S. FAUSTI - “Gioirono molto di gioia grande” Dio è Amore; là è gioia il Suo profumo, segno della presenza. Dove c'è Lui, c'è gioia ; la tristezza è segno della Sua assenza. Essa è comunicata a chiunque ama, a chi scopre il tesoro (13,44), a chi incontra il Vivente (28,8). la gioia del cuore indica “dove” è Colui che cerchi : è dentro di te. Qui finalmente “entri in casa”, e trovi il re. Il bambino è da vedere. Dov'è il Bambino, se non nel cuore di chi lo ama , Lo ascolta e ne gioisce? Si arresta il cammino esteriore ; con l'adorazione comincia quello interiore. Tre volte si dice “adorare” Il Bambino lo trovi se entri nella “casa”, ed è sempre insieme a Sua Madre. Il Figlio lo trovi in Israele, in Maria, nella Chiesa, nei fratelli, in te stesso, se lo ami e lo ascolti!. Il tesoro in Matteo è il cuore dell'uomo . Dove è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore. I magi aprono il loro cuore e offrono ciò che contiene. L'oro, ricchezza visibile, rappresenta ciò che uno ha; l'incenso, invisibile come Dio, rappresenta ciò che uno desidera; la mirra, unguento che cura le ferite e preserva dalla corruzione, rappresenta ciò che uno è. La regalità, la divinità, la mortalità propria della creatura, tutto ciò che l'uomo ha, ma soprattutto ciò che desidera e ciò che gli manca, è il suo tesoro. Apre a Dio i suoi averi , i suoi desideri e le sue penurie. E Dio entra nel suo tesoro. Qui è “dove” il Figlio è generato dal Padre. Dando ciò che sono, i magi ricevono Colui che è, e diventano essi stessi simili a Lui. Dio nasce nell'uomo , e l'uomo in Dio. Qui si compie il cammino.
CANTO AL VANGELO (Gv 8,12) R. Alleluia, Alleluia. Rimanete in me e io in voi, dice il Signore; chi rimane in me porta molto frutto. R. Alleluia.
VANGELO (Mt 7,15-20) Dai loro frutti li riconoscerete + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete». Parola del Signore
PRIMA LETTURA (Gen 15,1-12.17-18) Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia Dal libro della Genesi In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo». Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò. Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram: «Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate». Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 104) RIT: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. R Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto. R Voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. È lui il Signore, nostro Dio: su tutta la terra i suoi giudizi. R Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni, dell'alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco. R
S. FAUSTI - “Gioirono molto di gioia grande” Dio è Amore; là è gioia il Suo profumo, segno della presenza. Dove c'è Lui, c'è gioia ; la tristezza è segno della Sua assenza.
RispondiEliminaEssa è comunicata a chiunque ama, a chi scopre il tesoro (13,44), a chi incontra il Vivente (28,8). la gioia del cuore indica “dove” è Colui che cerchi : è dentro di te. Qui finalmente “entri in casa”, e trovi il re. Il bambino è da vedere.
Dov'è il Bambino, se non nel cuore di chi lo ama , Lo ascolta e ne gioisce? Si arresta il cammino esteriore ; con l'adorazione comincia quello interiore. Tre volte si dice “adorare”
Il Bambino lo trovi se entri nella “casa”, ed è sempre insieme a Sua Madre.
Il Figlio lo trovi in Israele, in Maria, nella Chiesa, nei fratelli, in te stesso, se lo ami e lo ascolti!.
Il tesoro in Matteo è il cuore dell'uomo . Dove è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore.
I magi aprono il loro cuore e offrono ciò che contiene.
L'oro, ricchezza visibile, rappresenta ciò che uno ha; l'incenso, invisibile come Dio, rappresenta ciò che uno desidera; la mirra, unguento che cura le ferite e preserva dalla corruzione, rappresenta ciò che uno è.
La regalità, la divinità, la mortalità propria della creatura, tutto ciò che l'uomo ha, ma soprattutto ciò che desidera e ciò che gli manca, è il suo tesoro. Apre a Dio i suoi averi , i suoi desideri e le sue penurie. E Dio entra nel suo tesoro.
Qui è “dove” il Figlio è generato dal Padre.
Dando ciò che sono, i magi ricevono Colui che è, e diventano essi stessi simili a Lui.
Dio nasce nell'uomo , e l'uomo in Dio. Qui si compie il cammino.
CANTO AL VANGELO (Gv 8,12)
RispondiEliminaR. Alleluia, Alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
R. Alleluia.
VANGELO (Mt 7,15-20)
Dai loro frutti li riconoscerete
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Parola del Signore
RispondiEliminaPRIMA LETTURA (Gen 15,1-12.17-18)
Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia
Dal libro della Genesi
In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo». Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò. Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram: «Alla tua discendenza io do questa terra,
dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 104)
RIT: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie. R
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto. R
Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi. R
Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell'alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco. R