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martedì 13 giugno 2017

"JOSÉ " Mt 1,19


3 commenti:

  1. S. FAUSTI – Il brano precedente dice come Dio entra nella nostra storia; questo, invece, come noi entriamo nella Sua . Lui assume la nostra carne così com'è, noi assumiamo Lui così come si offre in Maria. L'uomo è fatto per “sposare “ Colei che gli trasmette il dono di Dio.
    Giuseppe è il discendente di Davide, cui Dio promise il Messia. Ma Colui che promette, sempre si compromette, e ciò che promette alla fine è Se stesso, compromesso in ogni sua promessa.
    Il Figlio di Davide sarà non solo il Messia promesso, ma lo stesso Signore che promette.
    La fede nella Parola stabilisce la parentela tra noi e Dio.
    Il Figlio non nasce da noi : viene dallo Spirito , perché Dio é Spirito.
    Giuseppe, sapendo che il dono non gli spetta, è tentato di ritirarsi.
    Ma è falsa umiltà rifiutare ciò che non ci spetta di diritto.
    L'amore non è mai meritato , diversamente è “meretricio”. Per questo è sempre umile: si sa immeritato, dono dell'altro. Per rispetto, non per sospetto, Giuseppe decide di ripudiare Maria.
    Davanti al mistero di Dio si sottrae.

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  2. Alleluia, Alleluia.

    Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
    perché vedano le vostre opere buone
    e rendano gloria al Padre vostro.

    Alleluia.
    Vangelo

    Mt 5, 13-16
    Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

    C: Parola del Signore.
    A: Lode a Te o Cristo.

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  3. Prima Lettura

    2 Cor 1,18-22
    Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

    Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
    Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
    È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

    C: Parola di Dio.
    A: Rendiamo grazie a Dio.

    Salmo Responsoriale

    Sal.118

    RIT: Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.

    Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
    per questo li custodisco.
    La rivelazione delle tue parole illumina,
    dona intelligenza ai semplici.

    Apro anelante la mia bocca,
    perché ho sete dei tuoi comandi.
    Volgiti a me e abbi pietà,
    con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome.

    Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa
    e non permettere che mi domini alcun male.
    Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
    e insegnami i tuoi decreti.

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