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sabato 11 aprile 2020

RESURRECCIÓN Mt 28,1-7


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  1. S MESSA VEGLIA Gen 1,1 - 2,2
    La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
    Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
    Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
    Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
    Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
    Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltìplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
    Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
    [ Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
    E Dio creò l’uomo a sua immagine;
    a immagine di Dio lo creò:
    maschio e femmina li creò.
    Dio li benedisse e Dio disse loro:
    «Siate fecondi e moltiplicatevi,
    riempite la terra e soggiogatela,
    dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
    e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
    Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. ] E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
    Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.


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  2. SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 15
    Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

    Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
    nelle tue mani è la mia vita.
    Io pongo sempre davanti a me il Signore,
    sta alla mia destra, non potrò vacillare.

    Per questo gioisce il mio cuore
    ed esulta la mia anima;
    anche il mio corpo riposa al sicuro,
    perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
    né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

    Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena alla tua presenza,
    dolcezza senza fine alla tua destra.

    QUINTA LETTURA Is 55, 1-11
    Venite a me e vivrete; stabilirò per voi un'alleanza eterna.

    Dal libro del profeta Isaìa
    Così dice il Signore:
    «O voi tutti assetati, venite all’acqua,
    voi che non avete denaro, venite;
    comprate e mangiate; venite, comprate
    senza denaro, senza pagare, vino e latte.
    Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
    il vostro guadagno per ciò che non sazia?
    Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
    e gusterete cibi succulenti.
    Porgete l’orecchio e venite a me,
    ascoltate e vivrete.
    Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
    i favori assicurati a Davide.
    Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli,
    principe e sovrano sulle nazioni.
    Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
    accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
    a causa del Signore, tuo Dio,
    del Santo d’Israele, che ti onora.
    Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
    invocàtelo, mentre è vicino.
    L’empio abbandoni la sua via
    e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
    ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
    e al nostro Dio che largamente perdona.
    Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
    le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
    Quanto il cielo sovrasta la terra,
    tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
    i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
    Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
    e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
    senza averla fecondata e fatta germogliare,
    perché dia il seme a chi semina
    e il pane a chi mangia,
    così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
    non ritornerà a me senza effetto,
    senza aver operato ciò che desidero
    e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».

    Da Is 12, 1-6
    Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

    Ecco, Dio è la mia salvezza;
    io avrò fiducia, non avrò timore,
    perché mia forza e mio canto è il Signore;
    egli è stato la mia salvezza.

    Attingerete acqua con gioia
    alle sorgenti della salvezza.
    Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
    proclamate fra i popoli le sue opere,
    fate ricordare che il suo nome è sublime.

    Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
    le conosca tutta la terra.
    Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
    perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele

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  3. 281 Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L'angelo disse alle donne: "Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: "È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, io ve l'ho detto".
    8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: "Salute a voi!". Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno".

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  4. Gesuiti - Maria Maddalena è stata ai piedi della Croce con l’altra Maria e con Maria madre di Gesù – la ritroviamo nel giardino, all’aurora del giorno nuovo, del primo giorno dopo il sabato, dell’inizio della creazione. È l’alba, quando ancora era tenebra, si dice: ma scusa, c’è luce o c’è tenebra? All’alba c’è già la prima luce, il cielo già comincia a schiarirsi. Però non appare ancora il sole e la terra è ancora nelle tenebre e allora questo momento indica lo stato d’animo di Maria Maddalena che già vede luce perché ama il Signore, lo cerca e questo è già luce, però fino a quando non incontro quello che amo e cerco, c’è tenebra in me, c’è pianto. Quindi questa luce quando c’era ancora tenebra rappresenta la Maddalena e la nostra situazione che cerchiamo il Signore e fino a quando non lo troviamo siamo ancora nella tenebra.
    Maria pensa che l’abbiano rubato. Cioè nessuno immagina cos’è capitato.
    La resurrezione è davvero il grande mistero che né amici né nemici capiscono. Ed è il grande mistero della vita, che il Signore non ci libera dalla morte, ma non ci ha destinato alla morte, ci ha destinato alla vita e la nostra morte è semplicemente la nascita a una nuova forma di vita, alla nostra vita piena, di figli di Dio. Già lo siamo ma ancora non si vede ciò che siamo, perché non lo vediamo
    La nostra esistenza è una gestazione nella vita nuova di figli di Dio, che dura quegli 80-90 anni che dura! Ma è una gestazione, poi nasciamo alla nostra forma, che è esattamente la pienezza di statura di Cristo in noi.

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