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mercoledì 28 giugno 2017

" LE RINDIERON HOMENAJE" MT 2,10-11


3 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Gioirono molto di gioia grande” Dio è Amore; là è gioia il Suo profumo, segno della presenza. Dove c'è Lui, c'è gioia ; la tristezza è segno della Sua assenza.
    Essa è comunicata a chiunque ama, a chi scopre il tesoro (13,44), a chi incontra il Vivente (28,8). la gioia del cuore indica “dove” è Colui che cerchi : è dentro di te. Qui finalmente “entri in casa”, e trovi il re. Il bambino è da vedere.
    Dov'è il Bambino, se non nel cuore di chi lo ama , Lo ascolta e ne gioisce? Si arresta il cammino esteriore ; con l'adorazione comincia quello interiore. Tre volte si dice “adorare”
    Il Bambino lo trovi se entri nella “casa”, ed è sempre insieme a Sua Madre.
    Il Figlio lo trovi in Israele, in Maria, nella Chiesa, nei fratelli, in te stesso, se lo ami e lo ascolti!.
    Il tesoro in Matteo è il cuore dell'uomo . Dove è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore.
    I magi aprono il loro cuore e offrono ciò che contiene.
    L'oro, ricchezza visibile, rappresenta ciò che uno ha; l'incenso, invisibile come Dio, rappresenta ciò che uno desidera; la mirra, unguento che cura le ferite e preserva dalla corruzione, rappresenta ciò che uno è.
    La regalità, la divinità, la mortalità propria della creatura, tutto ciò che l'uomo ha, ma soprattutto ciò che desidera e ciò che gli manca, è il suo tesoro. Apre a Dio i suoi averi , i suoi desideri e le sue penurie. E Dio entra nel suo tesoro.
    Qui è “dove” il Figlio è generato dal Padre.
    Dando ciò che sono, i magi ricevono Colui che è, e diventano essi stessi simili a Lui.
    Dio nasce nell'uomo , e l'uomo in Dio. Qui si compie il cammino.

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  2. CANTO AL VANGELO (Gv 8,12)
    R. Alleluia, Alleluia.
    Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
    chi rimane in me porta molto frutto.
    R. Alleluia.

    VANGELO (Mt 7,15-20)
    Dai loro frutti li riconoscerete
    + Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
    Parola del Signore

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  3. PRIMA LETTURA (Gen 15,1-12.17-18)
    Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia
    Dal libro della Genesi
    In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo». Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò. Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram: «Alla tua discendenza io do questa terra,
    dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 104)
    RIT: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
    Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
    proclamate fra i popoli le sue opere.
    A lui cantate, a lui inneggiate,
    meditate tutte le sue meraviglie. R
    Gloriatevi del suo santo nome:
    gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
    Cercate il Signore e la sua potenza,
    ricercate sempre il suo volto. R
    Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
    figli di Giacobbe, suo eletto.
    È lui il Signore, nostro Dio:
    su tutta la terra i suoi giudizi. R
    Si è sempre ricordato della sua alleanza,
    parola data per mille generazioni,
    dell'alleanza stabilita con Abramo
    e del suo giuramento a Isacco. R

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