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giovedì 12 aprile 2018

"PEDRO" Mt 17,4


2 commenti:

  1. FAUSTI - Pietro ha capito che è bello!
    Sul Volto del Figlio appare la bellezza originaria nella quale Dio ha creato il mondo.
    Qui è bello essere . Altrove è brutto e non possiamo stare , perché non siamo ciò che siamo.Per questo l'uomo è viator, pellegrino in cerca del Volto, davanti al quale solo sta di casa e può sostare, perché ritrova il proprio volto. Altrove si sente fuori posto.
    le tre tende sono un'allusione alla festa delle capanne, in cui si commemora il dono della Parola.
    La Trasfigurazione del Figlio rappresenta anche l'anticipo di ciò che saremo.
    Il seme della nostra gloria divina è gettato quando decidiamo veramente di “ascoltare” Lui e di fare la Sua Parola : questa è la “forma “ che trasforma la nostra vita a immagine della Sua, fino alla sua misura piena.
    La legge, data tramite Mosè, è la prima tenda di Dio tra gli uomini. La profezia, iniziata con Elia, è la seconda tenda di Dio tra gli uomini.
    La carne di Gesù è la tenda definitiva di Dio in mezzo a noi (Gv 1,14).

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  2. LETTURA DEL GIORNO
    Dal libro del profeta Danièle
    Dn 7,9-10.13-14

    Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d'uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 17,1-9

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    L’evento della Trasfigurazione del Signore ci offre un messaggio di speranza – così saremo noi, con Lui –: ci invita ad incontrare Gesù, per essere al servizio dei fratelli. Si tratta di disporci all’ascolto attento e orante del Cristo, il Figlio amato del Padre, ricercando momenti di preghiera che permettono l’accoglienza docile e gioiosa della Parola di Dio. Trasformati dalla presenza di Cristo e dall’ardore della sua parola, saremo segno concreto dell’amore vivificante di Dio per tutti i nostri fratelli, specialmente per chi soffre, per quanti si trovano nella solitudine e nell’abbandono, per gli ammalati e per la moltitudine di uomini e di donne che, in diverse parti del mondo, sono umiliati dall’ingiustizia, dalla prepotenza e dalla violenza. (Angelus, 6 agosto 2017)

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