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mercoledì 7 febbraio 2018

"SE TURBARON" Mt 14, 24 - 26a


4 commenti:

  1. PAROLE DEI PAPI
    Vangelo di oggi ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita. La fede ci dà la sicurezza di una Presenza, quella presenza di Gesù, una presenza che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio. La fede, insomma, non è una scappatoia dai problemi della vita, ma sostiene nel cammino e gli dà un senso. Questa è la garanzia. (Papa Francesco, Angelus del 13 agosto 2017)

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    1. Antifona
      Ti loderò, Signore, tra le genti,
      e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. (Cf. Sal 17,50; 21,23)

      Colletta
      O Dio, che hai chiamato alla fede molti popoli
      con la predicazione di san Francesco Saverio,
      concedi che il cuore dei tuoi fedeli
      arda dello stesso fervore missionario
      e che la santa Chiesa si allieti su tutta la terra di nuovi figli.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      Il Signore invita tutti al suo banchetto e asciuga le lacrime su ogni volto.
      Dal libro del profeta Isaìa
      Is 25,6-10a

      In quel giorno,
      preparerà il Signore degli eserciti
      per tutti i popoli, su questo monte,
      un banchetto di grasse vivande,
      un banchetto di vini eccellenti,
      di cibi succulenti, di vini raffinati.
      Egli strapperà su questo monte
      il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
      e la coltre distesa su tutte le nazioni.
      Eliminerà la morte per sempre.
      Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
      l'ignominia del suo popolo
      farà scomparire da tutta la terra,
      poiché il Signore ha parlato.
      E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
      in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
      Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
      rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
      poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Sal 22 (23)

      R. Abiterò nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.

      Il Signore è il mio pastore:
      non manco di nulla.
      Su pascoli erbosi mi fa riposare,
      ad acque tranquille mi conduce.
      Rinfranca l'anima mia. R.

      Mi guida per il giusto cammino
      a motivo del suo nome.
      Anche se vado per una valle oscura,
      non temo alcun male, perché tu sei con me.
      Il tuo bastone e il tuo vincastro
      mi danno sicurezza. R.

      Davanti a me tu prepari una mensa
      sotto gli occhi dei miei nemici.
      Ungi di olio il mio capo;
      il mio calice trabocca. R.

      Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
      tutti i giorni della mia vita,
      abiterò ancora nella casa del Signore
      per lunghi giorni. R.

      Acclamazione al Vangelo
      Alleluia, alleluia.

      Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo:
      beati coloro che sono preparati all'incontro.

      Alleluia.


      Vangelo
      Gesù guarisce molti malati e moltiplica i pani.
      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 15,29-37

      In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
      Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
      Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
      Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

      Parola del Signore.

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  2. FAUSTI – Avvolti dal buio, sospesi tra cielo e terra, i discepoli son lontani dal punto di partenza e da quello di arrivo. La situazione è angosciante: le tribolazioni ci purificano : macinano la nostra durezza di cuore, per ricavarne l'oro prezioso della fede.
    E' la quarta veglia delle notte, dalle tre alle sei del mattino, carica del buio della notte, piena di fatica e di angoscia..
    E' notte fonda , eppure preludio del nuovo sole.
    In quest'ora Dio interviene a salvare, sarà l'ora della Resurrezione.
    Ora, Risorto, cammina sulle acque, la morte non ha più potere su di Lui.
    Non essere inghiottiti dall'abisso è il sogno impossibile di ogni uomo, superamento della realtà fatta di notte,
    solitudine, lontananza, fatica, tormento, angoscia, terrore e sprofondamento..
    Camminare sul mare è il tema del brano, è quanto il discepolo è chiamato a fare, sulla Parola del Signore.
    I discepoli pensano che il Vivente in mezzo a loro sia un fantasma!
    Il Pane – Suo Corpo dato per noi - non è l'incontro con Lui che salva, ma è ridotto a un pio ricordo di un evento passato che non si vive al presente

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  3. commenti da

    "AL MONTE PARA ORAR " Mt 14, 22-23 a
    "LE PRESENTARON TODOS LES ENFERMOS" Mt 14, 34 - 36

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