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mercoledì 12 dicembre 2018

. "AMARÁS ..." Mt 22, 34 - 37









6 commenti:

  1. O Dio, nostra difesa,
    guarda il volto del tuo consacrato.
    Per me un giorno nel tuo tempio
    è più che mille altrove. ( Sal 83,10-11)



    O Dio, che hai preparato beni invisibili
    per coloro che ti amano,
    infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore,
    perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
    otteniamo i beni da te promessi,
    che superano ogni desiderio.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.

    Dal libro del profeta Ezechiele
    Ez 37,1-14

    In quei giorni, la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite.
    Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: "Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore"». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro.
    Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell'uomo, e annuncia allo spirito: "Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano"». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.
    Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: "Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti". Perciò profetizza e annuncia loro: "Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò"». Oracolo del Signore Dio.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 106 (107)

    R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

    Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
    che ha riscattato dalla mano dell'oppressore
    e ha radunato da terre diverse,
    dall'oriente e dall'occidente,
    dal settentrione e dal mezzogiorno. R.

    Alcuni vagavano nel deserto su strade perdute,
    senza trovare una città in cui abitare.
    Erano affamati e assetati,
    veniva meno la loro vita. R.

    Nell'angustia gridarono al Signore
    ed egli li liberò dalle loro angosce.
    Li guidò per una strada sicura,
    perché andassero verso una città in cui abitare. R.

    Ringrazino il Signore per il suo amore,
    per le sue meraviglie a favore degli uomini,
    perché ha saziato un animo assetato,
    un animo affamato ha ricolmato di bene. R.

    Acclamazione al Vangelo

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  2. Alleluia, alleluia.

    Insegnami, Signore, i tuoi sentieri,
    guidami nella tua fedeltà e istruiscimi. (Sal 24 (25),4b.5a)

    Alleluia.
    Vangelo
    Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 22,34-40

    In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
    Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

    Parola del Signore.

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  3. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Quello che Gesù propone in questa pagina evangelica è un ideale stupendo, che corrisponde al desiderio più autentico del nostro cuore. Infatti, noi siamo stati creati per amare ed essere amati. Dio, che è Amore, ci ha creati per renderci partecipi della sua vita, per essere amati da Lui e per amarlo, e per amare con Lui tutte le altre persone. Questo è il “sogno” di Dio per l’uomo. E per realizzarlo abbiamo bisogno della sua grazia, abbiamo bisogno di ricevere in noi la capacità di amare che proviene da Dio stesso. (Angelus, 29 ottobre 2017)

    FAUSTI -”Amerai” Dio è Amore, e ci comanda di amare. Co-mandare significa mandare insieme : Dio ci manda-insieme verso l'Amore, perché la Sua Vita diventi anche nostra. L'Amore infatti rende simili, e fa' sì che la vita di uno diventi quella dell'altro.
    Il desiderio di essere come Dio non si realizza nell'avere in mano tutto, ma nel mettersi nelle mani del Padre e dei fratelli, per amore! Amare è avere l'altro nel cuore. Siamo fatti per amare, perché Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza.
    Conoscere serve per amare : non si ama se non ciò che si conosce.
    E amare a sua volta serve per capire . Non si capisce se non ciò che si ama. L'amore riguarda non solo il cuore e la mente, ma anche la vita.
    L'amore è innanzitutto gioia del cuore per il bene dell'altro (contrario è invidia) , si esprime con la bocca come lode ( contrario è critica) e si realizza con le mani, poste al servizio dell'altro come di me stesso.
    Si manifesta più nei fatti che nelle parole “amiamoci non a parole, ma con i fatti e in verità” (1Gv 3,18). L'amore porta a comunicare ciò che si ha e ciò che si è, fino all'unione di intelletto, volontà e azione.
    Il potere di Gesù, il Messia che slega l'asina e l'asinello, di cui “Il Signore ha bisogno”, è quello di amare. L'amore ci fa tempio di Dio (21,12-17), albero buono che fa frutti buoni (21,18). Questa meraviglia è compiuta dalla pietra scartata , (21,28...) che ci rende capaci di dare a Dio ciò che è di Dio (22,15...) e ci fa partecipare alla vittoria sulla morte.
    Infatti chi ama è già passato dalla morte alla vita (1Gv 3,14).
    L'amore è il compimento della legge, perché ci rende simili a Dio, figli perfetti come il Padre. La domanda dei farisei riguarda il principio che ispira la Legge. La risposta di Gesù è già contenuta in testi separati dell'A. Testamento , la Sua novità consiste nell'averli uniti dichiarandoli simili e fonte di ogni norma. L'Amore infatti è uno, come Dio stesso è Uno.
    Possiamo vivere il comando dell'amore solo se scopriamo e accettiamo di essere amati. Questo è il dono dello Spirito, che sarà effuso su tutti dalla Croce,dove nessuno potrà più dubitare dell'Amore di un Dio che dà la Vita ”Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici”(Gv 15,13). Uno agisce secondo ciò che gli sta a cuore. Chi ama ricorda l'Amato . L'ha sempre nel cuore, in memoria indelebile. Ogni circostanza glielo richiama , così che diventa principio del suo sentire, pensare e agire. Come posso amare Dio con tutto il cuore, se il mio cuore è pieno di tanti altri interessi? Lo amo con la totalità che mi è possibile oggi . Domani sarà sempre più grande!
    La vita è tutto ciò che ho. Ogni energia disponibile è per amare, ed è da usare tanto quanto serve a questo fine. L'amore è cieco perché il suo occhio è la mente. Questa tutto valuta in funzione del fine.
    Il sapere o serve per amare o non fa che nuocere ; o crea relazione e libertà o distrugge l'uomo, riducendolo in schiavitù.
    “Questo è il grande primo Comandamento” Gesù risponde alla domanda su qual è il grande Comandamento, aggiungendo che è il “Primo” , rispetto a un Secondo.

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  4. AMAMI COME SEI (Gesù parla a un’anima)
    “Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo: - so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: “Dammi il tuo cuore, amami come sei...”. Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi. Amami come sei. In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami... come sei.., Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore ? non sono io l'Onnipotente ?. E se ml piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore? Figlio mio, lascia che Ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti ma per ora ti amo come sei... e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: “Gesù ti amo”. Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una cosa sola m'importa, di vederti lavorare con amore. Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai ... perché ti ho creato soltanto per l'amore. Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re dei Re! Busso e aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia. Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l’azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia… Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie. Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l’amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare… Ma ricordati… amami come sei… Ti ho dato mia Madre; fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro. Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all’amore, non mi ameresti mai… Va…”

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  5. (Ef.3,10-21)“...per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati
    e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio,
    secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore,nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio
    in piena fiducia mediante la fede in lui...
    Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre,
    dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra,
    perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito.
    Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori,
    e così, radicati e fondati nella carità,
    siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia
    l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità,
    e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza,
    perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

    A colui che in tutto ha potere di fare
    molto più di quanto possiamo domandare o pensare,
    secondo la potenza che opera in noi,
    a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù
    per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen”

    (Che questa preghiera possa ancora essere da S. Paolo
    per noi tutti presentata al Signore ed esaudita,
    secondo la sua fede e la nostra!)

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