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martedì 18 luglio 2017

"EL FRUTO DE UNA SINCERA CONVERSION" Mt 3,7 -10


2 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Progenie di vipere!” Prestiamo orecchio non alla Parola del Padre della luce che dà vita, ma a quella del padre della menzogna che uccide. Non basta andare dal Battista . E neanche ricevere i sacramenti cristiani – se il cuore non è convertito.
    L'ira di Dio non è mai contro di noi, ma contro il nostro male, perché ci fa male.
    Quando Dio si adira, l'uomo è salvo. Con essa Egli opera il Suo giudizio : la fine del male e il trionfo del bene, la morte del peccato e la vita del peccatore.
    “Fate dunque frutto”E' il frutto dello Spirito (Gal 5,22) la vita nuova di Dio, in contrapposizione alle opere vecchie della carne (Gal 5,19-21).
    C'è una falsa sicurezza data dall'appartenenza carnale al popolo di Dio, che alimenta solo stolte presunzioni. (Ger7).
    Figli di Abramo sono quelli che, come lui, ascoltano la parola di Dio , ed entrano nella Sua benedizione mediante la fede (Gal 3,14).A Dio tutto è possibile : suscitare figli dalle pietre, cambiarci il cuore di pietra in cuore di figli (Ez 36,26).
    L'albero è il popolo .Non fa il frutto del Regno perché non vive da figlio e da fratello.
    Per questo sarà tagliato e non resterà di lui né radice né germoglio.

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  2. PRIMA LETTURA (Es 2,1-15)
    Lo chiamò Mosè perché l'aveva tratto dalle acque; cresciuto in età, egli si recò dai suoi fratelli.
    Dal libro dell'Esodo

    In quei giorni, un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una discendente di Levi. La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese per lui un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi adagiò il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. La sorella del bambino si pose a osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Ella vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. L'aprì e vide il bambino: ecco, il piccolo piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andare a chiamarti una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?». «Va'», rispose la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò. Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli fu per lei come un figlio e lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho tratto dalle acque!». Un giorno Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i loro lavori forzati. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo sotterrò nella sabbia. Il giorno dopo uscì di nuovo e vide due Ebrei che litigavano; disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?». Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di potermi uccidere, come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò: «Certamente la cosa si è risaputa». Il faraone sentì parlare di questo fatto e fece cercare Mosè per metterlo a morte. Allora Mosè fuggì lontano dal faraone e si fermò nel territorio di Madian.
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 68)
    R. Voi che cercate Dio, fatevi coraggio.
    Affondo in un abisso di fango,
    non ho nessun sostegno;
    sono caduto in acque profonde
    e la corrente mi travolge. R.
    Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
    Signore, nel tempo della benevolenza.
    O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
    nella fedeltà della tua salvezza. R.
    Io sono povero e sofferente:
    la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
    Loderò il nome di Dio con un canto,
    lo magnificherò con un ringraziamento. R.
    Vedano i poveri e si rallegrino;
    voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
    perché il Signore ascolta i miseri
    e non disprezza i suoi che sono prigionieri. R.

    CANTO AL VANGELO (cf. Sal 94)
    R. Alleluia, alleluia.
    Oggi non indurite il vostro cuore,
    ma ascoltate la voce del Signore.
    R. Alleluia.

    VANGELO (Mt 11,20-24)
    Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.
    + Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
    Parola del Signore.

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