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lunedì 17 luglio 2017

"LA GENTE" Mt 3,5-6


3 commenti:

  1. S. FAUSTI - C'è un nuovo esodo,da Gerusalemme e dalla Giudea verso il deserto. Anche chi crede di essere in patria deve uscire dai luoghi sacri e dalle proprie immagini di Dio ,per incontrare Lui stesso che ci viene incontro nella carne di Gesù. l'immersione nell'acqua è riconoscere che la nostra vita finisce e finisce male, perché siamo peccatori! nel Battesimo riconosciamo la nostra creaturalità e la nostra peccaminosità , per aprirci al dono di Dio. Riconoscere il peccato è l'unica condizione per accettare quel perdono che da sempre è presso Dio.

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  2. PRIMA LETTURA (Es 1,8-14,22)
    Cerchiamo di essere avveduti nei riguardi di Israele per impedire che cresca.
    Dal libro dell'Esodo
    In quei giorni, sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. Egli disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese». Perciò vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati, per opprimerli con le loro angherie, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva, ed essi furono presi da spavento di fronte agli Israeliti. Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli con durezza. Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare l'argilla e a fabbricare mattoni, e ad ogni sorta di lavoro nei campi; a tutti questi lavori li obbligarono con durezza. Il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: «Gettate nel Nilo ogni figlio maschio che nascerà, ma lasciate vivere ogni femmina».
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 123)
    R. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
    Se il Signore non fosse stato per noi
    – lo dica Israele –,
    se il Signore non fosse stato per noi,
    quando eravamo assaliti,
    allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
    quando divampò contro di noi la loro collera. R.
    Allora le acque ci avrebbero travolti,
    un torrente ci avrebbe sommersi;
    allora ci avrebbero sommersi
    acque impetuose.
    Sia benedetto il Signore,
    che non ci ha consegnati in preda ai loro denti. R.
    Siamo stati liberati come un passero
    dal laccio dei cacciatori:
    il laccio si è spezzato
    e noi siamo scampati.
    Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
    egli ha fatto cielo e terra. R.

    CANTO AL VANGELO (cf. Mt 5,10)
    R. Alleluia, alleluia.
    Beati i perseguitati per la giustizia,
    perché di essi è il regno dei cieli.
    R. Alleluia.

    VANGELO (Mt 10,34 - 11,1)
    Sono venuto a portare non pace, ma spada.
    + Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l'uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
    Parola del Signore.

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  3. C. FALLETTI " Cosa vuol dire andare nel deserto? Realizzare un'opera o incontrare l'uomo e Dio? Il peccato è un diaframma che ostacola la relazione con Dio, ma anche con gli uomini e la natura, con ciò che incontriamo e ci circonda. L'essenziale è che l'uomo sappia cercare tanto da andare oltre quel diaframma per neutralizzare l'opera del divisore , superando tutto ciò che
    lo separa dagli altri e lo chiude in se stesso e nel suo mondo.
    Per uscire dal peccato l'uomo deve cercare la presenza di Dio e dei fratelli : ma per farlo bisogna essere mossi da un desiderio, da qualcosa che attrae o da una notizia che mi apre gli occhi su quanto non ho visto e non vedo. Questo vuol dire essere strappati a ciò che già si possiede per avanzare in un terreno che si apre a me con il suo mistero, il suo rischio e il fascino delle sue ricchezze inesplorate.
    Tutta la scrittura ci dice che la presenza di Dio ci porta fuori del nostro territorio, si compie in un "esodo".

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