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lunedì 14 gennaio 2019

"DICEN Y NO HACEN" Mt 23,1-7




3 commenti:

  1. Antifona
    Conserva la luce ai miei occhi, o Signore,
    perché non mi sorprenda il sonno della morte
    e il mio nemico non dica: «L'ho vinto!». ( Sal 12,4-5)


    Custodisci con continua benevolenza, o Padre, la tua Chiesa
    e poiché, a causa della debolezza umana,
    non può sostenersi senza di te,
    il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo
    e la guidi alla salvezza eterna.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 1,10.16-20

    Ascoltate la Parola del Signore,
    capi di Sòdoma;
    prestate orecchio all'insegnamento del nostro Dio,
    popolo di Gomorra!
    «Lavatevi, purificatevi,
    allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.
    Cessate di fare il male,
    imparate a fare il bene,
    cercate la giustizia,
    soccorrete l'oppresso,
    rendete giustizia all'orfano,
    difendete la causa della vedova».

    «Su, venite e discutiamo
    - dice il Signore.
    Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
    diventeranno bianchi come neve.
    Se fossero rossi come porpora,
    diventeranno come lana.
    Se sarete docili e ascolterete,
    mangerete i frutti della terra.
    Ma se vi ostinate e vi ribellate,
    sarete divorati dalla spada,
    perché la bocca del Signore ha parlato».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 49 (50)

    R. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.

    R. Mostraci, Signore, la via della salvezza.

    Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
    i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
    Non prenderò vitelli dalla tua casa
    né capri dai tuoi ovili. R.

    Perché vai ripetendo i miei decreti
    e hai sempre in bocca la mia alleanza,
    tu che hai in odio la disciplina
    e le mie parole ti getti alle spalle? R.

    Hai fatto questo e io dovrei tacere?
    Forse credevi che io fossi come te!
    Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
    Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
    a chi cammina per la retta via
    mostrerò la salvezza di Dio. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Lode e onore a te, Signore Gesù.

    Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
    e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. (Cf. Ez 18,31a)

    Lode e onore a te, Signore Gesù.

    Vangelo
    Dicono e non fanno.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 23,1-12

    In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
    «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
    Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.
    Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
    Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

    Parola del Signore.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Un difetto frequente in quanti hanno un’autorità, sia autorità civile sia ecclesiastica, è quello di esigere dagli altri cose, anche giuste, che però loro non mettono in pratica in prima persona. Fanno la doppia vita. Dice Gesù: «Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito» (v. 4). Questo atteggiamento è un cattivo esercizio dell’autorità, che invece dovrebbe avere la sua prima forza proprio dal buon esempio. L’autorità nasce dal buon esempio, per aiutare gli altri a praticare ciò che è giusto e doveroso, sostenendoli nelle prove che si incontrano sulla via del bene. L’autorità è un aiuto, ma se viene esercitata male, diventa oppressiva, non lascia crescere le persone e crea un clima di sfiducia e di ostilità, e porta anche alla corruzione. […] Noi discepoli di Gesù non dobbiamo cercare titoli di onore, di autorità o di supremazia. […] Se abbiamo ricevuto delle qualità dal Padre celeste, le dobbiamo mettere al servizio dei fratelli, e non approfittarne per la nostra soddisfazione e interesse personale. Non dobbiamo considerarci superiori agli altri; la modestia è essenziale per una esistenza che vuole essere conforme all’insegnamento di Gesù, il quale è mite e umile di cuore ed è venuto non per essere servito ma per servire. (Angelus, 5 novembre 2017)

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  2. FAUSTI – Gesù ha sostituito il fardello pesante della legge con il giogo soave e leggero del Figlio che ama il Padre e i fratelli. La Chiesa è chiamata a riconoscere il suo peccato di fondo. E' lo stesso di Israele e di ogni uomo : impadronirsi della Parola, invece di accettare Colui che parla.
    La Parola diventa Legge invece che comunicazione e comunione con Colui che parla. Questo atteggiamento, che sembra zelante, è in realtà rifiuto di Dio come Padre e di se stessi come figli.
    Solo chi cerca di fare ciò che dice si accorge che le leggi sono impossibili da osservare e danno morte, e può capire che soltanto l'amore, lo Spirito del Padre è datore di vita. Senza questo, la stessa Legge resta inevasa, e ogni osservanza non è che perbenismo.
    Convertirsi significa innanzitutto vedere in sé questo peccato di ipocrisia di cui parla tutto il cap.23.
    La Nuova Legge è il cuore nuovo : l'amore è legge a se stesso, e compie pienamente la Volontà di Dio. Il ruolo della Legge è preso dal discernimento dello Spirito, che mette a nudo il cuore e fa vedere quanto ancora è schiavo dell'egoismo. I puri di cuore vedono Dio e sanno capire ciò che qui e ora aiuta a vivere concretamente l'amore del Padre verso i fratelli


    vedi COMMENTI SEGUENTI 23, 8-10 - 23,11-12

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