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venerdì 18 gennaio 2019

"TEMPIO" Mt 23,16-22







3 commenti:

  1. FAUSTI – L'ipocrita è cieco : non vede ciò che c'è, ma proietta su tutto l'ombra di sé. La realtà non è più letta nel suo significato di rimando all'Altro. Ogni cosa diventa un feticcio : l'oro vale più del Tempio, l'offerta più dell'altare, ogni parola, anche quella più sacra, come il giuramento, perde il suo valore.
    La cecità si manifesta particolarmente nel legalismo : numerose norme e decreti regolano le cose anche minime, ma la giustizia, la misericordia e la fedeltà sono trascurate.
    La stessa Parola sostituisce colui che parla e al quale siamo chiamati a rispondere.
    Chi è attento alla Parola in modo corretto ama il Padre e i fratelli , con delicatezza somma, anche nelle minime cose , ma non per scrupolo e mania ritualistica , bensì per amore.

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  2. Antifona
    Signore, tendi l’orecchio, rispondimi.
    Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida.
    Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

    Colletta
    O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
    concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
    e desiderare ciò che prometti,
    perché tra le vicende del mondo
    là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per attendere il suo Figlio che egli ha risuscitato.
    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
    1Ts 1,1-5.8b-10

    Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
    Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
    Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
    La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 149

    R. Il Signore ama il suo popolo.

    Cantate al Signore un canto nuovo;
    la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
    Gioisca Israele nel suo creatore,
    esultino nel loro re i figli di Sion. R.

    Lodino il suo nome con danze,
    con tamburelli e cetre gli cantino inni.
    Il Signore ama il suo popolo,
    incorona i poveri di vittoria. R.

    Esultino i fedeli nella gloria,
    facciano festa sui loro giacigli.
    Le lodi di Dio sulla loro bocca:
    questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)

    Alleluia.

    Vangelo
    Guai a voi, guide cieche.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 23,13-22

    In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
    «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
    Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
    Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

    Parola del Signore.

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  3. PAROLE DEI PAPI
    Questo succede oggi. I farisei, i dottori della legge non sono cose di quei tempi, anche oggi ce ne sono tante. Per questo è necessario pregare per noi pastori. Pregare, perché non perdiamo la chiave della conoscenza e non chiudiamo la porta a noi e alla gente che vuole entrare. ( P. Francesco Santa Marta, 19 ottobre 2017)

    Di questi, dei loro maestri, dei dottori della Legge, Gesù aveva detto: “Guai a voi che percorrete cielo e mare per fare un proselito e quando l’avete trovato lo fate peggio di prima. Lo fate figlio della Geenna”. Più o meno così dice Gesù nel capitolo 23° di Matteo ( v. 15). Questa gente, che era “ideologica”, più che “dogmatica”, “ideologica”, aveva ridotto la Legge, il dogma a un’ideologia: “si deve fare questo, e questo, e questo…”. Una religione di prescrizioni, e con questo toglievano la libertà dello Spirito. E la gente che li seguiva era gente rigida, gente che non si sentiva a suo agio, non conosceva la gioia del Vangelo. La perfezione della strada per seguire Gesù era la rigidità: “Si deve fare questo, questo, questo, questo…”. Questa gente, questi dottori “manipolavano” le coscienze dei fedeli e, o li facevano diventare rigidi o se ne andavano. Per questo, io mi ripeto tante volte e dico che la rigidità non è dello Spirito buono, perché mette in questione la gratuità della redenzione, la gratuità della risurrezione di Cristo. (…) La giustificazione è gratuita. La morte e la risurrezione di Cristo è gratuita. Non si paga, non si compra: è un dono!
    (P. Francesco Omelia Santa Marta, 15 maggio 2020)

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