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martedì 13 febbraio 2018

"VERDADERAMENTE ERES HIJO DE DIOS" Mt 14, 32- 33




4 commenti:

  1. Antifona
    Il Signore lo ha scelto come sommo sacerdote,
    gli ha aperto i suoi tesori
    e lo ha ricolmato di ogni benedizione.


    Ecco il sommo sacerdote che nella sua vita piacque a Dio.
    Il Signore lo ha reso grande
    in mezzo al suo popolo. (CF. Sir 50,1; 44,16.22)

    Colletta
    Signore Dio, concedi a noi di imitare la fortezza
    del vescovo sant’Eusebio [di Vercelli]
    nel professare la divinità di Cristo,
    perché nella ferma adesione alla fede che egli insegnò
    siamo partecipi della vita del tuo Figlio.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.

    Prima Lettura
    Ti ho trattato così per la tua grande iniquità. Cambierò la sorte delle tende di Giacobbe.
    Dal libro del profeta Geremìa
    Ger 30,1-2.12-15.18-22

    Parola rivolta a Geremia da parte del Signore:
    «Così dice il Signore, Dio d’Israele:
    Scriviti in un libro tutte le cose che ti ho detto.
    Così dice il Signore:
    La tua ferita è incurabile,
    la tua piaga è molto grave.
    Nessuno ti fa giustizia;
    per un’ulcera vi sono rimedi,
    ma non c’è guarigione per te.
    Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti,
    non ti cercano più;
    poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
    con un castigo spietato,
    per la tua grande iniquità,
    perché sono cresciuti i tuoi peccati.
    Perché gridi per la tua ferita?
    Incurabile è la tua piaga.
    Ti ho trattato così
    per la tua grande iniquità,
    perché sono cresciuti i tuoi peccati.
    Così dice il Signore:
    Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe
    e avrò compassione delle sue dimore.
    Sulle sue rovine sarà ricostruita la città
    e il palazzo sorgerà al suo giusto posto.
    Vi risuoneranno inni di lode,
    voci di gente in festa.
    Li farò crescere e non diminuiranno,
    li onorerò e non saranno disprezzati;
    i loro figli saranno come un tempo,
    la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me,
    mentre punirò tutti i loro oppressori.
    Avranno come capo uno di loro,
    un sovrano uscito dal loro popolo;
    io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà.
    Altrimenti chi rischierebbe la vita
    per avvicinarsi a me?
    Oracolo del Signore.
    Voi sarete il mio popolo
    e io sarò il vostro Dio».

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 101 (102)
    R. Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso in tutto il suo splendore.
    Oppure:
    R. Mostraci, o Dio, il tuo splendore.
    Le genti temeranno il nome del Signore
    e tutti i re della terra la tua gloria,
    quando il Signore avrà ricostruito Sion
    e sarà apparso in tutto il suo splendore.
    Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
    non disprezza la loro preghiera. R.

    Questo si scriva per la generazione futura
    e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
    «Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
    dal cielo ha guardato la terra,
    per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte. R.

    I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
    la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza.
    Perché si proclami in Sion il nome del Signore
    e la sua lode in Gerusalemme,
    quando si raduneranno insieme i popoli
    e i regni per servire il Signore. R.

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  2. Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
    tu sei il re d’Israele! (Gv 1,49b)

    Alleluia.


    Vangelo
    Comandami di venire verso di te sulle acque.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 14,22-36

    Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
    La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
    Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
    Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

    Parola del Signore.

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  3. PAROLE DEI PAPI
    Vangelo di oggi ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita. La fede ci dà la sicurezza di una Presenza, quella presenza di Gesù, una presenza che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio. La fede, insomma, non è una scappatoia dai problemi della vita, ma sostiene nel cammino e gli dà un senso. Questa è la garanzia. (Papa Francesco, Angelus del 13 agosto 2017)

    FAUSTI – Lo spirito contrario spaventa Pietro. Se guarda Gesù cammina, se guarda le sue paure, sprofonda. La paura che fa sprofondare è il luogo stesso nel quale il Signore ci chiama a una fede maggiore; diversamente siamo colti da angoscia e disperazione.
    Per questo .”tengo i miei occhi rivolti al Signore, perchè libera dal laccio il mio piede” (Salmo 25,15).Mentre affoga nel mare, Pietro grida a Gesù (= Il-Signore-salva).
    Il braccio teso di Gesù indica l'intervento di Dio, che afferra e salva dalle grandi acque chi Lo invoca.
    Ecco le Parole di Gesù : “O tu di poca fede”: la fede c'è, ma è poca, insufficiente davanti a prove dure come questa . Il cammino di affidamento e di riconoscimento dura tutta la vita.
    Pietro rappresenta ciascuno di noi e tutta la Chiesa : quando volgiamo gli occhi al Signore e alla Sua chiamata, abbiamo fiducia,ci impauriamo e affondiamo. Rimane però sempre nel cuore il grido :”Signore, salvami!” E' la radice inalienabile della fede . L'esperienza di salvezza che ne consegue, porta alla pace e al riconoscimento del Signore . Nella distretta finale a tutti è dato questo Nome, nel quale a ogni uomo è data la salvezza.
    La tribolazione finale sarà il compimento del battesimo, che ci farà conoscere chi è il Signore!


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    Risposte

    1. Signore, aumenta la mia fede!!! Lode sempre a Te !!! Per le meraviglie che ci doni e che ci vuoi donare!!!

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