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lunedì 10 dicembre 2018

"A DIOS LO QUE ES DE DIOS" Mt 22, 15-22


1 commento:

  1. FAUSTI- “Ciò che è di Cesare a Cesare, ciò che è di Dio a Dio”risponde Gesù alla domanda trappola che gli hanno fatto.. Qualunque risposta “scontata” avesse dato, si sarebbe tirato la zappa sui piedi. Se avesse detto che bisognava pagare le tasse agli oppressori romani, si sarebbe messo contro il popolo , se avesse detto di non pagare, si sarebbe messo contro l'autorità.
    La Sua risposta non è un modo elegante di eludere la domanda. Sposta invece il problema ad un altro livello. Che cosa significa dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che gli spetta?
    In che rapporto sta il potere dell'asina con quello dei carri e dei cavalli , il potere del Figlio dell'uomo con quello dei potenti del mondo? Cosa spetta a Cesare se tutto è di Dio?
    E' importante tenere presenti due cose .Primo : Dio non esautora l'uomo dalle sue responsabilità, ne è invece l'origine.
    Secondo : il Suo potere non entra in concorrenza con il nostro . È dono, amore,e servizio, non appropriazione , violenza e dominio.
    Solo che dà a Dio ciò che è di Dio, sa cosa dare a Cesare.
    Ciò che è di Dio, il frutto di cui il Padre ha fame, è la libertrà dei figli e l'amore dei fratelli.
    Chi cerca questo, trova anche il resto.
    Oggi, grazie alla tecnologia, il male è in grado di esplicare tutte la sua potenzialità..
    L'economia, sotto la sovranità universale del dio mammona, è una e assoggetta tutto e tutti nell 'ingiustizia, perpetrata e/o subita , il disastro ecologico compromette i precari equilibri della vita;
    il potere bellico incontrollabile , minaccia la distruzione di tutto. Mai come oggi la storia ha rivelato il mistero di iniquità che cela.ciò che è stato seminato sotto terra dà il suo frutto maturo che non è nè buono, né bello, né desiderabile. E' chiaro che s'impone un cambio di modello.
    Oggi comprendiamo il valore delle beatitudini come magna Charta del convivere.
    Esse presentano i valori del Figlio che vive da fratello. Sono l'unica alternativa sensata a una situazione di rapina e di violenza.
    E' utikle tener presente che per la Bibbia il Paradiso, il giardino sognato dell'infanzia, è la “polis”, la città in cui si vivono relazioni filiali e fraterne.
    Il credente, con lucidità e coraggio, deve impegnarsi con tutti gli uomini di buona volontà per impostare relazioni nuove e costruttive a tutti i livelli.
    La “carità” politica è la forma più alta e urgente di azione, intesa a cercare e promuovere ciò che più fa crescere la solidarietà e la libertà tra gli uomini.
    Gesù è venuto a rendere a Dio ciò che è di Dio e a restituire all'uomo la sua libertà di figlio.
    Il suo potere non lotta con quello di Cesare. E' semplicemente diverso, come la mitezza dalla violenza. Accetta di vivere in questo mondo, riconosce ogni autorità nel suo servizio alla società, senza però accettarne il modello base, che è violento e distruttivo.
    La forza dell'asina e dell'asinello , pacificamente, farà scomparire carri e cavalli (Zc 9, 10).
    La Chiesa, senza integralismi e fondamentalismi, è luce di un mondo riscattato dalla morte. Riconosce l'indipendenza e la laicità dello stato, ma pone nella società il lievito e il sale delle beatitudini. Deve testimoniare e favorire la libertà, la verità e la diversità delle persone, in spirito di reciproco servizio.

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