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lunedì 10 dicembre 2018

"YO SOY EL DIOS DE ABRAHÁN, DE ..." Mt 22,23-33


2 commenti:

  1. "YO SOY EL DIOS DE ABRAHÁN, DE ..." Mt 22,23-33
    FAUSTI - “Non è il Dio dei morti, ma dei viventi” Il nostro Dio è il Dio Vivente, datore e amante della vita. Principio di tutto, nulla ha a che fare con la morte. Questa è entrata nel mondo per invidia del diavolo che, mediante la paura di essa, tiene l'uomo schiavo tutta la vita (Eb 2,14).
    L'uomo è humus, viene dalla terra e a essa ritorna. Ha la vita, ma non è la vita : è la sua condizione creaturale. Ha però nel cuore la nozione di eternità (Qo3,11) appunto perché sa di dover morire. La coscienza di essere mortali e il desiderio di immortalità costituiscono la scintilla divina che è in lui.
    “Troppo grande per bastare a se stesso” (Pascal), è insieme limitato e oltre il proprio limite. Se non ci fosse il pungiglione del peccato che gli avvelena l'esistenza (1Cor15,56) , accetterebbe di ricevere la vita in dono, vivendo il limite come comunione con la propria origine.
    Il peccato invece gli fa mettere le mani sulla propria sorgente , rimuovere la propria nascita, considerare l'esser figlio come limitazione mortale .
    Vuol possedere la vita senza accorgersi che così la distrugge.
    Il peccato è, in fondo, non acconsentire alla propria realtà di figli ; e viene dall'inganno di pensare il Padre come antagonista e geloso, invece che come principio di vita e libertà.
    Per questo è doloroso il nascere, drammatico il vivere e tragico il morire.
    La morte, come noi la sperimentiamo, è l'ultimo atto violento del male che tutto vuol possedere e rapire : ci strappa la vita.
    Proprio così ci libera dall'inganno di possederla , e ci fa comprendere che l'abbiamo solo in quanto donata . Possiamo viverla solo se ci accettiamo come figli, in distinzione e comunione col nostro principio.
    La resurrezione è il centro della vita cristiana : è il dono della Vita che il Padre fa al Figlio e, in Lui, a tutti i Suoi fratelli.
    E' la restituzione a Dio di ciò che è di Dio , e l'uomo tutto è di Dio.
    “Se i morti non risorgono, neanche Cristo è Risorto, ma se Cristo non è Risorto, vana è la vostra fede ,”come “vana è la nostra predicazione”, dice Paolo ai Corinzi che mettono in dubbio la risurrezione dei corpi. L'esperienza del Cristo Risorto e il nostro essere in Lui (“in Cristo” è l'espressione più ricorrente in Paolo), con il dono del Suo Spirito, è il fondamento della vita del credente.
    Il racconto dei sadducei è inteso a mettere in ridicolo la fede nella resurrezione . Gesù risponde che questo è l'inganno di chi non conosce la promessa e la potenza di Dio, e mostra come la resurrezione sia una vita “nuova, celeste”.La prova scritturistica che porta è desunta dall'Esodo : il Signore si rivela come il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe ed è il Dio dei viventi!.

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  2. CANTO AL VANGELO
    Alleluia, alleluia. Il giorno del Signore è vicino: egli viene a salvarci.
    Alleluia.

    VANGELO
    Dio non vuole che i piccoli si perdano.
    + Dal Vangelo secondo Matteo 18,12-14
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno solo di questi piccoli si perda".
    Parola del Signore.
    PRIMA LETTURA
    Dio consola il suo popolo.
    Dal libro del profeta Isaia 40,1-11
    "Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati". Una voce grida: "Nel deserto preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato". Una voce dice: "Grida" e io rispondo: "Che cosa dovrò gridare?". Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l'erba, il fiore appassisce quando soffio su di essi il vento del Signore. Veramente il popolo è come l'erba. Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precedono. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri".
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 95)
    R: Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
    Cantate al Signore un canto nuovo,
    cantate al Signore uomini di tutta la terra.
    Cantate al Signore, benedite il suo nome,
    annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.
    In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
    a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
    Dite tra le genti: "Il Signore regna!"
    Egli giudica i popoli con rettitudine. R.
    Gioiscano i cieli, esulti la terra,
    risuoni il mare e quanto racchiude;
    sia in festa la campagna e quanto contiene,
    acclamino tutti gli alberi della foresta. R.
    Esultino davanti al Signore che viene:
    sì, egli viene a giudicare la terra;
    giudicherà il mondo con giustizia
    e nella sua fedeltà i popoli. R.

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