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sabato 18 novembre 2017

" NO TEMÁIS" Mt 10, 28 - 31



 

2 commenti:

  1. Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo,
    perché lo Spirito di Dio riposa su di voi. (1Pt 4,14)

    Alleluia.

    Vangelo
    Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 10,24-33

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
    «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
    Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo.
    Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
    Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

    Parola del Signore

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Questa è la rivoluzione del Vangelo. Dove c’è il Vangelo, c’è rivoluzione. Il Vangelo non lascia quieto, ci spinge: è rivoluzionario. Tutte le persone capaci di amore, gli operatori di pace che fino ad allora erano finiti ai margini della storia, sono invece i costruttori del Regno di Dio. È come se Gesù dicesse: avanti voi che portate nel cuore il mistero di un Dio che ha rivelato la sua onnipotenza nell’amore e nel perdono! L’amore non ha confini: si può amare il proprio coniuge, il proprio amico e perfino il proprio nemico con una prospettiva del tutto nuova. Il cristiano non è uno che si impegna ad essere più buono degli altri: sa di essere peccatore come tutti. Il cristiano semplicemente è l’uomo che sosta davanti al nuovo Roveto Ardente, alla rivelazione di un Dio che non porta l’enigma di un nome impronunciabile, ma che chiede ai suoi figli di invocarlo con il nome di “Padre”, di lasciarsi rinnovare dalla sua potenza e di riflettere un raggio della sua bontà per questo mondo così assetato di bene, così in attesa di belle notizie. (Udienza Generale, 2 gennaio 2019)

    A questi discepoli di ieri e di oggi che patiscono la persecuzione, Gesù raccomanda: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima» (v. 28). Non bisogna lasciarsi spaventare da quanti cercano di spegnere la forza evangelizzatrice con l’arroganza e la violenza. Nulla, infatti, essi possono contro l’anima, cioè contro la comunione con Dio: questa, nessuno può toglierla ai discepoli, perché è un dono di Dio. (Angelus, 21 giugno 2020)


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  2. FAUSTI – I lupi possono uccidere il corpo. Ma il corpo non è la vita . Viene dalla terra e torna ad essa. La vita che non può essere uccisa è lo Spirito, amore che sa dare anche la vita.
    Il problema non è salvare il corpo, ma vivere in esso l'amore filiale e fraterno, che è vita eterna.
    Un passero vale ben poco. E' ciò che l'uomo pensa di se stesso. La sua vita passa come un soffio
    (Sl 90), sempre minacciata dal nulla, conscia dell'” infinita vanità del tutto”.
    Anche la vita e la morte di un passero non sono trascurabili per Dio. Eppure non è Padre loro, ma “vostro” dice Gesù. Noi, Suoi figli, ci consideriamo meno di un uccello, se riteniamo che Dio non si occupi di noi! Siamo nelle Sue mani, ben riposti.
    “Anche i capelli del capo son tutti contati! “ Il capello è parte del corpo abbondante, caduca e cedua, insensibile al dolore. La persona stessa non sa quanti ne ha, né avverte di perderli.
    Eppure, Colui che chiama le stelle per nome (Sl 147) ha contato anche i capelli del nostro capo!
    Se si prende cura dei dettagli minimi dei Suoi figli, come non si prenderà cura di loro stessi?
    Il Suo vedere è ordinato al provvedere : la Sua Sapienza è Provvidenza.
    “Non temete” Gesù ribadisce alla fine : “Non temete”. Se non altro, perchè pesate più di due passeri : il vostro peso è la gloria stessa dei figli del Padre.
    Non siete passeri, ma ben più che aquile!

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