che vanno contromano.
    Il fallimento del bene è il grande mistero nascosto alla sapienza del mondo.
    Ciò che impedisce di vederlo è il velo della croce, propria del Dio amore, che in essa si rivela.
    La sua debolezza e stupidità sono sapienza e forza che salvano (1Cor1,17-25). Chi è guarito dalla cecità, vede ciò che occhio umano mai non vide : il dono che Dio ha fatto di sé.
    La Rivelazione è “togliere il velo”, il disvelamento della realtà, l'offrirsi del “Volto”, compimento di ogni desiderio, luce del nostro volto.
    “La Sapienza Divina, misteriosa, che è rimasta nascosta e che Dio ha preordinato nei secoli per la nostra gloria, nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla.” Ma a noi è stata rivelata , per mezzo dello Spirito di Dio (1 Cor2,8.10) . Tutta la storia è storia di salvezza , rivelazione progressiva di questa Sapienza, fino al suo compimento.
    Gesù è la Luce venuta nelle tenebre. I discepoli l'hanno accolta e la diffondono(5,14)
    Mediante il loro annuncio , il mondo verrà alla luce della Verità.
    “Proclamatelo sui tetti” La Parola, accolta nell'orecchio come il seme nella terra, germinerà nell'albero del Regno.
    L'apostolo proclama il mistero che per primo lui stesso ha messo nell'orecchio : annuncia l'esperienza segreta di ciò che orecchio d'uomo mai udì.
    Il velamento, il nascondimento ,la notte e il sottovoce non devono spaventare . Il bene da sempre si diffonde così. Temiamo la morte del seme, anche se sappiamo che solo così porta frutto, non ci piace la sorte dell'agnello tra i lupi, anche se sappiamo che è la sua vittoria.


    CONTINUA
    " NO TEMÁIS" Mt 10, 28 - 31 - "DELANTE DE LOS HOMBRES" MT 10, 32-33

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