S. FAUSTI – Il brano precedente dice come Dio entra nella nostra storia; questo, invece, come noi entriamo nella Sua . Lui assume la nostra carne così com'è, noi assumiamo Lui così come si offre in Maria. L'uomo è fatto per “sposare “ Colei che gli trasmette il dono di Dio. Giuseppe è il discendente di Davide, cui Dio promise il Messia. Ma Colui che promette, sempre si compromette, e ciò che promette alla fine è Se stesso, compromesso in ogni sua promessa. Il Figlio di Davide sarà non solo il Messia promesso, ma lo stesso Signore che promette. La fede nella Parola stabilisce la parentela tra noi e Dio. Il Figlio non nasce da noi : viene dallo Spirito , perché Dio é Spirito. Giuseppe, sapendo che il dono non gli spetta, è tentato di ritirarsi. Ma è falsa umiltà rifiutare ciò che non ci spetta di diritto. L'amore non è mai meritato , diversamente è “meretricio”. Per questo è sempre umile: si sa immeritato, dono dell'altro. Per rispetto, non per sospetto, Giuseppe decide di ripudiare Maria. Davanti al mistero di Dio si sottrae.
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro.
Alleluia. Vangelo
Mt 5, 13-16 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
2 Cor 1,18-22 Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì». Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria. È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.118
RIT: Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti: per questo li custodisco. La rivelazione delle tue parole illumina, dona intelligenza ai semplici.
Apro anelante la mia bocca, perché ho sete dei tuoi comandi. Volgiti a me e abbi pietà, con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome.
Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa e non permettere che mi domini alcun male. Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi decreti.
S. FAUSTI – Il brano precedente dice come Dio entra nella nostra storia; questo, invece, come noi entriamo nella Sua . Lui assume la nostra carne così com'è, noi assumiamo Lui così come si offre in Maria. L'uomo è fatto per “sposare “ Colei che gli trasmette il dono di Dio.
RispondiEliminaGiuseppe è il discendente di Davide, cui Dio promise il Messia. Ma Colui che promette, sempre si compromette, e ciò che promette alla fine è Se stesso, compromesso in ogni sua promessa.
Il Figlio di Davide sarà non solo il Messia promesso, ma lo stesso Signore che promette.
La fede nella Parola stabilisce la parentela tra noi e Dio.
Il Figlio non nasce da noi : viene dallo Spirito , perché Dio é Spirito.
Giuseppe, sapendo che il dono non gli spetta, è tentato di ritirarsi.
Ma è falsa umiltà rifiutare ciò che non ci spetta di diritto.
L'amore non è mai meritato , diversamente è “meretricio”. Per questo è sempre umile: si sa immeritato, dono dell'altro. Per rispetto, non per sospetto, Giuseppe decide di ripudiare Maria.
Davanti al mistero di Dio si sottrae.
Alleluia, Alleluia.
RispondiEliminaRisplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro.
Alleluia.
Vangelo
Mt 5, 13-16
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Prima Lettura
RispondiElimina2 Cor 1,18-22
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.118
RIT: Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.
Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi.
Volgiti a me e abbi pietà,
con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome.
Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa
e non permettere che mi domini alcun male.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.