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mercoledì 12 dicembre 2018

"ESTOS DOS MANDAMIENTOS" MT 22, 38-40


5 commenti:

  1. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Questa è una delle principali novità dell’insegnamento di Gesù e ci fa capire che non è vero amore di Dio quello che non si esprime nell’amore del prossimo; e, allo stesso modo, non è vero amore del prossimo quello che non attinge dalla relazione con Dio. L’amore per Dio si esprime soprattutto nella preghiera, in particolare nell’adorazione. Noi trascuriamo tanto l’adorazione a Dio. Facciamo la preghiera di ringraziamento, la supplica per chiedere qualche cosa…, ma trascuriamo l’adorazione. È adorare Dio proprio il nocciolo della preghiera. E l’amore per il prossimo, che si chiama anche carità fraterna, è fatto di vicinanza, di ascolto, di condivisione, di cura per l’altro. E tante volte noi tralasciamo di ascoltare l’altro perché è noioso o perché mi toglie del tempo, o di portarlo, accompagnarlo nei suoi dolori, nelle sue prove… Scrive l’apostolo Giovanni: «Chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1 Gv 4,20). Così si vede l’unità di questi due comandamenti. (Angelus, 25 ottobre 2020)

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    Risposte

    1. Antifona

      O Dio, nostra difesa,
      guarda il volto del tuo consacrato.
      Per me un giorno nel tuo tempio
      è più che mille altrove. (Cf. Sal 83,10-11)

      Colletta

      O Dio, che hai preparato beni invisibili
      per coloro che ti amano,
      infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore,
      perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
      otteniamo i beni da te promessi,
      che superano ogni desiderio.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.
      Prima Lettura
      Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.

      Dal libro del profeta Ezechiele
      Ez 37,1-14

      In quei giorni, la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite.
      Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: "Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore"». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro.
      Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell'uomo, e annuncia allo spirito: "Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano"». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.
      Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: "Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti". Perciò profetizza e annuncia loro: "Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò"». Oracolo del Signore Dio.

      Parola di Dio.


      Salmo Responsoriale

      Dal Sal 106 (107)

      R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

      Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
      che ha riscattato dalla mano dell'oppressore
      e ha radunato da terre diverse,
      dall'oriente e dall'occidente,
      dal settentrione e dal mezzogiorno. R.

      Alcuni vagavano nel deserto su strade perdute,
      senza trovare una città in cui abitare.
      Erano affamati e assetati,
      veniva meno la loro vita. R.

      Nell'angustia gridarono al Signore
      ed egli li liberò dalle loro angosce.
      Li guidò per una strada sicura,
      perché andassero verso una città in cui abitare. R.

      Ringrazino il Signore per il suo amore,
      per le sue meraviglie a favore degli uomini,
      perché ha saziato un animo assetato,
      un animo affamato ha ricolmato di bene. R.

      Acclamazione al Vangelo

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    2. Alleluia, alleluia.

      Insegnami, Signore, i tuoi sentieri,
      guidami nella tua fedeltà e istruiscimi. (Sal 24 (25),4b.5a)

      Alleluia.
      Vangelo
      Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

      Dal Vangelo secondo Matteo
      Mt 22,34-40

      In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
      Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

      Parola del Signore.

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  2. Dalla 1 lettera di S. Paolo
    ai Corinzi 13 :
    1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. 2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.
    4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
    8 L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno e la conoscenza verrà abolita; 9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte sarà abolito. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.
    13 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore.

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  3. FAUSTI -”Amerai” Dio è Amore, e ci comanda di amare. Co-mandare significa mandare insieme : Dio ci manda-insieme verso l'Amore, perché la Sua Vita diventi anche nostra. L'Amore infatti rende simili, e fa' sì che la vita di uno diventi quella dell'altro.
    Il desiderio di essere come Dio non si realizza nell'avere in mano tutto, ma nel mettersi nelle mani del Padre e dei fratelli, per amore! Amare è avere l'altro nel cuore. Siamo fatti per amare, perché Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza.
    Conoscere serve per amare : non si ama se non ciò che si conosce.
    E amare a sua volta serve per capire . Non si capisce se non ciò che si ama. L'amore riguarda non solo il cuore e la mente, ma anche la vita.
    L'amore è innanzitutto gioia del cuore per il bene dell'altro (contrario è invidia) , si esprime con la bocca come lode ( contrario è critica) e si realizza con le mani, poste al servizio dell'altro come di me stesso.
    Si manifesta più nei fatti che nelle parole “amiamoci non a parole, ma con i fatti e in verità” (1Gv 3,18). L'amore porta a comunicare ciò che si ha e ciò che si è, fino all'unione di intelletto, volontà e azione.
    Il potere di Gesù, il Messia che slega l'asina e l'asinello, di cui “Il Signore ha bisogno”, è quello di amare. L'amore ci fa tempio di Dio (21,12-17), albero buono che fa frutti buoni (21,18). Questa meraviglia è compiuta dalla pietra scartata , (21,28...) che ci rende capaci di dare a Dio ciò che è di Dio (22,15...) e ci fa partecipare alla vittoria sulla morte.
    Infatti chi ama è già passato dalla morte alla vita (1Gv 3,14).
    L'amore è il compimento della legge, perché ci rende simili a Dio, figli perfetti come il Padre. La domanda dei farisei riguarda il principio che ispira la Legge. La risposta di Gesù è già contenuta in testi separati dell'A. Testamento , la Sua novità consiste nell'averli uniti dichiarandoli simili e fonte di ogni norma. L'Amore infatti è uno, come Dio stesso è Uno.
    Possiamo vivere il comando dell'amore solo se scopriamo e accettiamo di essere amati. Questo è il dono dello Spirito, che sarà effuso su tutti dalla Croce,dove nessuno potrà più dubitare dell'Amore di un Dio che dà la Vita ”Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici”(Gv 15,13). Uno agisce secondo ciò che gli sta a cuore. Chi ama ricorda l'Amato . L'ha sempre nel cuore, in memoria indelebile. Ogni circostanza glielo richiama , così che diventa principio del suo sentire, pensare e agire. Come posso amare Dio con tutto il cuore, se il mio cuore è pieno di tanti altri interessi? Lo amo con la totalità che mi è possibile oggi . Domani sarà sempre più grande!
    La vita è tutto ciò che ho. Ogni energia disponibile è per amare, ed è da usare tanto quanto serve a questo fine. L'amore è cieco perché il suo occhio è la mente. Questa tutto valuta in funzione del fine.
    Il sapere o serve per amare o non fa che nuocere ; o crea relazione e libertà o distrugge l'uomo, riducendolo in schiavitù.
    “Questo è il grande primo Comandamento” Gesù risponde alla domanda su qual è il grande Comandamento, aggiungendo che è il “Primo” , rispetto a un Secondo

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