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mercoledì 8 novembre 2017

"JESÚS LLAMÓ" Mt 10, 1-4





3 commenti:

  1. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Questo episodio evangelico riguarda anche noi, e non solo i sacerdoti, ma tutti i battezzati, chiamati a testimoniare, nei vari ambienti di vita, il Vangelo di Cristo. E anche per noi questa missione è autentica solo a partire dal suo centro immutabile che è Gesù. Nessun cristiano annuncia il Vangelo “in proprio”, ma solo inviato dalla Chiesa che ha ricevuto il mandato da Cristo stesso. È proprio il Battesimo che ci rende missionari. Un battezzato che non sente il bisogno di annunciare il Vangelo, di annunciare Gesù, non è un buon cristiano. (15 luglio 2018)

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    1. Antifona

      O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
      Come il tuo nome, o Dio,
      così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
      è piena di giustizia la tua destra. ( Sal 47,10-11)

      O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
      hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
      dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
      perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
      godano della felicità eterna.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.
      Prima Lettura
      È tempo di cercare il Signore.

      Dal libro del profeta Osèa
      Os 10,1-3.7-8.12

      Vite rigogliosa era Israele,
      che dava sempre il suo frutto;
      ma più abbondante era il suo frutto,
      più moltiplicava gli altari;
      più ricca era la terra,
      più belle faceva le sue stele.
      Il loro cuore è falso;
      orbene, sconteranno la pena!
      Egli stesso demolirà i loro altari,
      distruggerà le loro stele.
      Allora diranno: «Non abbiamo più re,
      perché non rispettiamo il Signore.
      Ma anche il re, che cosa potrebbe fare per noi?».
      Perirà Samarìa con il suo re,
      come un fuscello sull'acqua.
      Le alture dell'iniquità, peccato d'Israele,
      saranno distrutte,
      spine e cardi cresceranno sui loro altari;
      diranno ai monti: «Copriteci»
      e ai colli: «Cadete su di noi».
      Seminate per voi secondo giustizia
      e mieterete secondo bontà;
      dissodatevi un campo nuovo,
      perché è tempo di cercare il Signore,
      finché egli venga
      e diffonda su di voi la giustizia.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale

      Dal Sal 104 (105)

      R. Ricercate sempre il volto del Signore.

      Cantate al Signore, a lui inneggiate,
      meditate tutte le sue meraviglie.
      Gloriatevi del suo santo nome:
      gioisca il cuore di chi cerca il Signore. R.

      Cercate il Signore e la sua potenza,
      ricercate sempre il suo volto.
      Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
      i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca. R.

      Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
      figli di Giacobbe, suo eletto.
      È lui il Signore, nostro Dio:
      su tutta la terra i suoi giudizi. R.

      Acclamazione al Vangelo

      Alleluia, alleluia.

      Il regno di Dio è vicino;
      convertitevi e credete nel Vangelo. (Mc 1,15)

      Alleluia.

      Vangelo
      Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele.

      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 10,1-7

      In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
      I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
      Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

      Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    «Predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino» (Mt 10,7). È lo stesso annuncio con cui Gesù ha iniziato la sua predicazione: il regno di Dio, cioè la sua signoria d’amore; si è fatto vicino, viene in mezzo a noi. E questa non è una notizia tra le altre, ma la realtà fondamentale della vita: la vicinanza di Dio, la vicinanza di Gesù. Infatti, se il Dio dei cieli è vicino, noi non siamo soli in terra e anche nelle difficoltà non perdiamo la fiducia. Ecco la prima cosa da dire alla gente: Dio non è distante, ma è Padre. […]
    Annunciare che Dio è vicino. Ma come farlo? Nel Vangelo Gesù raccomanda di non dire tante parole, ma di compiere tanti gesti di amore e di speranza nel nome del Signore; non dire tante parole, ma compiere gesti: «Guarite gli infermi – dice – risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). Ecco il cuore dell’annuncio: la testimonianza gratuita, il servizio. (Angelus, 18 giugno 2023)

    S. FAUSTI - “Supplicate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe”
    dice Gesù ai Suoi discepoli prima di inviarli a continuare la Sua stessa opera. Unica è la missione . Quella del Padre che manda il Figlio ai fratelli, perchè nella fraternità Sua e tra di loro, diventino figli. I discepoli, dopo di Lui, son chiamati a trasmetterla nello spazio e nel tempo.
    “Come il Padre ha mandato me, così anch'io mando voi” (Gv 20,21).
    La storia è storia di missione : l'unico amore, che è la vita di tutto, “spinge” il Padre verso il Figlio
    e il Figlio verso il Padre. Ma il Figlio non può amare il Padre, se non ama come Lui i fratelli.
    Per questo va verso di loro, per condurli dall'esilio alla casa paterna.
    L'apostolo, a sua volta, è spinto dal medesimo amore.
    Vocazione e missione sono da sempre congiunte : la mia vocazione di figlio si realizza nella missione verso i fratelli .
    “Viste le folle, ebbe compassione, erano stanche e oppresse, come pecore senza pastore”
    L'occhio del Signore è il Suo giudizio, molto diverso dal nostro. Lui, che ha il cuore buono, ha solo giudizi di salvezza. L'uomo, allontanatosi da Dio è lacerato, diviso da sé e da tutti, e oppresso, schiacciato fin a terra, incapace di stare ritto. Il pastore conduce ai pascoli e alle sorgenti. Senza di lui la pecora muore.
    Gesù rende partecipi della Sua compassione quelli che manderà in missione.
    Il male non è l luogo della disperazione, ma della gioia del raccolto! Infatti proprio nella miseria si vive la misericordia ; il grande dono di Dio che è Dio stesso.
    L'umanità è messe matura per il dono di Dio.
    Non si attendano tempi migliori . Il peccato è luogo di perdono, la perdizione di salvezza.
    Tutti gli uomini, da sempre son figli di Dio. Ma nessuno lo sa. Questo è il momento che uno glielo mostri nella sua compassione di fratello.
    Gesù è il primo operaio che opera verso i fratelli con la stessa misericordia del Padre.
    Attende collaboratori.
    Bisogna pregare, entrare in comunione col Padre,per diventare figli ed essere inviati verso i fratelli.
    Come Paolo, ogni credente è spinto verso i lontani dallo stesso Amore di Cristo, che ha dato la vita per tutti ( 2Cor5,14).
    “Chiamati” Gesù chiama a sé operai, che continueranno a fare e a dire quanto Lui, prima di loro, ha fatto e detto. Nasce la Chiesa, che ha nei dodici la radice che li unisce alla terra promessa, a Cristo. Essa è apostolica, non solo perché fondata sugli apostoli, ma perché fatta di apostoli, di figli inviati ai fratelli.
    La missione corrisponde sempre al proprio nome, alla propria storia : Mosè, ”salvato dalle acque”, salverà dalle acque i fratelli, Elia ,”Il mio Dio è YHWH” testimonierà a tutti che solo YHWH è Dio, Gesù, “Dio-salva”, salverà il popolo dai suoi peccati! .

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