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sabato 21 aprile 2018

"LE PREGUNTARON" Mt 17,19 -20a


2 commenti:

  1. Antifona
    O Dio, vieni a salvarmi,
    Signore, vieni presto in mio aiuto.
    Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
    Signore, non tardare. (Sal 69,2.6)


    Colletta
    Mostra la tua continua benevolenza, o Padre,
    e assisti il tuo popolo,
    che ti riconosce creatore e guida;
    rinnova l’opera della tua creazione
    e custodisci ciò che hai rinnovato.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore.
    Dal libro del Deuteronòmio
    Dt 6,4-13

    Mosè parlò al popolo dicendo:
    «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
    Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
    Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile.
    Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 17 (18)
    R. Ti amo, Signore, mia forza.
    Ti amo, Signore, mia forza,
    Signore, mia roccia,
    mia fortezza, mio liberatore. R.

    Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
    mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
    Invoco il Signore, degno di lode,
    e sarò salvato dai miei nemici. R.

    Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
    sia esaltato il Dio della mia salvezza.
    Egli concede al suo re grandi vittorie,
    si mostra fedele al suo consacrato. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
    e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. (Cf. 2Tm 1,10)

    Alleluia.

    Vangelo
    Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 17,14-20

    In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
    E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
    Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Nel soccorso misericordioso di Gesù, Dio va incontro al suo popolo, in Lui appare e continuerà ad apparire all’umanità tutta la grazia di Dio. La misericordia, sia in Gesù sia in noi, è un cammino che parte dal cuore per arrivare alle mani. Cosa significa, questo? Gesù ti guarda, ti guarisce con la sua misericordia, ti dice: “Alzati!”, e il tuo cuore è nuovo… e con il cuore nuovo, con il cuore guarito da Gesù posso compiere le opere di misericordia mediante le mani, cercando di aiutare, di curare tanti che hanno bisogno. La misericordia è un cammino che parte dal cuore e arriva alle mani, cioè alle opere di misericordia. (Papa Francesco, Udienza Generale del 10 agosto 2016
    A Gesù, che può tutto, va chiesto tutto. Non dimenticatevi di questo. A Gesù che può tutto va chiesto tutto, con la mia insistenza davanti a Lui. Egli non vede l’ora di riversare la sua grazia e la sua gioia nei nostri cuori, ma purtroppo siamo noi a mantenere le distanze, forse per timidezza o pigrizia o incredulità. Tanti di noi, quando preghiamo, non crediamo che il Signore può fare il miracolo. Mi viene in mente quella storia – che io ho visto – di quel papà a cui i medici avevano detto che la sua bambina di nove anni non passava la notte; era in ospedale. E lui ha preso un bus ed è andato a settanta chilometri al santuario della Madonna. Era chiuso e lui, aggrappato alla cancellata, passò tutta la notte pregando: “Signore, salvala! Signore, dalle la vita!”. Pregava la Madonna, tutta la notte gridando a Dio, gridando dal cuore. Poi al mattino, quando tornò in ospedale, trovò la moglie che piangeva. E lui pensò: “È morta”. E la moglie disse: “Non si capisce, non si capisce, i medici dicono che è una cosa strana, sembra guarita”. Il grido di quell’uomo che chiedeva tutto, è stato ascoltato dal Signore che gli aveva dato tutto. (Angelus, 24 ottobre 2021)

    FAUSTI - Il brano ha come ritornello il non-potere del discepolo, che non riesce ad esercitare quel potere sul male affidatogli dal suo Signore, che gli ha garantito di essere sempre con Lui.
    Il tema è la non-fede e la poca fede , causa di quest'impotenza , per la fede invece nulla è impossibile.
    Il problema è far sì che la nostra poca fede davanti al male non ripieghi nella non fede che nulla può, ma diventi quella fede che tutto può.
    In concreto , la fede è obbedire al Padre che dice di ascoltare il Figlio, sul monte.
    Questa fede sposta ovunque questo monte,che è quello della Trasfigurazione, della Gloria di Dio sulla terra. Chi ascolta Gesù ha già vinto il male : la Sua Parola ha il potere di generarlo figlio di Dio.

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