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martedì 22 gennaio 2019

"DENTRO..." Mt 23, 27-28




2 commenti:

  1. Prima Lettura
    Lavorando notte e giorno, vi abbiamo annunciato il Vangelo.
    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
    1Ts 2,9-13

    Voi ricordate, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
    Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
    Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 138 (139)
    R. Signore, tu mi scruti e mi conosci.
    Dove andare lontano dal tuo spirito?
    Dove fuggire dalla tua presenza?
    Se salgo in cielo, là tu sei;
    se scendo negli inferi, eccoti. R.

    Se prendo le ali dell’aurora
    per abitare all’estremità del mare,
    anche là mi guida la tua mano
    e mi afferra la tua destra. R.

    Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
    e la luce intorno a me sia notte»,
    nemmeno le tenebre per te sono tenebre
    e la notte è luminosa come il giorno. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
    in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. (1Gv 2,5)

    Alleluia.

    Vangelo
    Siete figli di chi uccise i profeti.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 23,27-32

    In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
    Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    L’ipocrisia è il linguaggio del diavolo, è il linguaggio del male che entra nel nostro cuore e viene seminato dal diavolo. Non si può convivere con gente ipocrita ma ce ne sono. A Gesù piace smascherare l’ipocrisia. Lui sa che sarà proprio questo atteggiamento ipocrita a portarlo alla morte, perché l’ipocrita non pensa se usa dei mezzi leciti o no, va avanti: la calunnia? “Facciamo la calunnia”; il falso testimone? “Cerchiamo un falso testimone” (Papa Francesco, Santa Marta del 15 ottobre 2019)

    FAUSTI – In questo capitolo, il discorso si divide in due parti : la denuncia del male e il giudizio sulle nefaste conseguenze che esso comporta. La denuncia è puntualizzata in sette esempi e in altrettanti “guai a voi!”. In concreto si denuncia la contraddizione tra dire e fare, tra zelo grande e risultato catastrofico, tra legalismo rigoroso e mancanza di discernimento, tra esteriorità ineccepibile e interiorità perversa , siamo sepolcri imbiancati che, con la facciata del perbenismo, colmiamo la misura della violenza di chi ci ha preceduto. C'è un'impeccabilità esterna che nasconde il massimo peccato : la ricerca di autogiustificazione, che ignora l'amore e genera ogni perversità sotto apparenza di bene!

    VEDI commento LAS PROFETAS Mt 23,29-34

    Signore Pietà! Se guardo all'esteriorità e la esibisco, ma
    Tu guarda il cuore e guariscilo!


    Posso solamente riportare queste frasi di Follerau ...per vergognarmi veramente tanto!
    “No, tutto questo non può durare. Non venitemi più a dire che siamo cristiani, a parlare di pace, libertà, fraternità, democrazia. Ho vergogna! Ho vergogna di mangiare, di dormire senza incubi, mentre milioni di esseri umani agonizzano e marciscono nella più immonda miseria, nella più atroce solitudine. Lo griderò forte a lungo, tanto a lungo finché la coscienza di tutti sarà costretta a scuotersi, ad ascoltarmi.”

    „Nel secolo XX del Cristianesimo ho trovato lebbrosi in prigione, in manicomio, rinchiusi in cimiteri dissacrati, internati nel deserto con filo spinato attorno, riflettori e mitragliatrici. Ho visto le loro piaghe brulicare di mosche, i loro tuguri infetti, i guardiani col fucile. Ho visto un mondo inimmaginabile di orrori, di dolore, di disperazione.“

    Oggi le notizie le ascoltiamo, come?

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