Archivio blog

martedì 10 aprile 2018

"A UN MONTE ALTO" Mt 17,1



2 commenti:

  1. Antifona
    Nella nube luminosa apparve lo Spirito Santo e si udì la voce del Padre:
    «Questi è il mio Figlio, l’amato:
    in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». (Cf. Mt 17,5)

    Si dice il Gloria.

    Colletta
    O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione
    del tuo Figlio unigenito
    hai confermato i misteri della fede
    con la testimonianza di Mosè ed Elia, nostri padri,
    e hai mirabilmente preannunciato
    la nostra definitiva adozione a tuoi figli,
    fa’ che, ascoltando la parola del tuo amato Figlio,
    diventiamo coeredi della sua gloria.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.


    Prima Lettura
    La sua veste era candida come la neve.
    Dal libro del profeta Danièle
    Dn 7,9-10.13-14

    Io continuavo a guardare,
    quand'ecco furono collocati troni
    e un vegliardo si assise.
    La sua veste era candida come la neve
    e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
    il suo trono era come vampe di fuoco
    con le ruote come fuoco ardente.
    Un fiume di fuoco scorreva
    e usciva dinanzi a lui,
    mille migliaia lo servivano
    e diecimila miriadi lo assistevano.
    La corte sedette e i libri furono aperti.
    Guardando ancora nelle visioni notturne,
    ecco venire con le nubi del cielo
    uno simile a un figlio d'uomo;
    giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
    Gli furono dati potere, gloria e regno;
    tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
    il suo potere è un potere eterno,
    che non finirà mai,
    e il suo regno non sarà mai distrutto.

    Parola di Dio.



    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 96 (97)
    R. Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.
    Il Signore regna: esulti la terra,
    gioiscano le isole tutte.
    Nubi e tenebre lo avvolgono,
    giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.

    I monti fondono come cera davanti al Signore,
    davanti al Signore di tutta la terra.
    Annunciano i cieli la sua giustizia,
    e tutti i popoli vedono la sua gloria. R.

    Perché tu, Signore,
    sei l'Altissimo su tutta la terra,
    eccelso su tutti gli dèi. R.

    Seconda Lettura
    Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo.
    Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
    2Pt 1,16-19

    Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.
    Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l'amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
    E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.

    Parola di Dio.
    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Questi è il Figlio mio, l'amato:
    in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. (Mt 17,5c)

    Alleluia.

    Vangelo
    Il suo volto brillò come il sole.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 17,1-9

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
    Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
    All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
    Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».

    Parola del Signore.

    RispondiElimina
  2. FAUSTI - E' il settimo giorno, compimento della Creazione, che tutta geme e soffre le doglie del parto in attesa di essere liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloria dei figli di Dio (Rom 8,22) .Questa indicazione di tempo dice che il fine della creazione non è la sua fine ; essa non è destinata alla sfigurazione della morte,ma alla trasfigurazione.Nel Figlio dell'uomo il creato è destinato ad assumere la forma del Figlio di Dio.
    La divinizzazione è il senso della creazione , fino a quando Dio sarà tutto in tutti.
    Gesù prende Pietro, Giacomo e Giovanni.
    Mosè prese con sé Aronne, Nadab e Abiu , e salì sul monte, dove Dio rivelò la Sua Gloria. (Es 24,9).
    Questi tre discepoli che ora sentono il Padre che chiama il Figlio, nel Getzemani sentiranno il Figlio che chiama il Padre . Monte degli ulivi e Tabor si richiamano a vicenda : qui l 'umanità di Gesù rivela la Sua Divinità, la la Divinità mostra la Sua umanità.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.