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martedì 22 gennaio 2019

"LOS PROFETAS" Mt 23,29-34






2 commenti:

  1. Prima Lettura
    Lavorando notte e giorno, vi abbiamo annunciato il Vangelo.
    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
    1Ts 2,9-13

    Voi ricordate, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
    Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
    Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 138 (139)
    R. Signore, tu mi scruti e mi conosci.
    Dove andare lontano dal tuo spirito?
    Dove fuggire dalla tua presenza?
    Se salgo in cielo, là tu sei;
    se scendo negli inferi, eccoti. R.

    Se prendo le ali dell’aurora
    per abitare all’estremità del mare,
    anche là mi guida la tua mano
    e mi afferra la tua destra. R.

    Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
    e la luce intorno a me sia notte»,
    nemmeno le tenebre per te sono tenebre
    e la notte è luminosa come il giorno. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
    in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. (1Gv 2,5)

    Alleluia.

    Vangelo
    Siete figli di chi uccise i profeti.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 23,27-32

    In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
    Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».

    Parola del Signore.

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  2. FAUSTI – Si venera sempre il profeta, ma solo quando lo si è tolto di mezzo ; ci si rende belli della sua eredità, rendendola inoffensiva!E' la vera uccisione del profeta, beffato anche dopo morto.
    Ci si dissocia dai padri, dichiarandosi pentiti del loro peccato. E' di moda oggi pentirsi dei peccati che altri hanno fatto.
    Dobbiamo passare dal pentitismo dei loro misfatti al pentimento dei nostri, battendo il petto nostro, e non quello altrui! E' abominevole pentirsi dei peccati altrui per giustificare se stessi.
    Con il pentitismo su crociate, inquisizione, streghe, Galileo, mascheriamo i peccati attuali, continuando la stessa storia di violenza dei nostri padri e per di più con l'alibi dei buoni sentimenti.
    Fino a quando , qui e ora, non capisco ciò che io rimprovero agli altri, continuo a fare come loro, portando a compimento coò che loro hanno solo iniziato!

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