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lunedì 19 febbraio 2018

"ANULADO LA PALABRA DE DIOS POR VUESTRA TRADICIÓN"Mt 15,4-6


1 commento:

  1. FAUSTI – L'uomo vive di tradizioni, di ciò che riceve e scambia con gli altri. Non è regolato dall'istinto, ma dal cuore, dai desideri e da ciò che da una lenta e lunga acquisizione ha messo dentro : vive di ri-cordo, di memoria amata e custodita, che lo apre al suo futuro e gli suggerisce che fare qui e ora. Conosce co-mandamenti (co_mandare, mandare insieme) e interdetti (= detto tra), frutto di esperienza precedente che gli offrono orizzonti comuni su cosa fare e cosa non fare per raggiungere la promessa di felicità che tiene viva la sua esistenza.
    L'uomo è cultura. Non deve ogni volta inventare il da farsi, lo trova già nella memoria, nella tradizione. Il problema è quello di capirla e usarla. Infatti può ridursi a erudizione sterile che ingessa la persona. Allora c'è un tradizionalismo che butta via l'anima della tradizione . Dimentica il senso di ciò che trasmette - la Volontà di Dio significata dalla Sua Parola - e riduce la pratica religiosa a ritualismo.
    Come il quarto comandamento : rispondere con amore all'amore dei genitori è la radice stessa della vita, contrastato dalla tradizione del Qorban. Consiste nel consacrare a Dio dei bene, che così diventan sacri, inalienabili. Non si possono destinare né ai enitori né ai figli, ne può usufruire solo l'interessato finchè vive, poi passano al tempio. Questa tradizione è in contrasto con il comando di Dio. C'è quindi tradizione e tradizione, bisogna vedere se è conforme o no al comando dell'amore.
    Ogni consuetudine o moda va valutata con discernimento, e osservata solo se serve a promuovere la vita. Diversamente è perversione istituzionalizzata e va rifiutata. Anche tradizioni che all'origine erano giuste possono diventare perverse in situazioni nuove.

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