51"Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, 52i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. 53E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. 54Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: Davvero costui era Figlio di Dio. 55C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. 56Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.
Dopo il grido di Gesù e il suo soffio vitale, che si diffonde nelle tenebre, capita che si squarcia il velo del tempio. Il velo del tempio nascondeva, il Santo dei Santi di Dio. Dio non è più nascosto si rivela, non è più dietro il velo del tempio. Dio che amore è totalmente lì, lo vedi in quel uomo che dà la vita per noi. Questo Spirito che dà, cosa fa? Scuote la terra, le rocce si spezzano, si aprono i sepolcri, cioè la madre terra restituisce alla vita tutto ciò che conteneva, e aveva inghiottito nella morte. Cioè è un evento la croce di Gesù, che non solo è la nascita del Figlio, ma di tutti gli altri figli, cioè una resurrezione sulla terra che è l'anticipo della resurrezione di tutti. Perché lui ha dato la vita al mondo, a questo mondo che l’ha crocifisso. Vedendo questo la persona più lontana che c'è sul calvario, il centurione e i soldati che l'hanno messo in croce dicono: Ma davvero quest'uomo era figlio di Dio. Quello che noi abbiamo crocifisso, questo è il Figlio di Dio. Si dice era, non perché non lo sia più, ma perché attraverso quello che ha compiuto sulla croce capisci come lo era anche prima. Dio è questo che ama così non un altro. Quindi è proprio la nascita di Dio sulla terra; si squarcia il velo del tempio, grida: ecco Dio. Prima nessuno l'aveva mai visto. È un brano così importante e delicato, che più che da commentare e da leggere e da contemplare. Tant’è vero che nella Chiesa non lo si commenta mai, lo si legge durante la settimana santa, ogni giorno, il racconto passione. Però, non va a letto così superficialmente, va realmente contemplato, perché ogni parola di questo testo è davvero un universo. In questo testo ogni parola di Dio si compie: Tutto è compiuto! Dirà Giovanni.
-->Con questo scena delle donne che guardano, si chiude il racconto della morte di Gesù. Sono solo donne, i discepoli sono scomparsi, perché finché c'era qualcosa da fare l’hanno fatto, cioè rinnegare, tradire, fuggire, fatto questo non c'è più nulla da fare, allora scompaiono. Le donne restano lì ed è l'inizio del battesimo della Chiesa, il restare lì, guardare lì. Come dal fianco aperto di Adamo addormentato è nata Eva, la sua compagna, cioè vuol dire che è nata dalla ferita d'amore del suo cuore, così dalla ferita del costato del nuovo Adamo, Cristo, nasce l’umanità nuova, la sua compagna, nasce l’uomo partner di Dio. Queste donne sono l'immagine della comunità sposa, che contempla il Signore. E cosa fa uno che guarda lì sulla croce? L'occhio non fa nulla, ma lascia entrare tutto: gli entra nel cuore questo amore. E poi uno vive di ciò che ha nel cuore e cominceranno a vivere di questo amore ed è il principio del battesimo proprio immergersi, battezzarsi nella morte del Signore. D'ora in poi, il vangelo continuerà con queste donne che fanno gli altri movimenti battesimali: la morte, la sepoltura e la resurrezione. Sono le testimoni dell'evento nuovo, della vita nuova. ( commento dei GESUITI)
51"Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la
RispondiEliminaterra si scosse, le rocce si spezzarono, 52i sepolcri si aprirono e
molti corpi di santi morti risuscitarono. 53E uscendo dai sepolcri,
dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a
molti. 54Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a
Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi
da grande timore e dicevano: Davvero costui era Figlio di Dio.
55C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da
lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. 56Tra
costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe,
e la madre dei figli di Zebedèo.
Dopo il grido di Gesù e il suo soffio vitale, che si diffonde nelle
tenebre, capita che si squarcia il velo del tempio. Il velo del tempio
nascondeva, il Santo dei Santi di Dio. Dio non è più nascosto si
rivela, non è più dietro il velo del tempio. Dio che amore è
totalmente lì, lo vedi in quel uomo che dà la vita per noi.
Questo Spirito che dà, cosa fa? Scuote la terra, le rocce si
spezzano, si aprono i sepolcri, cioè la madre terra restituisce alla
vita tutto ciò che conteneva, e aveva inghiottito nella morte. Cioè è
un evento la croce di Gesù, che non solo è la nascita del Figlio, ma di
tutti gli altri figli, cioè una resurrezione sulla terra che è l'anticipo
della resurrezione di tutti. Perché lui ha dato la vita al mondo, a
questo mondo che l’ha crocifisso.
Vedendo questo la persona più lontana che c'è sul calvario, il
centurione e i soldati che l'hanno messo in croce dicono: Ma
davvero quest'uomo era figlio di Dio. Quello che noi abbiamo
crocifisso, questo è il Figlio di Dio. Si dice era, non perché non lo sia
più, ma perché attraverso quello che ha compiuto sulla croce capisci
come lo era anche prima. Dio è questo che ama così non un altro.
Quindi è proprio la nascita di Dio sulla terra; si squarcia il velo del
tempio, grida: ecco Dio. Prima nessuno l'aveva mai visto.
È un brano così importante e delicato, che più che da
commentare e da leggere e da contemplare. Tant’è vero che nella
Chiesa non lo si commenta mai, lo si legge durante la settimana
santa, ogni giorno, il racconto passione. Però, non va a letto così
superficialmente, va realmente contemplato, perché ogni parola di
questo testo è davvero un universo. In questo testo ogni parola di
Dio si compie: Tutto è compiuto! Dirà Giovanni.
-->Con questo scena delle donne che guardano, si chiude il
RispondiEliminaracconto della morte di Gesù. Sono solo donne, i discepoli sono
scomparsi, perché finché c'era qualcosa da fare l’hanno fatto, cioè
rinnegare, tradire, fuggire, fatto questo non c'è più nulla da fare,
allora scompaiono. Le donne restano lì ed è l'inizio del battesimo
della Chiesa, il restare lì, guardare lì. Come dal fianco aperto di
Adamo addormentato è nata Eva, la sua compagna, cioè vuol dire
che è nata dalla ferita d'amore del suo cuore, così dalla ferita del
costato del nuovo Adamo, Cristo, nasce l’umanità nuova, la sua
compagna, nasce l’uomo partner di Dio. Queste donne sono
l'immagine della comunità sposa, che contempla il Signore. E cosa fa
uno che guarda lì sulla croce? L'occhio non fa nulla, ma lascia
entrare tutto: gli entra nel cuore questo amore. E poi uno vive di ciò
che ha nel cuore e cominceranno a vivere di questo amore ed è il
principio del battesimo proprio immergersi, battezzarsi nella morte
del Signore.
D'ora in poi, il vangelo continuerà con queste donne che
fanno gli altri movimenti battesimali: la morte, la sepoltura e la
resurrezione. Sono le testimoni dell'evento nuovo, della vita nuova.
( commento dei GESUITI)