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giovedì 15 giugno 2017

"EL NOMBRE DE JESÚS" Mt 1,21


4 commenti:

  1. PRIMA LETTURA (2Cor 3,15 - 4,1.3-6)
    Dio rifulse nei nostri cuori per far risplendere a conoscenza della gloria di Dio.
    Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
    Fratelli, fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul cuore
    dei figli d'Israele, ma quando vi saràla conversione al Signore, il velo
    sarà tolto. Il Signore è lo Spirito e, dove c'è lo Spirito del Signore,
    c'è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno
    specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima
    immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del
    Signore.
    Perciò, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata
    accordata, non ci perdiamo d'animo. E se il nostro Vangelo rimane velato,
    lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo
    ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo
    di Cristo, che è immagine di Dio.
    Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a
    noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: “Rifulga
    la luce dalle tenebre”, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la
    conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.
    Parola di Dio.



    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 84)
    Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.
    Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
    egli annuncia la pace.
    Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
    perché la sua gloria abiti la nostra terra.
    Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.
    Amore e verità s'incontreranno,
    giustizia e pace si baceranno.
    Verità germoglierà dalla terra
    e giustizia si affaccerà dal cielo.
    Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.
    Certo, il Signore donerà il suo bene
    e la nostra terra darà il suo frutto;
    giustizia camminerà davanti a lui:
    i suoi passi tracceranno il cammino.
    Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.







    CANTO AL VANGELO (cf. Gv 13,34)
    Alleluia, alleluia.
    Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore:
    come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
    Alleluia.



    VANGELO (Mt 5,20-26)
    Chiunque si adira con il proprio fratello, dovrà essere sottoposto al
    giudizio.
    + Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Io vi dico: se la vostra
    giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete
    nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso
    dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con
    il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al
    fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice:
    "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna.
    Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo
    fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
    all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a
    offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con
    lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla
    guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non
    uscirai di là finchè non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!".
    Parola del Signore.

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  2. Antifona
    Oggi saprete che il Signore viene a salvarvi:
    domani vedrete la sua gloria. ( Es 16,6-7)
    O Padre, che ci allieti ogni anno
    con l’attesa della nostra redenzione,
    concedi che possiamo guardare senza timore,
    quando verrà come giudice, il tuo unigenito Figlio
    che accogliamo in festa come redentore.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.

    Prima Lettura
    Il Signore troverà in te la sua delizia.
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 62,1-5

    Per amore di Sion non tacerò,
    per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
    finché non sorga come aurora la sua giustizia
    e la sua salvezza non risplenda come lampada.

    Allora le genti vedranno la tua giustizia,
    tutti i re la tua gloria;
    sarai chiamata con un nome nuovo,
    che la bocca del Signore indicherà.
    Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
    un diadema regale nella palma del tuo Dio.

    Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
    né la tua terra sarà più detta Devastata,
    ma sarai chiamata Mia Gioia
    e la tua terra Sposata,
    perché il Signore troverà in te la sua delizia
    e la tua terra avrà uno sposo.
    Sì, come un giovane sposa una vergine,
    così ti sposeranno i tuoi figli;
    come gioisce lo sposo per la sposa,
    così il tuo Dio gioirà per te.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 88 (89)
    R. Canterò per sempre l'amore del Signore.
    «Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
    ho giurato a Davide, mio servo.
    Stabilirò per sempre la tua discendenza,
    di generazione in generazione edificherò il tuo trono». R.

    Beato il popolo che ti sa acclamare:
    camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
    esulta tutto il giorno nel tuo nome,
    si esalta nella tua giustizia. R.

    «Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
    mio Dio e roccia della mia salvezza".
    Gli conserverò sempre il mio amore,
    la mia alleanza gli sarà fedele». R.


    Seconda Lettura
    Testimonianza di Paolo a Cristo, figlio di Davide.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 13,16-17.22-25

    Paolo, [giunto ad Antiòchia di Pisìdia, nella sinagoga,] si alzò e, fatto cenno con la mano, disse:
    «Uomini d’Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d’Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d’Egitto, e con braccio potente li condusse via di là.
    Poi suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”.
    Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele.
    Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”».

    Parola di Dio.
    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Domani sarà distrutto il peccato della terra
    e regnerà su di noi il Salvatore del mondo.

    Alleluia.


    Vangelo
    Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

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  3. Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 1,1-25

    Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
    Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
    Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
    Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
    In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
    Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
    Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
    Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».
    Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.

    Parola del Signore.

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  4. FAUSTI - “Lo chiamerai di nome”: Maria Lo partorisce , tu gli dai il nome, entri in relazione con Lui e Lui con te. Questa è la dignità sublime dell'uomo : chiamare per nome il ” Nome”, essere Suo interlocutore , parlare con Lui da amico ad amico.
    Gesù significa “il Signore salva” .E' il Nome di Dio, la Sua realtà per chi Lo chiama.
    “Chiunque invocherà il Nome del Signore sarà salvato “ (At 2,21).
    In nessun altro nome c'è salvezza (At 4,12), perché è il Nome dal quale ogni altro nome prende vita. Può essere invocato da chiunque, per quanto perduto : è “il Signore salva”.
    “Tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato” (Ger 31,34). Chiamiamo Dio per Nome proprio in quanto perduti che vengono salvati. Dio è Amore senza limiti : Lo conosciamo come tale solo nel perdono.

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