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mercoledì 3 luglio 2019

"A Barrabás o a Jesús, " MT 27, 15-19


1 commento:

  1. FAUSTI – Barabba è un ribelle e omicida, che aveva tentato una sommossa contro i romani, ma senza successo. Aveva cercato di fare il gioco dei potenti, ma è stato vinto.
    Ora si trova legato, in carcere, in attesa di subire la morte violenta che ha tentato di dare ad altri.
    Barabba significa figlio del padre ( bar abbà) . E' il nome che si dà a coloro dei quali si ignora la paternità. Barabba, figlio di nessuno e fratello di nessuno, e per questo ribelle e omicida, vive aspettando la sua esecuzione.
    La sua situazione è metafora della condizione umana : tutti ignoriamo il Padre, non siamo né figli né fratelli, ma siamo in lotta gli uni con gli altri, in attesa di finire come avremmo voluto che finisse l'altro.
    Gesù è Dio-salva , Barabba l'uomo perduto.
    A chi la libertà e a chi la morte?
    E' l'alternativa teologica .
    Pilato spera maldestramente di salvare Gesù, perché sa che è innocente.
    Ma non ha ancora capito che è il giusto che porta l'ingiustizia.
    Sa che per invidia glielo hanno consegnato. L'invidia sta all'origine e forma il tessuto connettivo della nostra storia. Per invidia il bene, ogni bene si perverte in male: diventa causa di violenza perpetrata e subita.

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