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venerdì 30 novembre 2018

"EL REY" Mt 22,11-14


2 commenti:


  1. 15 sett.
    FAUSTI – Questa parabola vuol compiere in noi ciò che è accaduto al fico, perché scopriamo la nostra sterile nudità. La pietra di scandalo è caduta sui contemporanei di Gesù , ma anche noi che ne ascoltiamo l' annuncio, cadiamo su di essa. Ciò che hanno fatto gli ascoltatori di Gesù , è quanto continuiamo a fare noi, che ne ascoltiamo il racconto. La storia dei vignaioli omicidi è parabola di ogni storia: ciò che avvenne in quel tempo, avviene in ogni tempo.
    Essere chiamati e aver risposto non significa essere automaticamente salvati.
    Tutti siamo chiamati : “eletto” è chi sceglie liberamente di rispondere alla chiamata, non a parole, ma con i fatti e nella verità.
    La seconda parte ricorda a noi che , per far parte del popolo che accoglie la pietra scartata, bisogna che prima accettiamo di essere tra quelli che la rifiutano : siamo come quello senza la veste nuziale.
    Solo così possiamo essere tra quelli che, ascoltando Pietro che dice .”Quel Gesù che voi avete crocifisso è Cristo e Signore”, si sentono trafiggere il cuore e si convertono.
    Dobbiamo sperimentare che il Signore è venuto a salvare i peccatori , “dei quali il primo sono io”, come dice Paolo (1Tm 1,15). Allora conosciamo l'Amore del Figlio che è morto per noi, perché noi viviamo di Lui . Partecipiamo al banchetto con la veste nuziale.

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  2. LETTURA DEL GIORNO
    Dal libro del profeta Ezechièle
    Ez 36,23-28

    Così dice il Signore Dio: «Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
    Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
    Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio».

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 22,1-14

    In quel tempo, Gesù, riprese a parlare loro con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
    «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
    Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
    Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
    Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
    Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

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