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mercoledì 25 aprile 2018

"EL HIJO DEL HOMBRE VA A SER ENTREGADO" Mt 17, 22-23


2 commenti:


  1. Antifona

    Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza,
    non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri.
    Alzati, o Dio, difendi la mia causa,
    non dimenticare la supplica di chi ti invoca. (Cf. Sal 73,20.19.22)

    Colletta

    Dio onnipotente ed eterno,
    guidati dallo Spirito Santo,
    osiamo invocarti con il nome di Padre:
    fa’ crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi,
    perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Così percepii in visione la gloria del Signore.

    Dal libro del profeta Ezechièle
    Ez 1,2-5.24-28c

    Era l’anno quinto della deportazione del re Ioiachìn, il cinque del mese: la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechièle, figlio di Buzì, nel paese dei Caldèi, lungo il fiume Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.
    Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente. Al centro, una figura composta di quattro esseri animati, di sembianza umana. Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali.
    Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve qualcosa come una pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembravano i suoi fianchi in su, mi apparve splendido come metallo incandescente e, dai suoi fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore simile a quello dell’arcobaleno fra le nubi in un giorno di pioggia. Così percepii in visione la gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 148

    R. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

    Lodate il Signore dai cieli,
    lodatelo nell’alto dei cieli.
    Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
    lodatelo, voi tutte, sue schiere. R.

    I re della terra e i popoli tutti,
    i governanti e i giudici della terra,
    i giovani e le ragazze,
    i vecchi insieme ai bambini
    lodino il nome del Signore. R.

    Perché solo il suo nome è sublime:
    la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
    Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
    Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
    per i figli d’Israele, popolo a lui vicino. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
    per entrare in possesso della gloria
    del Signore nostro Gesù Cristo. (Cf. 2Ts 2,14)

    Alleluia.

    Vangelo
    Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 17,22-27

    In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
    Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
    Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
    E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    La predicazione evangelica nasce dalla gratuità, dallo stupore della salvezza che viene e quello che io ho ricevuto gratuitamente, devo darlo gratuitamente. E dall’inizio erano così, questi. San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare. […] Tutto è grazia. Tutto. E quali sono i segni di quando un apostolo vive questa gratuità? Primo, la povertà. L’annunzio del Vangelo deve andare per la strada della povertà. La testimonianza di questa povertà: non ho ricchezze, la mia ricchezza è soltanto il dono che ho ricevuto, Dio. Questa gratuità: questa è la nostra ricchezza! E questa povertà ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori … Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un po’ complesse; ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di un imprenditore, no? […] Quando troviamo apostoli che vogliono fare la Chiesa ricca senza gratuità della lode, la Chiesa invecchia, la Chiesa diventa una ONG, la Chiesa non ha vita. Chiediamo oggi al Signore la grazia di riconoscere questa gratuità: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Riconoscere questa gratuità, quel dono di Dio. E anche noi andare avanti nella predicazione evangelica con questa gratuità. (Omelia Santa Marta, 11 giugno 2013)



    FAUSTI - Trovandosi in Galilea, ( per Matteo luogo dell'azione di Gesù, della chiamata dei discepoli e dell'inizio della Chiesa) Gesù dice nella forma più breve l'annuncio della Passione- Resurrezione, che “sta per avvenire”. Comincia infatti subito dopo il cammino verso Gerusalemme, dove il Figlio dell'uomo è consegnato (da Giuda, dai capi, dal Padre) e si consegna Lui stesso nelle mani degli uomini . Tutti possono prendere il dono che Gesù fa di Sè.
    Mettersi nelle mani dell'altro è l'atto di fiducia e di amore più grande che uno possa fare.
    Questa consegna di Sé che Lui fa a noi è la nostra salvezza.
    Anche se noi Lo rifiutiamo e gli togliamo la Vita, Lui dà la Vita per noi.
    Il grande mistero di Dio è che Lui ha fede nell'uomo : si fida di lui e si affida a lui, fino a mettersi nelle sue mani, qualunque cosa ne faccia.
    Su di Lui ricade la nostra violenza ; e la Sua morte sarà martirio, testimonianza di un amore senza riserve. E il terzo giorno risusciterà : conferma divina che il dono della vita per amore è capace di dare la vita, vincendo la stessa morte . Essi non comprendono : capiranno solo dopo la Risurrezione, e la loro tristezza si tramuterà in gioia.

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    "LOS HIJOS" Mt 17, 24 - 27 "VETE AL MAR ..." Mt 17,27b

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